Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FATTURA.
Apri Voce completa

pag.678


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
FATTURA.
Definiz: Sost. femm. L'atto e più spesso L'effetto del fare; Operazione mediante la quale si fa alcuna cosa.
Lat. factura. –
Esempio: Vill. G. 756: Il guadagno della moneta dell'oro valea l'anno, pagate le fatture, fior. 2 mila 300 d'oro.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 18: Per fattura di detta giornea, lire sette ec.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 249: Vasi d'oro massiccio e di argento, ciascun de' quali teneva sei anfore; e vi furono alcuni che stimarono più la invenzione e la fattura, che non stimarono l'oro.
Esempio: Cellin. Vit. 406: Attesi a finire il suo gioiello; e portatolo un giorno finito alla Duchessa, lei stessa mi disse che stimava tanto la mia fattura, quanto il diamante.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 54: Che se faranno bene i lor conti, assai più vale quel legname che sciupano in atterrarlo, conciarlo,... di quel che si vaglia il castagno, o la querce, o 'l sasso di cava, o i cantoni naturali colla vettura e fattura delle sassaie.
Esempio: Magal. Operett. var. 382: Come trova da ricoprirsi della spesa del fuoco, ogni poco di guadagno su la fattura gli basta.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Bus. Lett. 52: E in somma, quel governo pareva loro fattura.
Definiz: § II. Con relazione a Dio, vale Creazione. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 277: Siamo noi figliuoli di Dio per fattura; cioè a dire, che ci potea fare e non fare, comunque e' si volea.
Definiz: § III. Pur con relazione a Dio, per Qualsivoglia cosa o essere da lui creato, Creatura; ma più spesso applicasi agli esseri intelligenti. –
Esempio: Dant. Purg. 17: Contra il Fattore adovra sua fattura.
Esempio: E Dant. Parad. 9: Ahi, anime ingannate, e fattur'empie.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 194: Piacciati dunque, benigno e misericordioso Iddio, fare misericordia a questa tua fattura.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 406: Adovra sua fattura; cioè l'omo, che è fattura e creatura creata da Dio.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 282: Fatture empie, cioè fatture inique del vostro fattore: impia fattura è quella che non seguita lo suo fattore.
Esempio: Bern. Orl. 18, 46: Questo è certo un bellissimo lavoro, Mediante il quale Iddio ci va chiamando A contemplare e goder quel tesoro, Ch'è di questo più bel tanto e maggiore, Quanto questo è fattura, e quel fattore.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. 39: Che dovria dunque fare il ciel di lei, Sendo mia quella, e questa sua fattura, Non già mortal, ma diva?
Esempio: Speron. Op. 4, 387: E qual che ora mi sia, porrò ben cura, Che si converta a te l'iniquo e l'empio, Che pur son tua sembianza e tua fattura.
Esempio: Tass. Lett. 2, 8: Dio è per tutto ed è in tutti, nè si può cosa alcuna offendere, che ad una fattura di Dio non si faccia oltraggio.
Definiz: § IV. Pure per Essere creato, Creatura, con relazione alla Natura, o a personaggio mitologico. –
Esempio: Dant. Parad. 33: Tu se' colei che l'umana natura Nobilitasti sì, che 'l suo Fattore Non disdegnò di farsi sua fattura.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 857: Sua fattura, cioè fattura dell'umana natura; imperò che, ec.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 249: In questo parve a Prometeo che non so quanti di coloro lo stessero mirando con una cotal guardatura amorevole, come è quella che fa il gatto al topo: sicchè, per non essere mangiato dalle sue proprie fatture, si levò subito a volo.
Definiz: § V. Per Produzione, Opera, di agenti qualsiansi. –
Esempio: Dat. Vit. Pitt. Pref. 1: Ma certamente non mentirebbe eziandio chi affermasse esser ella una gentil fattura dell'ingegno e dell'animo.
Definiz: § VI. E per Qualsivoglia lavoro, od opera, fatto dalle mani dell'uomo. –
Esempio: Bart. D. Giapp. 1, 320: Dal Duca, che in somiglianti fatture di fucina e d'acciaio non poco si dilettava.
Esempio: E Bart. D. Giapp. 1, 368: Due archibusi con per tutto la cassa incastrati fogliami d'acciaio, fattura di sottilissimo lavoro.
Esempio: Baldin. Lez. 4: Resta ora a me il supplicare l'A. V. ad esercitare tali apprezzabilissime sue doti nel conservare lo stesso gradimento non solamente di questa mia povera fattura, ma ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 40: In margine di quella carta, nella quale fra Domenico da Peccioli fa menzione della morte di frate Alessandro Spina, vi son dipinti un paro di occhiali, ma si conosce che è fattura più moderna.
Definiz: § VII. E parlandosi di atti, contratti, e simili, vale Stesura. –
Esempio: Lett. fam. 15: Egli de' avere da te lire 300 per Lotto, e el tempo e la fattura de le carte.
Esempio: E Lett. fam. 16: Sono in tutto lire 422, soldi 10, e la fattura de le carte.
Esempio: E Lett. fam. 17: Monta il pro di queste lire CCC lire XXX, e per fattura de le carte lire III.
Definiz: § VIII. Per Maniera, Modo, onde una cosa è fatta. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 14: Così.... delle più semplici e delle più in apparenza leggieri opere della natura, verissimo è il dire che v'è dentro il maestro. Ed io a' suoi luoghi ne metterò in veduta alcune scelte a bello studio di fattura le più schiette.
Definiz: § IX. E figuratam. e poeticam., con un aggiunto determinante, vale anche Condizione, Modo di essere. –
Esempio: Cin. Rim. 123: A guisa d'angel, che di sua natura Sopra umana fattura, Divien beato sol vedendo Dio.
Definiz: § X. Parlandosi di vino, olio, e simili, vale Il modo di farli, conciarli, ed altresì Fabbricazione. –
Esempio: Soder. Coltiv. 5: La fattura, che oggi dall'arte si può usare intorno a' vini e si usa, gli fa diventar differenti da loro istessi e dissimili dalla natura de' loro paesi.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 211: La fattura de' vini è un'operazione chimica, e secondo i principj di questa scienza dovrebbesi regolare.
Esempio: E Lastr. Agric. 1, 221: Quanto alla fattura dell'olio, deesi raccomandare in primo luogo, ec.
Definiz: § XI. Fattura vale anche Opera, Consiglio, Suggerimento, per cui si fa alcuna cosa; e più spesso riferiscesi ad azioni non buone. –
Esempio: Nov. ant. B. 74: Onde, per fattura di quel barone, il Re mandò per un fornaciaio.
Esempio: Comm. Anon. Dant. 1, 113: Fu morto Pompeo per fattura di Tolomeo re d'Egitto.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 201: E questo consiglio fu fattura de' due compagni.
Definiz: § XII. E parlandosi di Dio, vale Disposizione, Volontà, in virtù della quale le cose avvengono. –
Esempio: Vill. G. 189: La gente del re Carlo, combattendo, ebbon la terra di San Germano;... e fu tenuta grandissima maraviglia, per la forteza della terra, e più tosto fattura d'Iddio, che forza umana, perchè dentro v'avea, ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 141: Subito fu mosso per vicitar la Reina; e questo, credo fosse fattura di Dio, perchè quelli prigioni non morissono.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 89: L'amore d'Ariadna fu, per mio avviso, piuttosto fattura e preparazione di Dio alla salvezza di Teseo.
Definiz: § XIII. Fattura di alcuno, vale Persona che da quello riconosce lo stato, l'essere, la fortuna che ha; oggi più comunemente Creatura. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 110: Andatosene con Alessandro Rondinelli, il quale era creatura e fattura sua, a casa de' Medici, ec.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 139: Nocque a Carlo sì l'essere egli fattura de' Medici, e sì massimamente l'odioso nome del parlamento.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 1, 204: Marillac.... era fattura assoluta d'Ancre.
Definiz: § XIV. E per estensione, parlandosi di città, popolo, e simili, rispetto ad altri. –
Esempio: Vill. G. 28: La città di Firenze in quel tempo era camera d'Imperio, e come figliuola e fattura di Roma.
Definiz: § XV. Fattura vale anche Nota, Conto, e simili, di quello di che alcuno è creditore verso di un altro, per opera prestatagli, per lavori fattigli, per merci vendutegli; e talora anche per mercedi, emolumenti. –
Esempio: Legg. Band. Leop. 7, 88, 16: Dovranno nelle stesse lettere esecutive restare incaricati i giusdicenti di esigere le occorrenti spese di diritto, rapporto, e di quant'altro occorra, a forma della fattura da apporsi alle dette lettere.
Definiz: § XVI. E presso i Mercanti vale Nota de' pesi, numeri, misure, colori o altre distinzioni delle cose, che i mercanti commettono, mandano, o ricevono. –
Esempio: Sassett. Lett. 343: Uno de' 4 sensali posti per la corte.... li discaricava tutte le sue robe in terra,... e presane la fattura, per quella ne facevano il prezzo a tanto per 100 di guadagno.
Esempio: E Sassett. Lett. 376: E nella medesima cassetta è la fattura dei sacchetti, e con questa quella dichiarazione che io ho potuto cavarne.
Definiz: § XVII. Quindi detto di mercanzie, Tornare alla, o colla, fattura, vale Corrispondere esse nel peso, nella quantità o nella misura, a quanto è indicato o dichiarato in essa fattura.
Definiz: § XVIII. Comprare a fattura o Vendere a fattura, dicesi per Comprare o Vendere, una merce a pronti contanti, ovvero segnandola nel conto corrente.
Definiz: § XIX. E Comperare per la fattura, dicono quando si sta alla nota, senza pesare, numerare o misurare, o si fa l'uno in cambio dell'altro, come: pesare in cambio di contare, o pur si pesa ma non al netto, ma con le invoglie, o si pesa cose che per viaggio possono aver preso umido, che allora si tratta pigliarle per la fattura, perchè non s'intenda pagare se non conforme a che deono rispondere i pesi secondo la nota. –
Crusc. Vocab. I.
Definiz: § XX. Trovasi per Fattezza, Sembianza. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 6: Ma perchè state cotanto cielata? Degniate di mostrarmi, Anzi ch'io parli, La vostra fattura.
Definiz: § XXI. Fattura, si usò per Malìa, Stregoneria. –
Esempio: Collaz. SS. PP. R. 57: Un crudele demonio gli ricoverò in corpo, e manifestò tutte le insidie della occulta fattura; e di quelle incolpagioni e di quegli inganni esso ne fu confessatore, il quale n'era stato trovatore.
Esempio: Vill. M. 9: E però si disse che per fattura malifica la Reina parea strana dallo amore del suo marito.
Esempio: Zibald. Andr. 68: Chi nasce nel Pesce.... sarebbe buon maestro di profezia, e non gli può far male fattura.
Esempio: Bocc. Rim. 89: Che con fatture Gabbaron non che altrui, ma essi stessi.
Esempio: Albanz. Bocc. Donn. fam. 58: Cercansi vecchiette, domandansi indovini, provansi le virtù dell'erbe, dell'incanti e delle fatture.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 47: Da che, donna,... l'annello hai teco, Che val contra ogni magica fattura, Io non ho dubbio, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 120: Egli avea un'altra assai buona armatura,... A cui non osta incanto nè fattura, Nè finezza d'acciar nè tempra eletta.
Esempio: Bern. Orl. 9, 71: Anzi per ogni modo vuol provare Che cosa è questa, o malia o fattura.
Esempio: Dav. Tac. 1, 103: Che sarà di questa povera donna e pargoli figliuoli? la fattura non lavora tanto presto.
Esempio: Red. Esp. nat. 16: Il primo diceva di essere il fatato o il ghiacciato; il secondo d'essere il ciurmatore, che fatta avea la fattura.
Esempio: E Red. Esp. nat. 18: Render vane ed inutili queste magiche fatture.
Definiz: § XXII. Avanzarsi la fattura, è maniera che vale Risparmiare ciò che si deve spendere nel fare una data cosa, Risparmiar la spesa; anche figuratam. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 99: Quando gli occorre (ad Aristotele) parlar della gente, Parla d'ognun più presto ben che male: Poco dice d'altrui, di sè nïente: Cosa che non han fatto assai cicale, Che volendo avanzarsi la fattura, S'hanno unto da sua posta lo stivale.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 294: Un tratto la fanciulla Si aveva a maritare, e s'è avanzato Quella fattura.
Definiz: § XXIII. Essere a fattura, Stare a fattura, Lavorare a fattura, Tenere, e simili, a fattura, dicesi dei lavoranti i quali non hanno un salario fisso, ma che sono pagati in ragione del lavoro che fanno.