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Dizion. 5° Ed. .
CREATURA.
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pag.959
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CREATURA. Definiz: | Sost. femm. Qualsivoglia cosa o essere creato; ma più comunemente applicasi agli esseri intelligenti. |
Dal basso lat. creatura. – Esempio: | Giamb. Lat. Tes. 6: Il tempo fue cominciato per le creature, e non le creature per lo tempo. | Esempio: | Dant. Parad. 7: Tu dici: io veggio l'aere, io veggio il foco, L'acqua e la terra, e tutte lor misture Venire a corruzione, e durar poco: E queste cose pur fur creature; Perchè ec. | Esempio: | E Dant. Parad. 33: Vergine Madre, figlia del tuo Figlio, Umile ed alta più che creatura ec. | Esempio: | E Dant. Rim. 188: Il ciel che segue lo vostro valore, Gentili creature che vo' siete, Mi tragge nello stato, ov'io mi trovo. | Esempio: | Panzier. Tratt. 38 t.: Tutte le creature sono d'uno degno beneficio dotate: cioè di congiungersi nella sapienzia increata, in laude del loro creatore, per una triunfale armonia. | Esempio: | Arrighett. N. Oraz. I, 2, 146: Il cominciare [Dio].... le sue opere dalla luce, della quale al nostro occhio non è creatura più bella, ci dimostra un bello e nobil principio. | Esempio: | Segner. Crist. instr. 2, 17: Nella sacra Scrittura frequentemente si chiama Dio Signore delle creature, perchè le ha fatte. | Esempio: | Leopard. Pros. 1, 251: Gli altri generi di creature fino nel principio furono perfettissimi ciascheduno in sè stesso. |
Definiz: | § I. Talora è usata nel singolare a denotar Tutte insieme le creature, Il complesso delle cose od esseri creati. – | Esempio: | Fr. Giord. Pred. 265: I demonj che peccaro, non fu perchè disiderassero queste cose (cioè le cose visibili e corporali);... per nulla ebbero tutta la creatura corporale; non ne curaron nulla, perocchè non è da curarsene. | Esempio: | Magal. Lett. At. 229: Ci bisogna per tanto intendere bene che questo Niente, dal quale si dice uscita la creatura,... è semplice denotativo di stato, e non vuol dir altro, se non che la creatura che non era, fu. |
Definiz: | § II. Per determinazione, e spesso con intendimento di contrapposizione, dassi a Creatura un aggiunto che ne designi la specie. Onde, per esempio, Creatura umana, per Uomo; Creatura razionale o intelligente, o Creatura spirituale, per Uomo, o Spirito celeste, e simili; e Dante poeticam. chiamò Prime creature gli Angeli, perchè creati innanzi all'uomo. – | Esempio: | Dant. Inf. 7: Ma ella s'è beata, e ciò non ode: Con l'altre prime creature lieta Volve sua spera, e beata si gode. | Esempio: | E Dant. Purg. 31: E come la mia faccia si distese, Posarsi quelle prime creature Da loro aspersïon l'occhio comprese. | Esempio: | E Dant. Conv. 136: Nove Ordini di creature spirituali la Chiesa tiene e afferma. |
Esempio: | Cin. Rim. 123: Così essendo umana creatura, Guardando la figura Di questa Donna, che tiene il cor mio; Potria beato divenir qui io. | Esempio: | Tass. Dial. 1, 364: Desiderio [di successione] naturalissimo in tutte le ragionevoli creature. |
Esempio: | Leopard. Pros. 2, 24: In qualunque genere di creature mortali, la massima parte del vivere è un appassire. |
Esempio: | E Leopard. Pros. 2, 123: Vizio.... barbaro e.... ridicolo, e contrario al senso di creatura razionale. |
Definiz: | § III. Usasi anche per Feto, ed altresì per Bambino nato da poco tempo. – | Esempio: | Giamb. Tratt. mor. 17: Sta rinchiusa la creatura nel ventre della madre, quasi come in una carcere, nove mesi. |
Esempio: | Cresc. Agric. volg. 263: Bevuta [la polvere del pepe] con l'aceto, e unta e fregata, vale alle posteme della milza,... e manda fuori la creatura ec. | Esempio: | Vill. G. 3, 49: Assai tosto concepette di lui, e al tempo debito partorio.... la più lorda e orribile creatura che mai fosse veduta; e quasi per poco non avea forma umana. | Esempio: | Bocc. Decam. 8, 196: Le sue più congiunte parenti dicevan sè avere avuto da lei, non essere ancora di tanto tempo gravida, che perfetta potesse essere la creatura. | Esempio: | Cellin. Vit. 8: Quella allevatrice,... pulito che l'ebbe la creatura,... giunse cheta cheta a Giovanni mio padre. |
Definiz: | § IV. E si disse pure del Feto o del Parto delle bestie. – | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 415: Il quale [asino] se avrà peli di più colori ne' nepitelli degli occhi o degli orecchi, varierà molto il color della creatura. | Esempio: | E Cresc. Agric. volg. 446: Ancora l'asine pregne si debbono dalle fatiche alleggerire, imperocchè la creatura, per la fatica, diventerebbe piggiore. |
Definiz: | § V. Usasi parimente per Figliuolo, per lo più piccolo; ed è più specialmente espressione di amore o di compassione. – | Esempio: | Dav. Tac. 1, 45: Arminio, violento per natura, or vedendosi la moglie tolta, e schiava la sua creatura prima che nata, correva per li Cherusci qua e là forsennato. | Esempio: | Segner. Crist. instr. 1, 127: Povere vostre creature! E questo è quel bello esempio che da' primi anni dovranno elleno dunque pigliar da voi? | Esempio: | E Segner. Crist. instr. 1, 229: Ah dilettissimi, lasciatevi un poco persuadere una volta dal vostro bene e dal bene delle vostre creature! |
Esempio: | Bott. Stor. Ital. 1, 97: Donne gravide, madri lattanti e portanti al petto le creature loro. |
Definiz: | § VI. E figuratam., trovasi, in modo alquanto scherzevole, riferito a componimenti letterarj. – |
Esempio: | Mart. N. Lett. 87 t.: Col chiaro nome vostro fornirò di dare ornamento alle mie creature, o vero sconciature che le si sieno. |
Definiz: | § VII. Pure, per amorevolezza, ammirazione, o simile, dicesi di Fanciullo, o di Fanciulla; e, per compassione o per affetto, con l'aggiunto Buona creatura, Disgraziata creatura, Povera creatura, o simile, anche di Uomo o di Donna provetti. – | Esempio: | Bocc. Decam. 4, 114: La qual [figliuola del re di Tunisi].... era una delle più belle creature che mai dalla natura fosse stata formata. |
Esempio: | Cecch. Comm. ined. 18: Mogliama (mia moglie) l'ha allevata, e non vedesti Mai la più dassai e più benigna Creatura di lei. |
Definiz: | § VIII. Talvolta denota in modo generico Uomo, Persona; e usata nel numero del più, equivale a Gente: e in proposizione negativa, sta per Alcuna persona, Alcuno. – | Esempio: | Dant. Inf. 7: E quegli a me: o creature sciocche, Quanta ignoranza è quella che vi offende? | Esempio: | Panzier. Tratt. 4: Io sono certo, che questi doni si danno molte volte stando la creatura in peccato mortale. | Esempio: | Cell. G. Lett. 26: Non scrissi la lettera che tu vedesti, a Donato, perch'io disideri ch'egli nè creatura ci venga, ma perchè uscisse un poco della servitudine del mondano Faraone. |
Definiz: | § IX. Creatura di alcuno, dicesi Chi deve ad alcuno lo stato che ha, onde n'è fautore e dipendente. – |
Esempio: | Vill. G. 670: Il quale era del paese del Papa, e sua creatura. | Esempio: | Bern. Orl. 30, 13: Ch'ivi il velen le budella gli rose, Il qual gli dette una sua creatura. | Esempio: | Condiv. Vit. Buonarr. 52: Universalmente ama ed onora tutte le creature di casa Farnese, per la viva memoria che tiene di Papa Paolo. | Esempio: | Tass. Lett. 1, 46: Considerandomi essi non semplicemente come servitor loro, ma ancora come creatura di Vostra Signoria illustrissima. | Esempio: | Bentiv. G. Nunz. 1, 153: Procuri di guadagnarsi gli ambasciatori di questa Corona, per quei fini ch'Ella potrà aver qua, o per sè medesima, o per le sue creature. | Esempio: | Baldin. Art. Int. 83: N'ebbi (di certe gioie preziose) eziandio per lettera notizia, insieme con altre appartenenti al Testa, che possiamo dire che fosse tutta lor creatura (dei Dal Pozzo). |
Definiz: | § X. E parlandosi di antichi Romani, si usò per Cliente. – |
Esempio: | Borgh. V. Disc. 1, 258: Essendo creatura, o per usar la voce propria loro, clientoli di Mario. | Esempio: | Dav. Tac. 2, 86: Dove ancora erano creature, beni e favore del nome antico de' Crassi. |
Definiz: | § XI. Creatura, quando applicavasi all'uomo, si usò talora di concordarla col maschile. – | Esempio: | Vill. G. 3, 49: La donna chiese grazia di volere sua confessione e comunione, siccome fedele cristiana, e la creatura battezzare e fare cristiano. | Esempio: | Bocc. Decam. 1, 85: Oltre a cento milia creature umane si crede per certo.... essere stati di vita tolti. | Esempio: | S. Antonin. Lett. 39: Ripensa bene da chi è offeso [il Signore del cielo e della terra]: dalle sue creature, a' quali aveva fatto innumerabili benefizj. |
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