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Dizion. 4° Ed. .
RIFARE
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RIFARE.
Definiz: | Far di nuovo; e si usa in signific. att. e neutr. pass. Lat. reficere. Gr.
ἀνασκευάζειν.
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Esempio: | Petr. cap. 12. E rifarne un più bello, e più giocondo. |
Esempio: | Bocc. nov. 90. 11. Tu favellando hai guasta ogni cosa, nè più ci ha modo da
poterla rifare oggimai. |
Esempio: | Dant. Purg. 23. Per seguitar la gola oltre misura, In fame, e 'n sete quì si rifà
santa (cioè: si purga) |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 14. Ma pure rifeciono consiglio, e dissono. |
Esempio: | E Vit. S. Pad. 389. Rifaccendo sue incantagioni, chiamò lo
principe delle dimonia, e dissegli. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 236. Vero è, che ogni acqua in cotal guisa
macchiata per poche gocciole d'aceto forte si rifà bella. |
Esempio: | Cas. lett. 35. Perchè la mia natura è di mutare, e di rimutare, ed ancora di rifar
volentieri. |
Definiz: | §. I. Rifare, per Riedificare. Lat. reaedificare, reparare. Gr.
ἀνασκευάζειν.
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Esempio: | G. V. 9. 313. 1. Tutti gli disperse quà, e là, acciocchè mai non potessero rifar
la terra. |
Esempio: | E G. V. 11. 12. 2. E rifecersi di nuovo le mura sopra la riva
d'Arno dall'un lato, e dall'altro, per addirizzare il corso del fiume. |
Definiz: | §. II. Rifar sicuro, vale Rassicurare. Lat. securum reddere. Gr.
εἰς ἄδειαν
καθιστάναι. |
Esempio: | Dant. Par. 26. E poi mi rifece sicuro Un disío di parlare, ond'io ardeva.
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Definiz: | §. III. Rifar certo, vale Di nuovo accertare. Lat. iterum certiorem facere,
confirmare. |
Esempio: | Bocc. nov. 69. 8. E ora da capo te ne rifò certo. |
Definiz: | §. IV. Rifare il letto, vale Rassettarlo, Racconciarlo, Raccomodarlo. |
Esempio: | Bocc. nov. 68. 11. Come la fante nella sua camera rimessa ebbe, così prestamente
il letto della sua rifece. |
Esempio: | Fir. As. 249. Mi misi a giacere sopra del letto, il quale poco avanti era stato
molto ben rifatto, e ordinato. |
Definiz: | §. V. Rifare i danni, vale Risarcir le perdite. Lat. damna
sarcire. Gr. τὸ βλάβος
ἐκτίνειν. |
Esempio: | Serd. stor. 8. 329. Ma i nemici, perchè avevano abbondanza di gente, rifacevano
agevolmente quei danni. |
Esempio: | Malm. 2. 6. Che son fra Fazio, che rifaccia i danni? |
Definiz: | §. VI. Rifar le carni, o simili, vale Dar loro la prima cottura, quando son vicine a patire, perchè
si conservino, che comunemente diciamo Fermarle. |
Definiz: | §. VII. Rifare le vivande, vale Riconciarle, nel signific. del §. II. |
Definiz: | §. VIII. Rifarsi, usato assolutam. vale Ripigliar le forze. Lat. revirescere, vires resumere. Gr. ἑαυτὸν
ἀναλαβεῖν. |
Esempio: | F. V. 11. 65. Vennono a mezzo il mese di Febbraio in Firenze a rifarsi.
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Esempio: | Franc. Sacch. Op. div. 49. A me parrebbe, che considerando la natura di questo
cavallo nella sua magrezza, sia forte da dubitare, quando fia rifatto, e rimesso nelle pristine carni. |
Esempio: | Fir. As. 237. Eglino per tre dì ci diedero molto ben da mangiare, acciocchè
rifacendoci un poco, noi avessimo miglior occhio in sul mercato. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 2. 31. Nella prima battaglia fu rotto; rifeosi, e prese il reame.
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Definiz: | §. IX. Rifarsi, diciamo anche per Recuperare alcuna cosa perduta, o per Ristorarsi d'alcun danno sofferto. Lat.
recuperare. Gr. ἀναλαμβάνειν.
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Esempio: | Segn. Mann. Giugn. 11. 2. Tutti coloro, i quali entrano mallevadori a pro di un
amico, lo fanno, perchè confidano, che lo amico debba industriarsi, debba ingegnarsi a pagare più, che egli può, o
perchè almeno poi sperano di rifarsi. |
Esempio: | E Segn. Mann. Sett. 12. 2. Ma se è perduto (il tempo)
come lo puoi ricattare? con rifarti in quel poco, che ti rimane, di tutti i danni, che incorresti in quel molto,
che si perdè. |
Definiz: | §. X. Rifarsi di checchessia, vale Acquistarne, Farsi più bello. |
Esempio: | Fir. dial. bell. donn. 373. La Amaretta tua, che pur quando ella ride, se ne
rifà, se ridesse così spesso, non piacerebbe tanto. |
Esempio: | Lasc. Sibill. 3. 5. Oh come mi rifò io di questo color rosso! |
Esempio: | Lor. Med. canz. 113. 2. Tu rifai ogni squadra, Dov'è la tua persona (quì
in signific. att. e vale: fai più bella) |
Definiz: | §. XI. Rifarsi dritto, vale Drizzar la persona. |
Esempio: | Dant. Purg. 12. Dritto, siccome andar vuolsi, risemi Con la persona.
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Definiz: | §. XII. A rifar del mio, o simili, modo di chi afferma alcuna cosa, costituendosene,
costituendosene mallevadore. |
Esempio: | Fir. Trin. 3. 2. Ma s'ella non se ne pente, a rifar del mio. |
Esempio: | E As. 96. A rifar sia del mio, se alla prima giunta tu non l'avessi
giudicata una stanza da ladri. |
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