Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
SFARE
Apri Voce completa

pag.1511


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
» SFARE
SFARE.
Definiz: Disfare. Latin. consumere, corrumpere, destruere.
Esempio: Petr. Son. 132. Vegghio, penso, ardo, piango, e chi mi sface, Sempre m'è innanzi.
Esempio: E Petr. Canz. 18. 3. Dunque ch'io non mi sfaccia, ec. Non è proprio valor, che me ne scampi.
Esempio: Boc. Canz. 5. 3. Già mi consumo amando, e nel martire Mi sfaccio a poco a poco.
Esempio: Dan. Rim. Non pianger più, tu se già tutto sfatto,
Esempio: Amm. Ant. 38. 5. 9. Ma l'alte cose spesse volte sono dalle tempestadi percosse, o da ventura sfatte.
Esempio: Caval. Med. Cuor. Porta tanto impazientemente, quando la sua scrittura, o dipintura gli sia non solamente sfatta, ma biasimata.
Esempio: Franc. Barb. 147. Così guerra istrugge, e isface, Come cresce, e rifà pace.