Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: Disfare. Lat. consumere, corrumpere, destruere. Gr. λυμαίνεσθαι.
Esempio: Petr. son. 132. Veggio, penso, ardo, piango, e chi mi sface Sempre m'è innanzi.
Esempio: E Petr. canz. 18. 3. Dunque, ch'i' non mi sfaccia Sì frale oggetto a sì possente foco, Non è proprio valor, che me ne scampi.
Esempio: Bocc. canz. 5. 3. Già mi consumo amando, e nel martire Mi sfaccio a poco a poco.
Esempio: Dant. rim. 20. Non pianger più, tu se' già tutto sfatto.
Esempio: Amm. ant. 38. 5. 9. L'alte case spesse volte sono dalle tempestadi percosse, o da ventura sfatte.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Porta tanto impazientemente, quando la sua scrittura, o dipintura gli sia non solamente sfatta, ma biasimata.
Esempio: Franc. Barb. 147. 10. Così guerra istrugge, e isface, Come cresce, e rifà pace.
Esempio: But. Purg. 17. 1. Si fece tale, quale la bolla, che si sfa.