Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
RIFARE
Apri Voce completa

pag.698


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
» RIFARE
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
RIFARE.
Definiz: Far di nuovo. Lat. reficere.
Esempio: Petr. cap. 12. E rifarne un più bello, e più giocondo.
Esempio: Boccac. nov. 90. 11. Ne più ci ha modo da poterla rifare.
Esempio: Dan. Pur. 28. In fame, e 'n sete qui si rifà santa [cioè si purga]
Esempio: E Dan. Purg. cant. 33. Rifatto sì come pianta novella.
Esempio: Franco Sacch. op. div. Considerando la natura di questo cavallo nella sua magrezza, mi par forte da dubitare, quando sia rifatto, e rimesso nelle pristine carni.
Definiz: ¶ Per riedificare. Lat. reedificare, reparare.
Esempio: G. V. 11. 12. 2. E rifecersi di nuovo le mura sopra la riva d'Arno.
Esempio: E G. V. lib. 9. 313. 1. Acciocchè mai non potessero rifar la terra.
Definiz: Rifar sicuro, rassicurare.
Esempio: D. Par. 26. Fec'io intanto in quanto ella diceva Stupendo, e poi mi rifece sicuro.
Definiz: Rifar certo, di nuovo accertare.
Esempio: B. Bocc. n. 69. 8. E ora, da capo, te ne rifò certo.
Definiz: Rifare il letto, riassettare, riacconciare, riaccomodare.
Esempio: Bocc. n. 68. 11. Come la fante nella sua camera rimessa ebbe, così prestamente il letto della sua rifece.
Esempio: Dan. Pur. 12. Dritto, sì come andar vuolsi rifémi, Con la persona [cioè dirizzai la persona, andando prima chinato.
Definiz: Rifarsi l'usiamo ancora per ripigliar le forze. Lat. revirescere, vires, resumere.