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Dizion. 3° Ed. .
DIFETTO
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pag.503
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DIFETTO.
Definiz: | Imperfezione, mancamento. Lat. vitium, menda. |
Esempio: | Petr. Son. 54. Colpa d'amor, non già difetto d'arte. |
Esempio: | Boc. Nov. 11. 3. Menando quivi zoppi, e attratti, e ciechi, e altri, di qualunque
altra infermità, o difetto impediti. |
Definiz: | §. Per Colpa, peccato, errore, misfatto. |
Esempio: | Boc. Nov. 4. 7. E far lor veder'il suo difetto. |
Esempio: | Dan. Purg. 6. Non s'ammendava, per pregar, difetto. |
Esempio: | G. V. 11. 39. 4. Essendo a sindacato, ec. e trovandosi in difetto, per
l'esecutore, ec. |
Esempio: | Boc. Nov. 99. 2. E se noi qui per dover correggere i difetti mondani, o pur per
riprendergli fossimo. |
Definiz: | §. Per Lo mancare, mancanza. Lat. defectus. |
Esempio: | Boc. Introd. n. 17. Per lo difetto degli opportuni servigi. |
Esempio: | Dan. Purg. 10. Poi siete quasi entomata in difetto, Siccome verme, a cui formazion
falla. |
Esempio: | E Dan. Purg. Cant. 23. Deh non contendere all'asciutta
scabbia, Che mi scolora, pregava, la pelle, Ne a difetto di carne, ch'io abbia. |
Esempio: | Tratt. Cos. Don. Come le vedove, e le caste femmine sono da sovvenire, quando
hanno difetto d'huomo. |
Definiz: | §. Per Bisogno, necessità. |
Esempio: | Boc. Nov. 8. 3. Sosteneva egli, per non ispendere, difetti grandissimi.
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