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1) Dizion. 5° Ed. .
MORMORARE
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MORMORARE.
Definiz: Neutr. Rendere un leggiero rumore; ed è proprio delle acque correnti o fluttuanti, e del vento tra le foglie.
Dal lat. murmurare. –
Esempio: Dant. Parad. 20: Udir mi parve un mormorar di fiume, Che scende chiaro giù di pietra in pietra, Mostrando l'ubertà del suo cacume.
Esempio: Petr. Rim. F. 180: Parmi d'udirla, udendo i rami e l'òre E le frondi e gli augei lagnarsi, e l'acque Mormorando fuggir per l'erba verde.
Esempio: E Petr. Rim. F. 194: L'aura serena che fra verdi fronde Mormorando, a ferir nel volto viemme Fammi risovvenir quand'Amor diemme ec.
Esempio: Poliz. Rim. C. 14: Quanto è più dolce, quanto è più sicuro.... Udir li augei svernar, rimbombar l'onde, E dolce al vento mormorar le fronde.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 35: Dui chiari rivi, mormorando intorno, Sempre l'erbe vi fan tenere e nove; E rendea ad ascoltar dolce concento, Rotto tra picciol sassi il correr lento.
Esempio: Varch. Comp. past. 29: Dolce ruscello Che 'l mio duol, mormorando, disaffanna.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 13: Essendo col mormorar d'ambedue (le fontane) congiunto un altro maggior suono (d'acqua), il quale si sente, e non si scorge donde si venga.
Esempio: Tass. Gerus. S. 7, 5: Non si destò sin che garrir gli augelli Non sentì lieti e salutar gli albori, E mormorar il fiume e gli arboscelli, E ec.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 558: Sperando ne la felicità de la stagione, che m'inviterà co 'l dolce canto di ben mille uscignuoli, e co 'l mormorar di mille rivi e di mille fonti.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 17, 66: Tacean su i rami i coloriti augelli, E dolce il bosco mormorar s'udiva Tocco dall'aure.
Esempio: Metast. Dramm. 2, 247: Se povero il ruscello Mormora lento e basso, Un ramoscello, un sasso Quasi arrestar lo fa.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Dant. Inf. 26: Lo maggior corno della fiamma antica Cominciò a crollarsi mormorando, Pur come quella cui vento affatica.
Esempio: E Dant. Parad. 20: Come suono al collo della cetra Prende sua forma, e sì come al pertugio Della sampogna vento che penetra, Così, rimosso d'aspettare indugio, Quel mormorar dell'aquila salissi Su per lo collo, come fosse bugio.
Esempio: Rucell. G. Ap. 1055: Pria ne l'api il tremolar de' corpi Si vede e poscia il mormorar si sente Subito, e lo stridor de l'ale pitte.
Definiz: § II. Vale anche Rumoreggiare; detto di cose che rendano rumore grave o pauroso. –
Esempio: Rucell. G. Ap. 857: Un suono doloroso e mesto, Come fa il vento ne le antique selve, O come stride il mormorar de l'onde, O come fuoco in la fornace incluso, ec.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 155: E 'l suo gran mormorar (del Peneo) tanto si stende, Ch'intorno più che i suoi vicini offende.
Esempio: Car. Eneid. 3, 916: E del ferito petto (d'Encelado) il foco uscendo, Per le caverne mormorando esala, E tutte intorno le campagne e 'l cielo Di tuoni empie e di pomici e di fumo.
Esempio: Salvin. Iliad. 521: E intorno d'Oceáno la corrente Correa, di spuma mormorando immensa.
Esempio: Mont. Iliad. 18, 552: In cavo antro nascoso A cui spumante intorno ed infinita D'oceán la corrente mormorava.
Definiz: § III. E detto in particolare del tuono, vale Rumoreggiare sordamente. –
Esempio: Parin. Poes. 70: Come nell'arsa state il tuono s'ode Che di lontano mormorando viene.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 94: Ed ecco un nuvolo tetro s'avanza, Il tuono mormora già in lontananza.
Definiz: § IV. Mormorare, detto di persona, vale Parlare sommessamente, Bisbigliare; o Dire checchessia a voce sommessa od anche timidamente, non con piena sicurezza. –
Esempio: Dant. Purg. 10: Ecco di qua, ma fanno i passi radi, Mormorava il poeta, molte genti.
Esempio: E Dant. Purg. 24: Ei mormorava, e non so che Gentucca Sentiva io là, ov'el sentia ec.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 87 t.: Quello che mormora, overo susurra, parla occultamente e non esprime, ma solo assembra la voce perfetta.
Esempio: Petr. Rim. F. 276: Io ch'entendo Le sue caste lusinghe e i giusti preghi Col dolce mormorar pietoso e basso, ec.
Esempio: Car. Eneid. 2, 384: Rinnovossi di ciò nel volgo orrore E tremore e spavento; e mormorossi Che degnamente avea Laocoonte Di sua temerità pagato il fio.
Esempio: Tass. Lett. 2, 90: Mosso da non so qual segreta divozione, che la gravità e la riverenza del luogo e l'abito e 'l mormorare e 'l battersi di petto de' circostanti avevano in me generata, andai.... a ricevere il corpo di Cristo.
Esempio: Galil. Op. IX, 81: La voce alta e sonora non è del mormorare, ma più presto la bassa e placida.
Definiz: § V. Per similit. –
Esempio: Dant. Parad. 25: Sì come quando il colombo si pone Presso al compagno, l'uno e l'altro pande, Girando e mormorando, l'affezione, Così ec.
Esempio: Bemb. Asol. 57 t.: Ed ecco dal monte venir due colombe volando bianchissime più che neve, le quali.... senza punto spaventarsi si posero l'una appresso l'altra in su l'orlo della bella fontana; dove per alquanto spazio dimorate, mormorando e basciandosi amorosamente stettero, non senza festa delle donne e de' giovani.
Esempio: Fosc. Poes. C. 100: A' raggi d'Espero amorosi Fuor d'una mirtea macchia escon secrete Due tortorelle mormorando a' baci.
Definiz: § VI. Figuratam. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 87 t.: Ma quando apertamente la clarità sua (di Dio) si sarà rivelata, allora già niente mormorerà con noi, ma parlerà apertamente.
Definiz: § VII. Vale anche Parlare a carico di alcuno, Dir male, Sparlare; sia assolutam., sia con un compimento. –
Esempio: Domin. Tratt. Car. 19 t.: Canta (David) de' Giudei: Sosterranno fame come cani, e circuiranno la città, e così si dispergeranno a manducare: e se non saranno saziati, mormoraranno.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 42: Ha begli costumi e buona temperanza, e non mormora de' fratelli; ma con somma reverenza gli serve.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 14: Se non fusse stato che.... è per legge vietato fra' Turchi quell'esercizio (della pittura), non averebbe quello imperator mai licenziato Gentile. Ma, o per dubbio che non si mormorasse o per altro, fattolo venir un giorno a sè, lo fece ec.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 2, 30: Era parimente molto cauto in proibir che non si mormorasse in alcuna maniera, massimamente de' chierici o dei magistrati.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 438: Dicea san Bernardo che tra chi mormora e chi ascolta vi sia questa differenza: che chi mormora ha il demonio su la lingua, e chi ascolta l'ha nell'orecchie.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 12, 2: Che qualche mio particolar rancore Entro a questi concetti ameni e vaghi Nascosto sia, che l'altrui fama opprima, O ch'io pretenda mormorare in rima.
Definiz: § VIII. E per Lagnarsi, Dolersi, di chicchessia o di checchessia, con biasimo, disapprovazione, scontento, e simili. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 21: Di che, il detto Frate Masseo andava mormorando tra se medesimo, dicendo per la via: Che è quello, ch'ha fatto questo buono uomo? me fece aggirare come uno fanciullo, e al vescovo, che gli ha fatto tanto onore, non ha detto pure una parola.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 155: Simon Fariseo infra sè mormorava dicendo, che, se Cristo fosse profeta, cognoscerebbe la peccatrice Maddalena.
Esempio: E Cavalc. Frutt. Ling. 285: L'uomo prudente non mormora, quando è corretto.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 297: Avvegnadiochè fosse di sì orribile infermità tormentato, nondimeno mai non mormorava, ma piuttosto pensando che ciò gli avvenisse per i suoi peccati, laudava la potenzia di Dio di continove laudi.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 129: Questa novella.... diede un poco da mormorare alle donne, e da ridere a' giovani.
Esempio: Sacch. Rim. 18: Qual diavol, vecchie, subito vi tocca Quando vo' mormorate? Perchè non contentar gli occhi lasciate?
Esempio: Varch. Stor. 2, 103: Quasi ne gli rimordesse la coscienza, o dubitando di dover essere scomunicati e interdetti, stavano di cattiva voglia, e mormorando tra loro bisbigliavano l'uno coll'altro.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 186: Siccome, quando era esaudito, non si vantava, così, quando avea ripulsa, non mormorava.
Definiz: § IX. Att. Proferire a bassa voce. –
Esempio: Dant. Purg. 32: Io senti' mormorare a tutti: Adamo!
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 12: Con piccola voce disse nella fossa, chente egli avea veduti gli orecchi del signore; e mormorollo nella cavata terra.
Esempio: E Simint. Ovid. Metam. 3, 156: E colla bocca magica mormoroe molte volte incantagione oscura con prolungamento di nuove parole.
Esempio: Tass. Gerus. S. 13, 6: E scinto e nudo un piè nel cerchio accolto, Mormorò potentissime parole.
Esempio: Chiabr. Rim. 3, 115: Or tu, gentil, che tempri Co' bei secreti tuoi l'umane angosce, Ungi queste armi d'alcuna erba, o note Mormora sopra lor, che sian possenti A svenenarle.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 375: A ogni fatto enorme.... si proferiva, si mormorava il nome di colui che ec.