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1) Dizion. 4° Ed. .
MACINARE
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MACINARE.
Definiz: Ridurre in polvere checchessia con macine, e particolarmente il grano, e le biade. Lat. molere. Gr. ἀλήθειν.
Esempio: Sen. Pist. La biada si macina, e 'nfragne, e diventa farina.
Esempio: Coll. SS. Pad. Ma egli è in signoría del mugnaio quello, ch'e' vuole, ch'e' si macini, o grano, o orzo, o loglio.
Esempio: Bocc. g. 3. p. 6. Gittava tanta acqua, e sì alta verso il cielo, ec. che di meno avría macinato un mulino.
Esempio: Fir. Luc. 2. 2. Giri tu il filatoio? o macini a secco?
Esempio: Borgh. Rip. 275. Insino a' fattorini, che gli macinavano i colori, di lui si ridevano.
Definiz: §. I. Macinare a due palmenti, si dice per metaf. di Chi per prestezza, o voracità mastica da ambedue i lati ad un tratto. Lat. ambabus malis expletis vorare, Plaut.
Definiz: §. II. E talora vale Guadagnare sulla stessa cosa, o collo stesso modo doppiamente.
v. PALMENTO.
Definiz: §. III. Macinare, per Minutissimamente tritare. Lat. conterere. Gr. συντρίβειν.
Esempio: M. V. 3. 65. Tutte le copriture de' tetti ruppe, e macinò senza rimedio.
Esempio: Sagg. nat. esp. 268. Ed abbiamo sottosopra osservato, che quelle macinano meglio dell'altre, che hanno ne' lor ventrigli maggior copia di sassolini inghiottiti.
Definiz: §. IV. Macinare, figuratam. vale anche Usar l'atto venereo. Lat. permolere, Oraz.
Esempio: Bocc. nov. 72. 4. Atta a meglio saper macinare, che alcun'altra.
Esempio: Lor. Med. canz. 7. 5. L'uscio mio non terrò chiuso, Purch'io senta macinare.
Definiz: §. V. Macinare a raccolta, vale Usar di rado tal atto, e perciò con maggior veemenza; tolta la metaf. da' mulini, che per mancanza d'acqua non possono continuo macinare, ma aspettano la colta.
Esempio: Bocc. nov. 72. 8. Noi facciamo vie miglior lavorío, e sai perchè? perchè noi maciniamo a raccolta.
Esempio: E Bocc. concl. 13. Macinano a raccolta, e nol ridicono.