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1) Dizion. 5° Ed. .
CREATURA.
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CREATURA.
Definiz: Sost. femm. Qualsivoglia cosa o essere creato; ma più comunemente applicasi agli esseri intelligenti.
Dal basso lat. creatura. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 6: Il tempo fue cominciato per le creature, e non le creature per lo tempo.
Esempio: Dant. Parad. 7: Tu dici: io veggio l'aere, io veggio il foco, L'acqua e la terra, e tutte lor misture Venire a corruzione, e durar poco: E queste cose pur fur creature; Perchè ec.
Esempio: E Dant. Parad. 33: Vergine Madre, figlia del tuo Figlio, Umile ed alta più che creatura ec.
Esempio: E Dant. Rim. 188: Il ciel che segue lo vostro valore, Gentili creature che vo' siete, Mi tragge nello stato, ov'io mi trovo.
Esempio: Panzier. Tratt. 38 t.: Tutte le creature sono d'uno degno beneficio dotate: cioè di congiungersi nella sapienzia increata, in laude del loro creatore, per una triunfale armonia.
Esempio: Arrighett. N. Oraz. I, 2, 146: Il cominciare [Dio].... le sue opere dalla luce, della quale al nostro occhio non è creatura più bella, ci dimostra un bello e nobil principio.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 17: Nella sacra Scrittura frequentemente si chiama Dio Signore delle creature, perchè le ha fatte.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 251: Gli altri generi di creature fino nel principio furono perfettissimi ciascheduno in sè stesso.
Definiz: § I. Talora è usata nel singolare a denotar Tutte insieme le creature, Il complesso delle cose od esseri creati. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 265: I demonj che peccaro, non fu perchè disiderassero queste cose (cioè le cose visibili e corporali);... per nulla ebbero tutta la creatura corporale; non ne curaron nulla, perocchè non è da curarsene.
Esempio: Magal. Lett. At. 229: Ci bisogna per tanto intendere bene che questo Niente, dal quale si dice uscita la creatura,... è semplice denotativo di stato, e non vuol dir altro, se non che la creatura che non era, fu.
Definiz: § II. Per determinazione, e spesso con intendimento di contrapposizione, dassi a Creatura un aggiunto che ne designi la specie. Onde, per esempio, Creatura umana, per Uomo; Creatura razionale o intelligente, o Creatura spirituale, per Uomo, o Spirito celeste, e simili; e Dante poeticam. chiamò Prime creature gli Angeli, perchè creati innanzi all'uomo. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Ma ella s'è beata, e ciò non ode: Con l'altre prime creature lieta Volve sua spera, e beata si gode.
Esempio: E Dant. Purg. 31: E come la mia faccia si distese, Posarsi quelle prime creature Da loro aspersïon l'occhio comprese.
Esempio: E Dant. Conv. 136: Nove Ordini di creature spirituali la Chiesa tiene e afferma.
Esempio: Cin. Rim. 123: Così essendo umana creatura, Guardando la figura Di questa Donna, che tiene il cor mio; Potria beato divenir qui io.
Esempio: Tass. Dial. 1, 364: Desiderio [di successione] naturalissimo in tutte le ragionevoli creature.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 24: In qualunque genere di creature mortali, la massima parte del vivere è un appassire.
Esempio: E Leopard. Pros. 2, 123: Vizio.... barbaro e.... ridicolo, e contrario al senso di creatura razionale.
Definiz: § III. Usasi anche per Feto, ed altresì per Bambino nato da poco tempo. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 17: Sta rinchiusa la creatura nel ventre della madre, quasi come in una carcere, nove mesi.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 263: Bevuta [la polvere del pepe] con l'aceto, e unta e fregata, vale alle posteme della milza,... e manda fuori la creatura ec.
Esempio: Vill. G. 3, 49: Assai tosto concepette di lui, e al tempo debito partorio.... la più lorda e orribile creatura che mai fosse veduta; e quasi per poco non avea forma umana.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 196: Le sue più congiunte parenti dicevan sè avere avuto da lei, non essere ancora di tanto tempo gravida, che perfetta potesse essere la creatura.
Esempio: Cellin. Vit. 8: Quella allevatrice,... pulito che l'ebbe la creatura,... giunse cheta cheta a Giovanni mio padre.
Esempio: Saccent. Rim. 1, 2: O la balia scambiò la creatura.
Definiz: § IV. E si disse pure del Feto o del Parto delle bestie. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 415: Il quale [asino] se avrà peli di più colori ne' nepitelli degli occhi o degli orecchi, varierà molto il color della creatura.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 446: Ancora l'asine pregne si debbono dalle fatiche alleggerire, imperocchè la creatura, per la fatica, diventerebbe piggiore.
Definiz: § V. Usasi parimente per Figliuolo, per lo più piccolo; ed è più specialmente espressione di amore o di compassione. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 45: Arminio, violento per natura, or vedendosi la moglie tolta, e schiava la sua creatura prima che nata, correva per li Cherusci qua e là forsennato.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 127: Povere vostre creature! E questo è quel bello esempio che da' primi anni dovranno elleno dunque pigliar da voi?
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 229: Ah dilettissimi, lasciatevi un poco persuadere una volta dal vostro bene e dal bene delle vostre creature!
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 97: Donne gravide, madri lattanti e portanti al petto le creature loro.
Definiz: § VI. E figuratam., trovasi, in modo alquanto scherzevole, riferito a componimenti letterarj. –
Esempio: Mart. N. Lett. 87 t.: Col chiaro nome vostro fornirò di dare ornamento alle mie creature, o vero sconciature che le si sieno.
Definiz: § VII. Pure, per amorevolezza, ammirazione, o simile, dicesi di Fanciullo, o di Fanciulla; e, per compassione o per affetto, con l'aggiunto Buona creatura, Disgraziata creatura, Povera creatura, o simile, anche di Uomo o di Donna provetti. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 114: La qual [figliuola del re di Tunisi].... era una delle più belle creature che mai dalla natura fosse stata formata.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 18: Mogliama (mia moglie) l'ha allevata, e non vedesti Mai la più dassai e più benigna Creatura di lei.
Definiz: § VIII. Talvolta denota in modo generico Uomo, Persona; e usata nel numero del più, equivale a Gente: e in proposizione negativa, sta per Alcuna persona, Alcuno. –
Esempio: Dant. Inf. 7: E quegli a me: o creature sciocche, Quanta ignoranza è quella che vi offende?
Esempio: Panzier. Tratt. 4: Io sono certo, che questi doni si danno molte volte stando la creatura in peccato mortale.
Esempio: Cell. G. Lett. 26: Non scrissi la lettera che tu vedesti, a Donato, perch'io disideri ch'egli nè creatura ci venga, ma perchè uscisse un poco della servitudine del mondano Faraone.
Definiz: § IX. Creatura di alcuno, dicesi Chi deve ad alcuno lo stato che ha, onde n'è fautore e dipendente. –
Esempio: Vill. G. 670: Il quale era del paese del Papa, e sua creatura.
Esempio: Bern. Orl. 30, 13: Ch'ivi il velen le budella gli rose, Il qual gli dette una sua creatura.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 52: Universalmente ama ed onora tutte le creature di casa Farnese, per la viva memoria che tiene di Papa Paolo.
Esempio: Tass. Lett. 1, 46: Considerandomi essi non semplicemente come servitor loro, ma ancora come creatura di Vostra Signoria illustrissima.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 1, 153: Procuri di guadagnarsi gli ambasciatori di questa Corona, per quei fini ch'Ella potrà aver qua, o per sè medesima, o per le sue creature.
Esempio: Baldin. Art. Int. 83: N'ebbi (di certe gioie preziose) eziandio per lettera notizia, insieme con altre appartenenti al Testa, che possiamo dire che fosse tutta lor creatura (dei Dal Pozzo).
Definiz: § X. E parlandosi di antichi Romani, si usò per Cliente. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 258: Essendo creatura, o per usar la voce propria loro, clientoli di Mario.
Esempio: Dav. Tac. 2, 86: Dove ancora erano creature, beni e favore del nome antico de' Crassi.
Definiz: § XI. Creatura, quando applicavasi all'uomo, si usò talora di concordarla col maschile. –
Esempio: Vill. G. 3, 49: La donna chiese grazia di volere sua confessione e comunione, siccome fedele cristiana, e la creatura battezzare e fare cristiano.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 85: Oltre a cento milia creature umane si crede per certo.... essere stati di vita tolti.
Esempio: S. Antonin. Lett. 39: Ripensa bene da chi è offeso [il Signore del cielo e della terra]: dalle sue creature, a' quali aveva fatto innumerabili benefizj.