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1) Dizion. 5° Ed. .
BUE.
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BUE.
Sost. masc. Toro castrato e domato. Animale da giogo. Al plur. fa Buoi. Dal lat. bos. −
Esempio: Dant. Inf. 17: E di fuor trasse La lingua, come bue che il naso lecchi.
Esempio: Petr. Rim. 1, 64: Veggio la sera i buoi tornare sciolti Dalle campagne e dai solcati colli.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 84: Per che addivenne che i buoi, gli asini, le pecore.... per li campi.... se n'andavano.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 107: Fur mandati Per impedir che dentro a i Saracini Gregge non siano e non sian buoi menati.
Esempio: Parin. Poes. 78: Pera colui, che prima osò la mano Armata alzar sull'innocente agnella E sul placido bue.
Definiz: § I. Si dice Bue ad uomo d'ingegno ottuso o che ha dello stupido; presa la figura dalla stupidezza di questo animale. −
Esempio: Bellinc. Rim. 103 t.: Gnaffe, questi mariti son pur buoi (qui in equivoco).
Esempio: Busin. Lett. 135: Non sia scorto da ognuno per un bue affatto affatto in questa parte dell'ingegno e giudizio.
Esempio: Grazz. Rim. 2, 174: In questa conca fessa è seppellito Alfonso, pazzo in rima, in prosa bue.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 87: Ma dove col cervel son io trascorso? Più bue di me non è sotto le stelle.
Esempio: Panant. Paret. 46: E perchè un impiegato non si cangia, Allor che è un bue non puol far nulla, e mangia.
Definiz: § II. Nello stesso significato trovasi anche detto Bue di panno. −
Esempio: Lipp. Malm. 10, 35: In quanto al lupo egli è un animale; Ma che animal dich'io, bue di panno? Un fistol di quei veri, un facimale Ch'ha fatto per ingenito gran danno.
Esempio: Not. Malm. 2, 765: Bue di panno. Sciocchissimo ch'io sono, io ho manco giudizio d'un bue fatto di cenci.
Definiz: § III. E per la Carne del bue da servire per cibo. −
Esempio: Tass. Dial. 1, 355: Il bue si porta più tosto per un cotal riempimento de le mense, che perchè da alcuno in questa stagione calda sia gustato.
Definiz: § IV. Bue, termine di Caccia, si disse Una maschera di tela o cartone che contraffaceva una testa di bue, usata per cacciare starne. −
Esempio: Legg. Tosc. 10, 40 t.: Vogliono che, non ostante el presente bando, che sia lecito a ciascuno uccellare alla detta sorte d'uccellami con paratelle, ragne,.... eccetto però come di sopra con el bucine e con il bue.
Esempio: E Legg. Tosc. appr.: Comandano a ciascuno che avessi li detti instrumenti del bucine e del bue ec.
Definiz: § V. Celeste bue trovasi detto in ischerzo per la Costellazione del Toro. −
Esempio: Machiav. Rim. 385: Tra l'uno e l'altro corno Il sol fiammeggia del celeste bue.
Definiz: § VI. Bue d'oro dicesi per dileggio d'Uomo ricco ma ignorante. −
Esempio: Fag. Rim. 4, 350: Essendo bue, L'hanno, perch'egli è d'oro, ad incensare.
Definiz: § VII. A bue, posto avverbialm., vale A modo di bue, cioè Stupidamente, Senza giudizio. −
Esempio: Saccent. Rim. 1, 14: Fo patto Di servirmene a tempo con buon uso, Non di versarla a bue tutta in un tratto.
Definiz: § VIII. Andare a bue quanto a cavallo con alcuno o Ire a bue quanto a cavallo con alcuno, vale figuratam. Andare alla pari con esso, Essergli paragonabile. −
Esempio: Busin. Lett. 38: Circa a Ristoro, egli era il fiato di Matteo suo suocero, e quando ei lo vedde de' Dieci era tutto del popolo, e quando ei lo vedde sbattuto.... diventò il contrario. E' non è punto ambizioso ma avaro sì, e può ire a bue quanto a cavallo con Piero Vettori.
Definiz: § IX. Aver del bue, vale Aver poco giudizio, Operar da stupido. −
Esempio: Lipp. Malm. 7, 62: Che quand'ei prese quello, gli altri due Ad aspettarlo avuto avrian del bue.
Esempio: Not. Malm. 2, 590: Avuto avrian del bue. Avrebbono avuto poco giudizio, poco avvedimento.
Definiz: § X. Cacciare col bue zoppo o Andare a caccia col bue zoppo, vale Mettersi ad un'impresa con provvedimento debole e non bastante al bisogno. −
Esempio: Petr. Rim. 1, 258: Ed una cerva errante e fuggitiva Caccio con un bue zoppo e 'nfermo e lento.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 289: E col bue zoppo andrem cacciando l'aura.
Definiz: § XI. Cuocer bue o il bue, modo basso, che vale Consumare il tempo in cosa che non si comprenda o che non si gusti o che si sopporti mal volentieri. −
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 11: Se guati, dico, in sul tuo breviario Mentre che di' l'uffizio e cuoci il bue.
Esempio: Grazz. Rim. 1, 173: Non udendo L'alte parole sue, Altro non posso far che cuocer bue.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 6: E' suoi compagni, Che gli tengon la mula or fatta zoppa, Stiacciano e cuocon bue, Che pur quanto io mi credo, Vorrebbon ire altrove.
Esempio: E Buonarr. Tanc. 5, 6: Quant'a me, sto a sentire e cuoco bue.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 470: Cuocon bue, la mastican male.... Cuocer bue si dice ancora quando uno, ragionando altri di materia a lui scabrosa, non intende, non la digerisce.
Esempio: Fag. Rim. 3, 253: E vollero perciò Finger di non capire e cuocer bue.
Definiz: § XII. Dar nel bue, vale Cominciare a fare o operare da stolido. −
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 442: Nè pensi mia madre, Che io abbia a ridurmi a ventiquattro Ore la sera a casa a dar nel bue. −
Esempio: Fag. Rim. 2, 306: Quando siamo nel mezzo e nel più bello, Non so come un caval dette nel bue, Cominciò a inalberar e a far bordello.
Esempio: E Fag. Rim. 4, 165: Statemi vispo e non date nel bue.
Definiz: § XIII. Essere come togliere o cavare un pelo a un bue, dicesi di spesa o di danno che riesca leggerissimo rispetto alla persona di che si parla. −
Esempio: Fag. Rim. 3, 258: Quindi il rubargli un centinaio o due Di scudi, come nulla gli si toglia, Si dice: è stato un torre un pelo a un bue.
Definiz: § XIV. Fare il bue, vale Operare da stolido, e anche Fingersi balordo, smemorato. −
Esempio: Baldov. Comp. dramm. 24: Adesso Non mi rinviengo piue Di quel ch'i' mi ciarlassi. C. Oh! fa' un po' il bue. Seguita, dico.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 7, 37: Se stiamo a fare il bue qui scioperati, Appoco appoco assedieranno noi.
Definiz: § XV. Imparare il bue a mente, dicesi di Chi negli studj non impara nulla.
Definiz: § XVI. Mettere il carro innanzi a' buoi, dicesi di Chi fa innanzi quello che dovrebbe far dopo. −
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 101: Ma molte genti di religione mettono ai buoi innanzi il carro; e ciò è lor dannaggio, che più cheggiono le cose temporali che le spirituali, e mettono innanzi ciò che dee esser di dietro.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 118: Metterei dunque 'l carro innanz'a' buoi, S'io non portass'il debito rispetto A quattro condizion che son in voi.
Definiz: § XVII. Non aver mai visto corna a' buoi, dicesi di Chi si maraviglia delle cose anche le più comuni e ordinarie.
Definiz: § XVIII. Sapere quante paia fanno tre buoi, vale Aver discrezione, discernimento da distinguer tra cosa e cosa. −
Esempio: Lipp. Malm. 2, 21: Arrivati che furono ambeduoi A conoscere omai il pan da' sassi E saper quante paia fan tre buoi ec.
Definiz: § XIX. Ogni bue non sa di lettera; proverbio che significa, Ognuno non s'intende d'ogni cosa. −
Esempio: Firenz. Pros. 1, 263: Perchè, come dice il proverbio, ogni bue non sa di lettera.
Esempio: E Firenz. Comm. 1, 396: Ogni bue non sa di lettera; e questi sciocchi lodan più le cose dozzinali perchè par loro intenderle, che le cose de' valentuomini, chè non ne mangiano.