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FATTURA
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FATTURA.
Definiz: Facitura, facimento. Lat. factura, opus, opificium.
Esempio: G. V. 1. 41. 1. La Città di Firenze, ec. come figliuola, e fattura di Roma.
Esempio: E G. V. lib. 7. 6. 4. E più tosto fattura di Dio, che forza umana.
Esempio: E G. V. lib. 11. 91. 3. Il guadagno della moneta dell'oro, valeva l'anno, pagate le fatture, fiorin dumila [cioè manifatture] Lat. manuprecium.
Definiz: ¶ Per consiglio, e sudducimento. Lat. consilium.
Esempio: N. ant. 78. 3. Onde, per fattura di quel barone, il Re mandò per un fornaciaio.
Definiz: ¶ Per creatura.
Esempio: Dan. Par. 9. Ahi anime ingannate, e fatture empie.
Definiz: ¶ Per malía, e stregonería. Lat. veneficium.
Esempio: M. V. 1. 9. E però si disse, che, per fattura malefica, la Reina pareva strana dell'amore del suo marito.
Esempio: E M. V. lib. 2. 24. Per forza di malíe, e fatture, che gli erano state fatte.
Definiz: ¶ Diciamo anche FACITICCIO, ma è parola bassa, e sempre in cattivo significato.
Definiz: ¶ E FATTURA chiamano i mercatanti La nota de' pesi, numeri, misure, colori, o altre distinzioni delle cose, ch'e' commettono, mandano, o ricevono: e dicono Tornare alla fattura, quando, pesando, numerando, o misurando, i pesi, numeri, o misure rispondono a que' della nota.
Definiz: ¶ E Comperar per la fattura, quando si sta alla nota, senza pesare, numerare, o misurare, o si fa l'uno in cambio dell'altro, come: pesare, in cambio di contare, o pur si pesa, ma non al netto, ma con le invoglie, o si pesa cose, che per viaggio possono aver preso umido, che allora si tratta pigliarle per la fattura, perchè non s'intenda pagare, se non conforme a che deono rispondere i pesi, secondo la nota.