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1) Dizion. 5° Ed. .
ACCOMPAGNARE.
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ACCOMPAGNARE.
Definiz: Att. Andar con uno, Seguire alcuno, per lo più a fine d'onorarlo o di scortarlo, Tener compagnia ad alcuno, andando e anche stando con esso. −
Esempio: Dant. Purg. 6: Vieni a veder la tua Roma che piagne, Vedova, sola, e dì e notte chiama: Cesare mio, perchè non m'accompagne?
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 138: Perchè non m'accompagne: cioè perchè non stai tu meco?
Esempio: Bocc. Decam. 8, 185: Benignamente l'avea ricevuto, e familiarmente accompagnato.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 173: Per la strada, gli amici e parenti non che d'accompagnarlo, ma di salutarlo temevano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 54: Assai da me fia accompagnata; Io mastro, io balia, io le sarò sergente.
Esempio: Salvin. Pros. sacr. 62: Ma se in niuna azione spicca e riluce questa bella e santa virtù, egli si è in quello ufficio proprio nostro e de' Fiorentini, del confortare i poveri condannati e dell'accompagnarli all'ultimo temporale supplizio, per iscamparli dall'eterno.
Esempio: Parin. Poes. 68: Porgi, almo Signor, la mano Alla tua Dama, e lei dolce cadente Sopra di te col tuo valor sostieni, E al pranzo l'accompagna.
Definiz: § I. E figuratam. −
Esempio: Dant. Vit. nov. 71: Ma se tu [Ballata] vogli andar sicuramente, Ritruova l'Amor pria; Che forse non è buon sanza lui gire: Perocchè quella, che ti debbe udire, Se, com'io credo, è inver di me adirata, E tu di lui non fussi accompagnata, Leggeramente ti faria disnore.
Esempio: Poliz. Rim. 1, 27: Cotal milizia i tuoi figli accompagna Venere bella.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. 12: Quei pianti, quei singulti e quei sospiri, Ch'a voi 'l mio cuor dolente accompagnaro, Madonna, duramente dimostraro La mia propinqua morte e i miei martirj.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 71: Nelle prosperità [l'amicizia] ci accompagna, nelle infelicità non ci abbandona.
Definiz: § II. E pur figuratam. detto di checchessia, per Esser congiunto, Andare unito, Operare nel tempo medesimo. −
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 37: Con tai parole e simili altre assai, Che lacrime accompagnano e sospiri, Pregar non cessa.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 412: Si cominciarono prestamente a scoprire le molestie, e le difficultà, che accompagnavano gli aiuti de' Franzesi.
Esempio: Red. Cons. 1, 210: Tutti questi medicamenti saranno più giovevoli, se saranno accompagnati da un'ottima regola di vivere.
Esempio: Bart. D. Giapp. 5, 110: Quel che sempre accompagna le lunghe e sfortunate navigazioni, finirsi l'acqua e il vitto.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 3: La natura ogni opera biasimevole fa che sia accompagnata dal timore e dal rossore di chi la commette.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 7, 378: Il castello fulminava continuamente, i cannoni dell'estreme trincee l'accompagnavano.
Definiz: § III. E per Fare onore ai defunti, seguitandone il feretro alla chiesa o alla sepoltura. −
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 59: Non fu nessuno artefice che dolendosi non piagnesse, ed insieme alla sepoltura non l'accompagnasse.
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 169: Sotterrano il morto fuori della città, accompagnandolo tutti li parenti con gran pompa.
Esempio: Bart. D. Vit. Caraff. 1, 47: Accompagnandoli in processione tutti insieme alla fossa.
Definiz: § IV. Accompagnare dicesi dei ministri del Governo, e specialmente degli stradieri, quando seguitano persona o cosa sino a un certo luogo a fine di assicurarsene. −
Esempio: Stef. March. Istor. 6, 96: Venisse la cassa accompagnata dalla famiglia de' Priori nel Palagio.
Esempio: Stratt. Port. 122: Sieno ancora obbligati detti stradieri accompagnare personalmente da porta a porta li bestiami, ed altro che farà di bisogno fare l'accompagnature.
Esempio: Fag. Comm. 99: Sono stati arrestati; e sarann'ora stati accompagnati agli Otto, ed esaminati.
Definiz: § V. Accompagnare uno a fare, o in fare alcuna cosa, vale Fare tal cosa insieme con esso. −
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 103: Ed in questa pena cercò consolazione, almeno che gli Apostoli l'accompagnassero a vegghiare, e nol ferono.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 140: Or mangia, pregotene; ed io per tuo amore t'accompagnerò.
Esempio: Orig. Omel. volg. 289: E niuno par che sia che a piangere m'accompagni.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 185: Fatto ragionamento con due contadini, che spesso lo accompagnavano a fare delle sue mercatanzie, si puosono ec.
Definiz: § VI. Accompagnare uno con l'occhio, lo stesso che Seguitare uno col guardo, Osservarlo per non perderlo di vista; e si appropria anco agli animali. −
Esempio: Magal. Lett. scient. 173: Piantato in quattro a mezzo al prato [il cane], accompagnandomi coll'occhio sinchè non ne sono uscito, rimanga quivi.
Esempio: Parin. Poes. 64: Col guardo accompagnò di loggia in loggia Il seguace di Marte.
Definiz: § VII. Accompagnare, dicesi anche del Muover che altri fa la mano, il braccio o simili, per sospingere alcuna cosa, o per regolarne il moto. −
Esempio: Torric. Lez. 27: Non mi maraviglio che quel proietto, fin ch'egli viene accompagnato dal braccio del proiciente, si muova come sospinto; ma dopo ch'egli è libero ec.
Definiz: § VIII. Accompagnare ad alcuno con una lettera, vale Inviare, Raccomandare ad alcuno per mezzo di lettera; detto sì delle cose, come delle persone. −
Esempio: Dat. Lett. 7: Voleva accompagnarlo con mie lettere a V. S. Illustrissima.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 253: Finalmente, in accomiatandolo, l'accompagnarono di lor calde raccomandazioni agli amici che aveano in Corte: e queste sole lor lettere, d'infra tante altre, gli riusciron giovevoli al bisogno.
Definiz: § IX. Accompagnare uno con soccorsi, con doni, con onori e simili, vale Soccorrerlo, Donarlo, Fargli onore nel dargli commiato; e si usa anche in mala parte, come Accompagnare uno con ingiurie, per Ingiuriarlo ec. −
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 440: Nel licenziarli sempre gli accompagnava con qualche carità del suo proprio.
Definiz: § X. Riferito alle parole, agli atti, alle operazioni, denota che una di queste cose vien fatta congiuntamente all'altra, il più delle volte per ottenere maggiore efficacia. −
Esempio: Machiav. Stor. 2, 102: Gli mandarono ambasciatori per vedere con che viso e con quali parole questa sua scelleratezza accompagnasse.
Esempio: E Machiav. Comm. 336: Quelle commedie, che sono piene di queste tre qualità di parole, sono piene di risa; quelle che ne mancano, non trovano chi con il ridere le accompagni.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 108: Le sue dolenti affettuose note Con mesti e graziosi atti accompagna.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 65: L'una disse così, l'altra concorde L'invito accompagnò d'atti e di sguardi.
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 187: Le persone compariscono in scena.... senza punto parlare, e solo accompagnano cogli atti delle mani e della persona, le parole che dicono quelli di dentro al teatro.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 99: Accompagnavano [i sonatori] ogni nota con visacci e bocche così contraffatte, che vi si vedea con quanto sforzo usciva loro l'armonia delle dita.
Definiz: § XI. Term. della Musica, vale Sonare alcuno strumento al concerto del canto altrui, o del suono d'altro strumento; e anche Cantare al concerto dell'altrui canto. Usato anche in forma di Neutr. pass. accompagnarsi
Esempio: Firenz. Pros. 2, 168: Un certo giovane, il quale sonando una sua viola accompagnava alcun di loro che cantava in barca.
Esempio: Baldin. Decenn. 4, 99: A suono infernale di tromboni e contrabbassi, senz'altro più, accompagnava [Flegias] lo spaventoso canto di quegli abitatori d'inferno.
Esempio: Not. Malm. 485: Chi cantava senza strumento che l'accompagnasse, si diceva, costui canere assa voce.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 407: Il quale [musico] ottimamente può a un punto medesimo, e leggere, e cantare, e accompagnarsi col suono.
Esempio: E Salvin. Disc. 3, 128: Un cantore che al cimbalo s'accompagni, nel medesimo tempo fa più operazioni.
Esempio: Martin. G. B. Contrapp. Pref. 2, V: Rare rarissime sono quell'arie, nelle quali non ritrovisi introdotta qualche vicendevole proposta e risposta, singolarmente fra gli strumenti che accompagnano il cantante.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 123: Suonavano [le donzelle] cetere, liuti, flauti, vivuole, accompagnando col suono il canto della padrona.
Definiz: § XII. Accompagnare, parlandosi d'ornamenti, di colori e simili, vale Fare accordo, Stare in armonia, Dar finimento. −
Esempio: Mellin. Descr. Entr. 95: Ne' tre archi delle tre tribune erano l'armi de' tre pontefici di casa i Medici, con certi festoni che l'accompagnavano.
Esempio: E Mellin. Descr. Entr. 117: La piazza.... era tutta all'intorno adornata d'un parato che accompagnava la detta parte del Palagio, fatto con pilastri di legname finti, con diversi colori di varie pietre mischiate.
Definiz: § XIII. Accompagnare uno, vale Farsi suo compagno, Seguitarlo in un'impresa; onde i modi figurati Accompagnare le armi, Accompagnare le insegne d'alcuno, per Andare con esse ad un'impresa di guerra. −
Esempio: Petr. Rim. 2, 244: Chiunque alberga tra Garonna e 'l monte, E 'ntra 'l Rodano e 'l Reno e l'onde salse, Le 'nsegne cristianissime accompagna.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 51: Tantin regge la schiera, e sol fu questi, Che greco accompagnò l'armi latine.
Definiz: § XIV. Accompagnar uno ad altro, o d'altro, o con altro, vale Darglielo per compagno, Farglielo compagno. −
Esempio: Stor. Pistol. 67: Come lo re Uberto sentì la venuta dello Imperatore, subito mandò M. Gianni duca di Calaura suo fratello a Roma, ed accompagnollo di molti baroni e cavalieri.
Esempio: Vill. M. 2, 193: Giunto [l'Imperatore] a Udine,.... s'accompagnò il patriarca suo fratello con poca gente senz'arme.
Definiz: § XV. E figuratam. −
Esempio: Dant. Vit. nov. 62: Mi venne una volontà di voler ricordare il nome di quella gentilissima, ed accompagnarlo di molti nomi di donne.
Definiz: § XVI. Accompagnare, per Mettere insieme, Combinare, Accoppiare, tanto al proprio quanto al figurato. −
Esempio: Zibald. Andr. 30: Chi accompagna la pentola col paiolo, quando s'incapperanno insieme, si romperà la pentola.
Esempio: Poliz. Rim. 2, 14: Poco tempo può durare Questa tua felicità; Però vuolsi accompagnare La bellezza e la pietà.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 108: Egli è rade volte che la fortuna un bene o un male con un altro bene o con un altro male non accompagni.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 75: Con essi tre [colori] accompagnerò altri tre, e poi sei; e poi seguiterò tal mistione in tutte le proporzioni.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 48: Al titolo di serva Vuo' portamento accompagnar servile.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 78: Dante, Giovan Villani, il Boccaccio accompagnano questa particella infino con l'accusativo.
Esempio: Dav. Tac. 2, 246: Agricola, che sapeva accomodarsi, e accompagnar l'utile con l'onesto, temperò suo ardore.
Definiz: § XVII. E per Porre alla pari, Agguagliare. −
Esempio: Chiabr. Firenz. 82: Poi che 'n corso valor non vi disgiunse, Ch'oggi nei premj io v'accompagni è degno.
Definiz: § XVIII. Accompagnare per Maritare, Sposare. −
Esempio: Alam. L. Gir. 7, 94: La damigella intendo che sia nostra, Ed al suo primo amante l'accompagno.
Definiz: § XIX. E per Congiungere carnalmente. −
Esempio: Machiav. Comm. 121: Oh sante Ore notturne e quete, Che i disiosi amanti accompagnate.
Esempio: Ar. Comm. 2, 361: In presenzia di due testimonii, Operai che in segreto sposò Cintio La fanciulla, e in segreto accompagnaronsi, Ed in segreto ancor fin qui godutisi Sono.
Definiz: § XX. E detto degli Animali. −
Esempio: Cant. Carn. 2, 579: Donne, chi ha la gallina, eccogli il gallo, E vorrem colla vostra accompagnallo.
Definiz: § XXI. E pur detto degli animali, per Appaiare. −
Esempio: Cresc. Agric. volg. 451: S'accompagnino insieme buoi d'ugual potenza.
Definiz: § XXII. E per Fare accompagnatura, detto di cose che si assomigliano nella forma e nella misura, e si corrispondono per la posizione; contrario di Scompagnare. −
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 420: Dipinse un bellissimo quadro di battaglia, per accompagnarne una simile.
Esempio: Magal. Lett. 191: In quel primo impeto fermai di chiederlo [il quadro] al marchese Incontri per accompagnare una copia assai ben fatta d'un putto di Guido.
Definiz: § XXIII. Neutr. pass. Farsi compagno, Unirsi in compagnia. −
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 261: Se parrai loro persona con belli reggimenti, sì ti riceveranno, e farannoti onore, e accompagnerannosi teco, e da te non si partiranno giammai.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 153: Alli nimici tuoi non t'accompagnare, se puoi avere altri compagni.
Esempio: Leggend. Tob. 13: Andrai alla piazza e alle albergarie, se tu vi trovassi per avventura qualche viandante che andasse in quello paese, e fosse persona fidata con cui tu ti potessi accompagnare.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 152: Il famigliare stato attento come messer Ruggieri uscì della terra, così assai acconciamente con lui si fu accompagnato.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 85: Viene al loco prescritto, e s'accompagna.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 2, 48: Se ne era uscito il presidio, accompagnandosi con esso lui i terrazzani, uomini e donne.
Definiz: § XXIV. E per Accozzarsi, Combinarsi, Accoppiarsi, sì al proprio come al figurato. −
Esempio: Dant. Parad. 9: E dove Sile e Cagnan s'accompagna, Tal signoreggia ec.
Esempio: Cavalier. Specch. ust. 94: Io non credo.... nè meno questo, mentre alla materia non s'accompagni la figura.
Esempio: Bart. D. Giapp$. 5, 81: Solo Iddio, che ne tenea conto, sa i gran patimenti che alle ugualmente grandi fatiche gli si accompagnarono.
Esempio: Varan. Vis. poet. 133: Ma un rio pensier, che par che s'accompagni A spettacol sì grato, ognor con triste Moto mi ripetea: guardalo, e piagni.
Definiz: § XXV. Accompagnarsi, per Dimesticarsi, Affratellarsi. −
Esempio: Esop. Fav. S. M. 18: L'autore ci ammaestra in questa presente favola, che il piccolino e di poca potenzia non s'accompagni co' maggiori e più potenti di sè; perocchè il maggiore non sa essere fedele al compagno minore.
Esempio: Zibald. Andr. 30: Quel medesimo savio [disse]: della compagnia degli superbi ricchi non t'accompagnare.
Definiz: § XXVI. E per Unirsi in matrimonio. −
Esempio: Morell. Cron. 226: Per questo e per molt'altre ragioni, venne ad accompagnarsi bene e onorevolmente, e con buona dota.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 83: Restata Annalena priva del figliuolo e del marito, non volle più con altro uomo accompagnarsi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 44, 70: Il primo che mi vinca mi guadagni: Chi vinto sia, con altra s'accompagni.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 108 t.: Persuaso [Gromo] nientedimanco da' suoi baroni ad accompagnarsi, per lasciar seme dopo di sè, sposò Tira figliuola di Edelredo re d'Inghilterra.
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 62: Eccovi detti tutti i fatti miei: Ritorno a dir ch'io mi vuo' accompagnare, Per uscir forse di cotanti omei.
Definiz: § XXVII. Per Riscontrarsi, Assomigliarsi, Esser simile, detto di checchessia. −
Esempio: Ross. B. Appar. Med. 8: Rincontro alla naturale scaletta.... n'era una finta, che sì acconciamente s'accompagnava con essa, che altro che la semplice vista vi bisognava a chiarirsi di quello 'nganno.
Definiz: § XXVIII. Dio t'accompagni, Dio v'accompagni e simili; modo di salutare chi parte. −
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 262: Dio t'accompagni cogli angioli sui.
Definiz: § XXIX. Accompagnare gli occhi a' piedi. Modo dell'uso familiare, che vale, Por mente ove si pone il piede; e in proverbio, Considerare, Ponderar bene le cose.