Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
MIRARE
Apri Voce completa

pag.532


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
» MIRARE
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
MIRARE.
Definiz: Fisamente guardare. Lat. fixis oculis aspicere.
Esempio: Dan. Par. 25. Mi disse: mira mira, ecco 'l Barone.
Esempio: E Dan. Par. cant. 7. molto si mira, e poco si discerne.
Esempio: Bocc. canz. 4. 3. Senza mirare al danno Del mio futuro affanno.
Esempio: Petr. Son. 205. Mira quel colle, stanco mio cuor vago.
Esempio: Tav. rit. Chi è incolpato pensa d'esser mirato.
Definiz: ¶ Per similit. si dice dello 'ntelletto, diligentemente considerare. Lat. contemplari, animadvertere.
Esempio: Dan. Inf. 9. Mirate la dottrina, che s'asconde.
Esempio: Petr. canz. 29. 7. Signor, mirate, come il tempo vola.
Esempio: E Petr. canz. 18. 15. Mirate quale Amor di me fa strazio.
Esempio: E Petr. canz. 5. 5. Che s'al ver mira questa antica madre.
Definiz: ¶ Per aver volto il pensiero all'ottener che che si sia, tolta la metaf. dal fisamente guardare, che fa colui, che tira al berzaglio. Lat. animum intendisse.
Esempio: Liv. dec. 3. Li dieci compagni si mostravano al popolo, come quelli, che miravano di continuare il lor magistrato, il che diremmo anche, Aver la mira.
Definiz: E MIRA sust. si dice a quel segno della balestra, o dell'archibuso, nel qual s'affissa l'occhio, per aggiustare il colpo al berzaglio, il quale AGGIUSTARE diciam mirare, o por la mira. Lat. collineare.
Esempio: Morg. Subito pose al berzaglio la mira.
Esempio: Varchi rim. past. Presa la mira, in vista, e nel cuor, torbo.