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1) Dizion. 5° Ed. .
MIRARE
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MIRARE.
Definiz: Att. Guardare, Osservare, fissamente, intensamente; anche assolutam.
Dal lat. arcaico mirare, aureo mirari. –
Esempio: Dant. Purg. 10: Gli occhi miei ch'a mirar erano intenti Per veder novitadi, onde son vaghi, Volgendosi ver lui, non furon lenti.
Esempio: Tav. Rit. 1, 144: L'astio appruova la parola per lo dottore, e fanne proverbio che dice: Chi è incolpato, pensa d'essere mirato.
Esempio: Cavalc. Specch. Pecc. 5: Pecca l'uomo mortalemente, quando, come dice Cristo, mira l'uomo la femmina, o la femmina l'uomo, con disordinato desiderio.
Esempio: Petr. Rim. 1, 293: Mira quel colle, o stanco mio cor vago.
Esempio: Bocc. Fiamm. 112: A queste così fatte feste e piacevoli giuochi, come io soleva, ancora, misera, son chiamata. Il che senza grandissima noia di me non avviene: perciocchè queste cose mirando, mi torna a mente ec.
Esempio: Bemb. Asol. 36 t.: E quello (il drappo) avuto, e d'una in altra mano recato, verso la porta del giardin caminando, tutte più volte il mirarono volentieri.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 93: Poi che la tempra e la ricchezza e 'l fregio Sottilmente da lui mirati foro, Disse ec.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 101: Mirando la positura, la forma e la composizione, se la impresse nella immaginativa con tale tenacità, che ec.
Esempio: Leopard. Poes. 78: Tutta vestita a festa La gioventù del loco Lascia le case, e per le vie si spande; E mira ed è mirata, e in cor s'allegra.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 20: Il ferro onde cadea Faliero Io con tacita gioia appeso miro Fra l'armi del Senato.
Esempio: E Niccol. Poes. 2, 24: Mirai tremando il volto D'un bel rossore asperso.
Definiz: § I. Vale altresì semplicemente Guardare, Osservare; anche assolutam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 28: Questa che col mirar gli animi fura, M'aperse il petto.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 30: Poi che madonna, da pietà commossa, Degnò mirarmi, e riconobbe e vide Gir di pari la pena col peccato.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 122: Nè miratol, nè posto gli avea cura, Quando in piazza a giostrar seco si mise.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 496: Nè qui pernottando, per essere risoluto di entrare in Zutfen avanti il nascer del sole, a fine di animare con la presenza i cittadini e i soldati, e di mirar quindi i lavori dell'avversario, spedì ec.
Esempio: Alf. Trag. 4, 93: Se a me commessa era tua morte, mira Se tu vivresti.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 24: Mira qual bruna navicella appressa La prora a questa riva.
Definiz: § II. E figuratam., per Essere volto, o rivolto, verso una data parte o punto; che comunemente dicesi Guardare. –
Esempio: Soder. Op. 1, 26: Il corno della luna che mira Tramontana, acuto e rigido, minaccia vento boreale; come quello che risguarda Ostro, australe.
Definiz: § III. E per Vedere, Scorgere. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 81: Nè Pietà, nè Quiete, nè Umiltade, Nè quivi Amor, nè quivi Pace mira.
Esempio: Allor. A. Son. 67: Ed io che di dì in dì crescer la miro D'onor celesti ognor di meglio in meglio, Tanto l'onoro più, tanto l'ammiro.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 7: Gli occhi in giù volse, e in un sol punto, e in una Vista mirò ciò ch'in sè il mondo aduna.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 73: Destati al fine, emenda, Il grave error. Più non soffrir che alcuno Ti miri in queste spoglie.
Esempio: Leopard. Poes. 96: Viva mirarti omai Nulla speme m'avanza.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 4: Quando miro persona che m'osserva.
Definiz: § IV. Figuratam. per Osservare con la mente, Considerare. –
Esempio: Dant. Inf. 9: Mirate la dottrina che s'asconde Sotto il velame degli versi strani.
Esempio: E Dant. Conv. 265: La qual cosa era pessima confusione nel mondo, siccome veder può chi mira sottilmente quello che di ciò può seguitare.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 41: Ciascheduno dee mirare lo 'ngegno suo: chi è acconcio a leggere, e chi a contare.
Esempio: Bocc. Rim. 114: Senza mirare il danno Del mio futuro affanno.
Esempio: Ar. Rim. 1, 287: Tu quel che acquisti mira, Dalla tua via non declinando i passi, E quel che a perder hai se tu la lassi.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 81: Quando io considero meco medesimo.... quale e quanta ne' tempi addietro sia stata la felicità e la grandezza della Casa nostra, e poi mi rivolgo a mirare la miseria, l'infelicità e la bassezza, nella quale al presente la veggio caduta, non posso fare che ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 31: San Tomaso per tal ragione provò, aver Cristo potuto con le sue opere, non solamente impetrare a noi la salute, ma meritarcela; perchè mentre quell'opere si miravano e come opere sue e come opere nostre, veniva ad essere moralmente un medesimo il meritante.
Definiz: § V. Vale altresì Osservare, Considerare, così maraviglia, ammirazione, e simili; Ammirare. –
Esempio: Dant. Rim. 191: Ogni intelletto di lassù la mira.
Esempio: Rim. Ant. P. Alb. F. 3, 384: Anzi m'imaginava Che dove io son biasmato, Dovessi esser mirato Per mia grandezza da tutte persone.
Esempio: Petr. Rim. 1, 39: Poi ch'a mirar sua bellezza infinita L'anime degne intorno a lei fien sparte.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 166: Mentre tener fiso Posso al primo pensier la mente vaga, E mirar lei, ed obliar me stesso, Sento, ec.
Definiz: § VI. Usasi anche per Prender di mira, riferito a cosa da colpire con arme.
Definiz: § VII. Neutr. Dirigere, Volgere, l'occhio attentamente verso checchessia, o a un dato punto; e in tale significato si unisce più spesso a un avverbio di luogo, o con un termine retto dalle particelle A, In, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 24: E qual è quei che cade e non sa como, Per forza di demon ch'a terra il tira, O d'altra oppilazion che lega l'uomo, Quando si leva che intorno si mira Tutto smarrito, ec.
Esempio: Cavalc. Pungil. 51: Or come miri a quelli che ti disprezzano, e taci e permetti che l'empio conculchi quello che è più giusto di lui?
Esempio: Car. Long. 87: Mirate a quella sua chioma, se non par di un giacinto.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 58: Ma il fanciullo Rinaldo e sovra questi, E sovra quanti in mostra eran condurti, Dolcemente feroce alzar vedresti La regal fronte, e in lui mirar sol tutti.
Esempio: Leopard. Paralip. 6, 37: E sporse il capo, e con la vista intesa Mirando inverso l'uscio, innanzi a quello Vide il topo.
Definiz: § VIII. E figuratam. –
Esempio: Bemb. Stor. 1, 72: Già il successo del Re Carlo, e la natura de' Francesi, a mirarsi d'intorno e a temer di molte cose costringea.
Definiz: § IX. E per semplicemente Guardare, Volger lo sguardo, a checchessia. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 169: Sceglier a un mirar solo i consueti Luochi, dove le fere ad uscir vanno.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 64: E 'l capitano, Poi ch'intorno ha mirato, a i suoi discende.
Definiz: § X. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 7: Però ch'a questo segno Molto si mira e poco si discerne, Dirò perchè tal modo fu più degno.
Esempio: Bemb. Pros. 101: Quando a fare essi alcuna nuova opera intendono, mirano in quegli essempj, e di rassomigliarli col loro artificio procacciando, tanto più sè dovere essere della loro fatica lodati si credono.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 107: Pastorelli, ancor voi, se desiate Serbar la libertà che il ciel vi diede, Bendatevi le luci e non mirate.
Definiz: § XI. E per Affissar l'occhio a fine di aggiustare il colpo al bersaglio, Drizzare la mira a un oggetto che si vuole colpire; anche in locuz. figur. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 2: Mena de l'azza dispettoso e fiero, Quando alle braccia e quando al capo mira (qui per similit.).
Esempio: Salvin. Iliad. 122: Tosto mirò a Tidide co' curvi archi, E mentre ei ne venia pronto all'assalto, Ferillo.
Esempio: Pindem. Poes. 258: Antica l'arte Onde vibri il tuo strai, ma non antico Sia l'oggetto in cui miri.
Definiz: § XII. Figuratam., per Considerare, Riflettere, Badar bene, a ciò che è significato dal compimento; anche assolutam. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Menrenti agli occhi suoi, ma nel giocondo Lume ch'è dentro, aguzzeran li tuoi Le tre di là, che miran più profondo.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 179: Non mirando nè a timore nè ad amore di Dio, nè a vergogna o pericolo di mondo.
Esempio: E Cavalc. Dial. S. Greg. 33: Or mira, Pietro, di quanta santitade fu uno uomo infermo sedare, ed orando restrignere lo fuoco e spegnerlo.
Esempio: Petr. Rim. 2, 270: Signor, mirate come 'l tempo vola.
Esempio: Ar. Rim. 1, 311: Se voi così miraste alla mia fede, Com'io miro a vostri occhi e a vostre chiome, Ecceder l'altre la vedreste, ec.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 18: A questa sua volontà mirando messer Torquato medesimo, come erede, e messer Girolamo Quirino, e messer Carlo Gualteruzzi, come esecutori, avrebbon desiderato che tutti i suoi libri a voi solo si dedicassero.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 53: Ma mirate un poco quanto sieno lontani dal compir si giusti disegni i più de i fedeli!
Esempio: E Segner. Crist. instr. 3, 464: Mirate se ciò non è un fingersi affatturate di quel maleficio amatorio che si dicea, per affatturare esse gli altri!
Definiz: § XIII. Pur figuratam., Tendere con l'animo, col desiderio, o con la volontà, a ciò che è espresso dal compimento; Avere per fine od obietto ciò che il compimento esprime. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 297 var.: I dieci compagni..., si mostravano al popolo, come quelli, che miravano di continuare la signoria loro.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 115: Onde mirate al cielo, ed al padre celestiale, dal quale siete creati.
Esempio: Petr. Rim. 2, 246: Che s'al ver mira questa antica madre, In nulla sua tenzone Fur mai cagion sì belle o sì leggiadre.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 6: L'altra è Disposizion, che le trovate Cose dispone ed ordina con certa Regola, onde più grazia e leggiadria Ne segua al fin, dove il poeta mira.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 139: A questo mirava la solenne protestazione da me fatta più volte, che ec.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 87: Un uomo, che secondo gli sciocchi dettami della sapienza umana ha mirato sempre, nel suo operare, a qualche cosa di più, che a puramente non esser disonorato.
Esempio: Forteguerr. Cap. 283: Del resto noi, cui moglie non martire, Siamo.... la cosa sciocca, Se dritto dritto a Cristo non si mira.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 2, 58: Credevasi generalmente, non mirasse all'independenza, ma che desiderasse un onorevole accordo coll'Inghilterra.
Esempio: Lambr. Elog. 10: Non mirò solamente a far note le ottime nostre pratiche agrarie, o a correggere le men buone, ma altresì a rettificare nel popolo gli errori ec.
Definiz: § XIV. E per Maravigliarsi, Provar maraviglia. –
Esempio: Dant. Purg. 12: Qual di pennel fu maestro e di stile Che ritraesse l'ombre e i tratti ch'ivi Mirar farieno un ingegno sottile?
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 286: Mirar; cioè meravilliarsi, farebbe; non ogni grosso depintore e disegnatore,... ma lo fine dipintore e disegnatore.
Definiz: § XV. Mira mira; usasi, così raddoppiato, a richiamare più efficacemente l'altrui attenzione su checchessia. –
Esempio: Dant. Parad. 25: Mi disse: Mira, mira; ecco il barone, Per cui laggiù si visita Galizia.