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1) Dizion. 5° Ed. .
LIETO.
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pag.353


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LIETO.
Definiz: Add. Che ha l'animo contento, sodisfatto, e per lo più ne fa segno nel volto.
Dal lat. laetus. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 104: Fecemi forza e oltraggio, e andossene lieto e gioioso.
Esempio: Dant. Parad. 3: Da indi mi rispose tanto lieta, Ch'arder parea d'amor nel primo foco.
Esempio: Petr. Rim. 1, 144: Poi che s'accorse chiusa dalla spera Dell'amico più bello, agli occhi miei Tutta lieta si volse.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 116: Andreuccio, lieto oltre a quello che sperava, subito si gittò fuori.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 155: Schivando il sudor del mezzo giorno, Ciascun lieto a cantar la lingua sciolse.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 31: Quella lui mira in un lieta e dolente.... Poi dice: Io pur ti veggio; ec.
Esempio: Ross. B. Appar. Med. 45: Caduto e morto, egli tutto lieto, gonfio e altiero, ballando sopra musica significante vittoria, espresse, ec.
Esempio: Metast. Dramm. 7, 264: Chi mai dovrebbe Più lieto esser di te?
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 136: Piccolo è il gregge e sterile il terreno, Che a te la sorte, o pastorei, concede; Eppur vivi contento e lieto appieno, E il riso ognor sul labbro tuo si vede.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 292: E lieto, poichè spera Di parlarle almen di sera.
Definiz: § I. Per similit., detto di animali, e specialmente di uccelli. –
Esempio: Alam. L. Gir. 8, 74: Passato un mese, o più, che 'l canto innuova Ne gli augelletti lieti alla verdura, Un cavalier perfetto ad ogni pruova Incontra ec.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 5: Non si destò finchè garrir gli augelli Non sentì lieti.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 11: Sono gli uccelli naturalmente le più liete creature del mondo.
Esempio: E Leopard. Pros. 2, 16: E che gli uccelli sieno e si mostrino lieti più che gli altri animali, non è senza ragione grande.
Definiz: § II. Figuratam. e poeticam.
Esempio: Dant. Conv. 91: Primamente, perocchè la virtù dee essere lieta e non trista in alcuna sua operazione; onde se il dono non è lieto nel dare e nel ricevere, non è in esso perfetta virtù nè pronta.
Esempio: Petr. Rim. 1, 213: Stassi così fra misera e felice: Ma pochi lieti e molti pensier tristi.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 7: Molte novelle.... a dover dar principio a così lieta giornata,... per dovere essere da me raccontate, mi si paran davanti.
Esempio: Tass. Gerus. 14, 39: Vi fiammeggia il carbonchio, e luce il saldo Diamante, e lieto ride il bel smeraldo.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 234: Astro felice, ah splendi Sempre benigno a noi: Rendan gl'influssi tuoi Lieta la terra e il mar.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 18: La quale [immaginativa] si è larghissima fonte di pensieri ameni e lieti.
Esempio: E Leopard. Pros. 2, 23: Pochi in sullo svegliarsi ritrovano nella loro mente pensieri dilettosi e lieti.
Definiz: § III. E pur figuratam., detto di anima, cuore, e simili, vale Che sente letizia. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Mentre che piena di stupore e lieta L'anima mia gustava di quel cibo, Che ec.
Definiz: § IV. E in costrutto con la particella Di reggente il termine che esprime la cagione per la quale uno è lieto; detto altresì di animali, e usato anche figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 24: La mia sorella.... trionfa lieta Nell'alto Olimpo già di sua corona.
Esempio: Petr. Rim. 1, 317: Chè dove del mal suo quaggiù sì lieta Vostra vaghezza acqueta Un mover d'occhio, un ragionar, un canto; Quanto fia quel piacer, se questo è tanto?
Esempio: Ar. Orl. fur. 38, 66: Di questo accordo lieto parimente L'uno esercito e l'altro si godea.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 39: Ma or congiunto a giovenetta sposa, E lieto omai di figli, era invilito Negli affetti di padre e di marito.
Esempio: E Tass. Gerus. 18, 16: E tal di vaga gioventù ritorna Lieto il serpente, e di nuovo or s'adorna.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 277: Aspetta, aspetta, al tocco delle sette Apresi una finestra ed ei n'è lieto.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 13: Di tranquilla vita, D'agi, di pompe, di conviti e danze, Lieta è Vinegia.
Esempio: E Niccol. Poes. 2, 22: Qual tesoro, ei serba Un tenebroso, inesorabil sdegno, Lieto dei suo segreto.
Esempio: Lambr. Elog. 198: Lieta, come di piacere proprio, del contentare altrui; non rifuggente dal conversare e dal moderato sollazzarsi, nè abborrente dalla solitudine.
Definiz: § V. Vale altresì Disposto a letizia. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 101: Secondo loro nature, quegli benigno e lieto, questi atroce, avido e non pativa compagno.
Definiz: § VI. E per Che denota, dimostra, la letizia dell'animo detto di aspetto, volto, voci, grida, e simili; e detto di atti, segni, e simili, Fatto per letizia. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Sembianza avevan nè trista nè lieta.
Esempio: E Dant. Purg. 7: Posciachè l'accoglienze oneste e liete Furo iterate tre e quattro volte, Sordel si trasse, e disse: ec.
Esempio: E Dant. Parad. 15: La voce tua sicura, balda e lieta Suoni la volontà, suoni il desio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 65: Con lieti gridi in molta fretta corse, Per più d'un messo, la novella.
Esempio: Car. Eneid. 6, 1303: Se non che poco lieta avea la fronte E chino il viso.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 89: Cerca con lieto volto e con parole, Come gli rassecuri e riconsole.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 185: Si festeggiava all'uso orïentale Con lieti fuochi il solstizio brumale.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 14: E s'egli appare Ove lieto clamore empia le vie, Tremando ognun s'arretra, ed ei vi crea Della tomba il silenzio.
Esempio: Capp. Pens. Edur. 276: E, gira gira, e tutti fradici, battono il capo in una casetta dove sta una bella ragazza, figliuola di buona gente; i quali accolgono con lieto viso Emilio ed il maestro.
Definiz: § VII. Detto di versi, carme, e simili, vale Che esprime la gioia, Che è di genere lieto. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 92: Questi meste elegie, quel versi lieti, Quel canta eroici o qualche oda leggiadra.
Definiz: § VIII. E poeticam., detto di pianto o lacrima, vale Che è effetto di letizia, Che si versa per la gioia. –
Esempio: Tass. Gerus. 12, 10: Sollevò il re le palme, e un lieto pianto Giù per le crespe guance a lui cadette.
Esempio: Pindem. Poes. 60: A la reina Una lagrima lieta, che la madre In quel punto tradì, tradì la sposa, Spunta sul ciglio.
Definiz: § IX. E per Pago, Sodisfatto. –
Esempio: Dant. Parad. 10: Or ti riman, lettor, sovra il tuo banco, Dietro pensando a ciò che si preliba, S'esser vuoi lieto assai prima che stanco.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 312: Ecco che l'autore si parte da la materia toccata e torna a la materia sua incominciata, confortando lo lettore che sopra le cose dette ripensi, s'elli vuole essere lieto; imperò che di niuna cosa si rallegra tanto l'animo, quanto delle cose d'iddio.
Definiz: § X. E detto di condizione, sorte, vita, e simili, ed altresì di tempo o perìodo di tempo, vale Prospero, Felice. –
Esempio: Dant. Parad. 16: La casa di che nacque il vostro fleto, Per lo giusto disdegno che v'ha morti, E posto fine al vostro viver lieto, Era ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 45: Che sai s'a miglior tempo anco ritorni. Ed a più lieti giorni?
Esempio: E Petr. Rim. 1, 63: Ch'i' pur non ebbi ancor, non dirò lieta, Ma riposata un'ora.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 57: Mente mia, che presaga de' tuoi danni, Al tempo lieto già pensosa e trista ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 1: Se poi si cangia in tristo il lieto stato, Volta la turba adulatrice il piede.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 22, 33: Tra lor non s'eran mai riconosciuti, E tanti lieti giorni eran perduti.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 33: Lasciò (l'alma) mesta L'aure soavi della vita, e i giorni Della tenera età lieti ed adorni.
Esempio: E Tass. Gerus. 17, 83: La destinata spada allor gli diede. Prendila, disse, e sia con lieta sorte.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 83: Perchè tarda è mai la morte, Quando è termine al martir? A chi vive in lieta sorte È sollecito il morir.
Esempio: Leopard. Poes. 72: Ogni più lieto Giorno di nostra età primo s'invola.
Esempio: Giord. Op. 2, 401: Sortì vita nè lunga nè lieta; durerà lungamente nella memoria di molti.
Definiz: § XI. E detto della vita mortale in contrapposizione della infernale. –
Esempio: Dant. Inf. 19: E se non fosse che ancor lo mi vieta La reverenza delle somme chiavi, Che tu tenesti nella vita lieta, I' userei ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 505: Nella vita lieta, cioè nel mondo, che è vita lieta per rispetto dell'inferno.
Definiz: § XII. E per Pienamente felice, Beato, o Che dimostra nel volto la beatitudine. –
Esempio: Dant. Purg. 5: O anima, che vai per esser lieta Con quelle membra con le quai nascesti,... un poco il passo queta.
Esempio: E Dant. Purg. 27: Onde il giorno sen giva, Quando l'Angel di Dio lieto ci apparse.
Esempio: E Dant. Parad. 24: E quell'anime liete Si fero spere sopra fissi poli.
Esempio: S. Bern. Medit. piiss. 43: Qualunque v'entra, in perpetuo vi starà securo, sì come sua patria, sempre lieto e sempre gaudente della visione di Dio.
Definiz: § XIII. Onde poeticam. la locuzione Lieto Fattore, a denotare Dio, fonte di beatitudine. –
Esempio: Dant. Purg. 16: Mossa (l'anima) da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 377: Da lieto Fattore, cioè da Dio ch'è sommo bene, e però dice lieto.
Definiz: § XIV. E detto della vita celeste. –
Esempio: Dant. Parad. 27: Ma per acquisto d'esto viver lieto E Sisto e Pio e Calisto ed Urbano Sparser lo sangue dopo molto fleto.
Definiz: § XV. E per Che reca, Che infonde, diletto, letizia, nell'animo; Dilettoso. –
Esempio: Dant. Inf. 13: I lieti onor tornaro in tristi lutti.
Esempio: Petr. Rim. 1, 57: Con le non sue bellezze v'innamora, Più che 'n guisa mortal, soavi e liete.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 168: Canzone, oltra quell'alpe Là, dove 'l ciel è più sereno e lieto, Mi rivedrai sovr'un ruscel corrente.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 24: Che l'alte cime con mormorii lieti Fan tremolar dei faggi e degli abeti.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 20: Tutta coperta è la strada maestra Di panni di diversi color lieti.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 97: Tanta in lor cupidigia è che riluca Omai nel ciel l'alba aspettata e lieta, Perchè ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 67: E fra pochi sedendo a mensa lieta, Mescolar l'onde fresche al vin di Creta.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 22: Vendetta avrai più lieta.
Definiz: § XVI. E per Felice, Fortunato; anche figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 90: Luci beate e liete; Se non che 'l veder voi stesse v'è tolto, Ma quante volte a me vi rivolgete, Conoscete in altrui quel che voi siete.
Esempio: E Petr. Rim. 203: Lieti fiori e felici e ben nate erbe, Che madonna, pensando, premer sole.
Esempio: Bemb. Rim. 99: Nessun vive di me più lieto amante.
Definiz: § XVII. E per Propizio, Favorevole, Fausto, detto di evento, fine, successo, ed altresì di augurio. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 16: E v'abbia questo e quel lieto successo.
Esempio: Grazz. Pros. 223: Parendoli che la burla avesse avuto più bello e lieto fine mille volte, che saputo non si sarebbe immaginare.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 15: Di quella guerra Lieti augurj prendendo, i quai fur vani.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 328: Ma tu la gioia Di così grato annunzio in cor non senti, E misera non credi ai lieti eventi?
Definiz: § XVIII. Lieto, dello di luogo, paese, e simili, vale Ameno, Ridente. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 32: Or per l'ombrose valli e lieti colli Vanno cacciando le paurose lepri.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 25, 93: E posò fin ch'un nembo rosso e bianco Di fiori sparse le contrade liete Del lucido oriente.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 34, 49: Zaffir, rubini, oro, topazj e perle..., Potriano i fiori assimigliar, che per le Liete piagge v'avea l'aura dipinti.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 62: La terra molle e lieta e difettosa, Simili a sè gli abitator produce.
Esempio: E Tass. Gerus. 15, 37: L'isole di Fortuna ora vedete, Di cui gran fama a voi, ma incerta, giunge. Ben son elle feconde, e vaghe e liete.
Definiz: § XIX. E detto di piante, erbe, seminati, e simili, vale Rigoglioso, Vegnente; anche figuratam. –
Esempio: Pallad. Agric. 72: Diverrà più lieta (la noce), se spesse volte si traspianti.
Esempio: Sannazz. Arcad. 36: Quale la vite all'olmo.... E Tondeggianti biade a' lieti campi, Tale la gloria e 'l colmo Fostù del nostro coro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 108: Liete piante, verdi erbe, limpide acque.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 63: Con le sulfuree vene e rivi molli, Con lieti solchi e prati ameni a canto.
Esempio: Bemb. Asol. 6: A me parrebbe che questa fonte non si dovesse rifiutare, perciò che l'erba è più lieta qui che altrove e più dipinta di fiori.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 1: Si parte, e dove passa, i campi lieti Secca, e pallido il sol si fa repente.
Esempio: E Tass. Gerus. 10, 63: V'è l'aura molle e 'l ciel sereno, e lieti Gli alberi e i prati.
Esempio: Soder. Agric. 53: Tutti tutte le piante approvano che si godano dell'aquilone, e maggiormente quelle che ricercano il sole caldo ed ardente, perciocchè col suo spirare fatte liete, si vanno conducendo ben le messi ed i fiori ed i frutti al tempo loro.
Esempio: E Soder. Coltiv. 4: E sebbene elle (le viti) per lo più si godono nelle colline..., e son più liete che negli alpestri e ripidi monti e scoscesi poggi, ripe e balze dirupate, ancora in queste fanno.
Esempio: Salvin. Georg. 1, 85: Che cosa faccia liete le ricolte, Sotto che stella ec.
Esempio: E Salvin. Georg. 1, 92: Nella polve d'inverno son frumenti Lietissimi, ed è lieta la campagna.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 12: Anche si rallegrano (gli uccelli) sommamente delle verzure liete, delle vallette fertili, ec.
Definiz: § XX. Detto di terreno, vale Fertile, Grasso. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 160: Ma ne' luoghi lieti e benigni sarà lecito di più in alto la vite spandere.
Esempio: Pallad. Agric. 58: La cicerchia si semina di questo mese in luogo lieto e quando l'aria è umida.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 177: Sian la fava pallente, il cece altero,... in parte dove Senza soverchio umor felice e lieto Trovin l'albergo lor.
Esempio: Salvin. Georg. 2, 136: Ma il terreno, ch'è grasso, e per umore Dolce lieto, ec.
Definiz: § XXI. E con proprietà latina, detto di animale, per Pingue, Grasso. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 82: Ecco che vediamo per li campi in ogni parte lieti armenti de' buoi.
Esempio: Salvin. Georg. 2, 160: Di ghianda Lieti i porci ritornano.
Definiz: § XXII. Lieto, prendesi altresì per Ben fornito, Copioso, parlandosi di cose che recano piacere; ed usasi con un compimento retto dalla particella Di. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Una montagna v'è, che già fu lieta D'acque e di fronde.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 170: Essendo di molte cose la cena lieta, ordinò ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 214: In Frioli, paese, quantunque freddo, lieto di belle montagne, di più fiumi e di chiare acque, è una terra chiamata Udine, nella quale ec.
Esempio: E Bocc. Teseid. 4, 65: Egli era bello (un boschetto), e d'alberi novelli Tutto fronzuto di nuova verdura; Ed era lieto di canti d'uccelli, Di chiare fonti fresche a dismisura.
Definiz: § XXIII. Far lieto, vale Allietare, Destar letizia, contento, in alcuno, Contentare; ed altresì Consolare. –
Esempio: Dant. Inf. 26: Il debito amore Lo qual dovea Penelope far lieta, ec.
Esempio: E Dant. Purg. 3: Vedi oramai se tu mi puoi far lieto, Rivelando alla mia buona Costanza Come m'hai visto, ec.
Esempio: E Dant. Parad. 8: Fatto m'hai lieto, e così mi fa' chiaro.
Esempio: Petr. Rim. 2, 18: Laudate lui, Che lega e scioglie, e 'n un punto apre e serra, E dopo 'l pianto sa far lieto altrui.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 312: Imperò che questa è materia che fa assai lieto chi la pensa.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 35: Ma se beltà rimembra Agli anni l'arte sol per durare ella, Farà me lieto ond'io le' farò bella.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 15: Tu non hai parte In privato dolor: fa' lieto il padre.
Definiz: § XXIV. E Far lieto alcuno di checchessia, vale Fare che egli si rallegri di ciò che ha ricevuto; ed anche Donarglielo, sodisfacendo così at suo desiderio. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 145: Io spero infra pochi dì farvi di ciò liete femine.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 149: Currado, voi avete fatto me lieto di molte cose.
Esempio: E Bocc. Teseid. 7, 127: E fammi lieto di sì fotto dono.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 14: Il figlio Lieto farò di nozze illustri.
Definiz: § XXV. Figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 92: Farò di lui mille uccellacci lieti.
Definiz: § XXVI. Farsi lieto, vale Allietarsi, Divenire allegro, contento; ed altresì Consolarsi. –
Esempio: Dant. Purg. 6: Or ti fa' lieta che tu hai ben onde.
Esempio: E Dant. Purg. 14: Che se veduto avessi uom farsi lieto, Visto m'avresti di livore sparso.
Esempio: Bibb. N. 6, 16: lo conobbi ch'egli era il meglio che l'uomo possa fare, che si faccia lieto, e fare bene per l'anima tutta sua vita.
Definiz: § XXVII. E con un compimento reggente per mezzo della 'particella Di la cosa, per la quale alcuno si allieta, sente gioia o compiacimento. –
Esempio: Cat. Cost. volg. 111: Non ti far lieto della subita morte de' rei.
Esempio: Bocc. Teseid. 4, 73: Allor sentendo cantar Filomena, Che si fa lieta del morto Tereo, Si drizza, ec.
Definiz: § XXVIII. Star lieto di una cosa, vale Non starne in apprensione, Non impensierirsene. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 122: Ed io per me non son così indiscreto Che te ne privi mai: stanne pur lieto.
Definiz: § XXIX. In forza di Sost., per Letizia, Gioia. –
Esempio: Med. L. Op. 1, 62: Volto è il dolce in amaro, e 'l lieto in pianto.
Definiz: § XXX. E trovasi per Terreno lieto, ossia fertile. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 147: La terra da por vigne.... esser dee nè sottile, nè lietissima, ma a lieto prossimana.