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Dizion. 5° Ed. .
MERLO, è anche Term$. di Architettura
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MERLO, è anche Term. di Architettura. Definiz: | Ciascuno di quei rialti rettangolari di muro, costruiti sulla sommità di certi edifizj, e più specialmente di mura di città, di castella, o di torri, a scopo di ornamento e di difesa, interrotti a piccole ed eguali distanze da altrettanti vani. – |
Esempio: | Dant. Purg. 20: Come si va per muro stretto a' merli. | Esempio: | Vill. G. 488: Le mura di qua da Arno grosse braccia tre e mezzo, sanza i barbacani, ed alte braccia 20 co' merli. | Esempio: | Vill. M. 77: Le mura armarono di bertesche e di ventiere, e, dentro, uno largo corridore di legname; e fornironlo di pietre e di legname e di pali da gittare, e di trave sopra i merli. | Esempio: | Uff. Cast. Fort. Fir. 1 t.: Il muro.... si compia e murasi (murisi) sopra quello che v'è, tanto che sia in tutto co' merli e pettorali sopra quello braccia sei, ec. | Esempio: | Machiav. Art. Guerr. 399: I merli si facevano sottili un mezzo braccio, le balestriere e le bombardiere si facevano con poca apertura di fuora e con assai dentro e con molti altri difetti, che, per non essere tediosa, lascerò, perchè da' merli sottili facilmente si levano le difese. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 17, 10: Gettan le turbe da le eccelse cime E merli e torri, e si metton per morte. | Esempio: | Cellin. Vit. 77: A me venne un colpo d'artiglieria, il qual dette in un canton di un merlo. | Esempio: | Segner. Guerr. Fiandr. volg. 227: Avea tumultuariamente innalzato un cavaliere su le muraglie: nelle quali ancora avea fatti preparare tra un merlo e l'altro frequenti mucchi e cesto e botti di sassi, da riversar su coloro che s'accostavano. | Esempio: | Not. Malm. 2, 694: Merli. Quei piccoli murelli, in distanza eguale, ne' quali per lo più terminano le muraglie delle città; o servono per parapetti a' soldati che stanno per difesa della muraglia. | Esempio: | Baldin. Vocab. Dis. 97, 1: Merli e Merlature. La parte superiore delle muraglie, non continovata, ma interrotta con egual distanza, e questi merli usavano gli antichi fare sopra le mura delle città, o sopra la parte più alta delle torri o palazzi, non tanto per ornamento quanto per fortificazione, onde a taluno de' detti merli solevano farvi la feritoia. | Esempio: | Murat. Dissert. Antich. ital. 1, 425: Vi son anche (in alcuni diplomi del sec. X) nominati meruli, oggidì merli, parola che non veggo mentovata dal Du–Cange. |
Definiz: | § I. E poeticam., per la Sommità delle mura o delle torri. – | Esempio: | Mont. Iliad. 18, 375: Poi tutti D'arma orrendi domani al nuovo sole Starem su i merli. |
Definiz: | § II. Merlo ghibellino, chiamasi Quella specie di merlo che nella parte superiore è scavato in forma di V; e Merlo guelfo, al contrario, Quello che nella parte superiore è piano. Si dicono così, perchè tal diversità di forma denotava la fazione, che era seguita dalla città, o dalla famiglia, cui apparteneva l'edifizio merlato. |
Definiz: | § III. Merlo, per similit., fu nome dato a Quella sorta di trina che oggi chiamasi Merletto. – | Esempio: | Firenz. Rim. 2, 295: Questi merli da man, questi trafori Fece pur ella, e questo punto a spina Che mette in mezzo questo cordoncello. | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 5, 171: Tale è la sua delicatura, anzi fastidio del vestire, che gl'ingegni penetrativi gli veggono la mente fuori del corpo, ora svolazzare intorno ad un bel paio di manichetti di merli finissimi, ora ec. |
Definiz: | § IV. Pure per similit., si disse Ciascuno di quei becchetti, o punte, che sporgono da una corona reale o diadema. – | Esempio: | Vill. M. 144: Caddegli la corona di capo e ruppesi in tre pezzi, cadendone tre merli. |
Definiz: | § V. Andare a contare i merli, trovasi scherzevolmente per Essere licenziato dal servizio, o dall'impiego; che oggi, pure scherzevolmente, diciamo Esser mandato a spasso. – | Esempio: | Cecch. Masch. 4, 2: Oh! quella Crezia, credi Che.... s'io Vi caccio il piè, l'andrà a contare i merli. |
Definiz: | § VI. Avere uno merli più alti di un altro, trovasi figuratam. per Essere uno di maggior grado e potenza, Essere da più, di un altro; tolta la figura dai merli della corona. – |
Esempio: | Ubert. Faz. Dittam. R. 52: Qui t'amaestro che non pigli briga Con uom ch'abia più alto di te i merli. |
Definiz: | § VII. C'è del merlo; modo proverbiale che oggi non è più in uso. – |
Esempio: | Not. Malm. 2, 694: Dichiamo d'una cosa che ancora abbia delle difficoltà da superarsi, e che non si siano per anco spuntate: E' ci è del merlo, cioè Non è espugnato il tutto. Ci resta ancora qualche parte da abbattere. |
Definiz: | § VIII. Vendere i merli di Firenze, si disse proverbialm. in Firenze, per Darsi aria di uomo di grande importanza ed autorità. – | Esempio: | Varch. Ercol. 120: Quando presentati, o senza presenti, si spogliavano in farsettino per favorire e aiutar alcuno, come dice la plebe, a brache calate, si chiamano Vendere i merli di Firenze. |
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