Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
UNGHIA
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UNGHIA.
Definiz: Ossicello vegetabile, che è nell'estremità delle dita degli animali. Lat. unguis.
Esempio: Boc. Nov. 62. 6. Tanto che la carne mi s'è spiccata dall'unghia.
Esempio: E Bocc. num. 11. Ch'io non ne posso spiccar coll'unghie.
Esempio: Petr. Son. 85. Rodesi dentro, e l'unghie, e i denti indura.
Esempio: Dan. Inf. 9. Con l'unghie si fendea ciascuna il petto.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 17. Quale è colui, ch'ha sì presso il riprezzo Della quartana, che ha già l'unghia smorte.
Esempio: Cr. 9. 50. 1. Resta a dire della infermità dell'unghia, e de' piedi.
Esempio: E Cr. num. 2. Intra 'l vivo, e 'l morto dell'unghia.
Esempio: Alam. Colt. Sian larghissimi i fianchi, e magro il piede, Sia brevissima l'unghia
Esempio: E Gir. 14. 212. Che una non gli uscirà dell'unghie viva.
Esempio: Dav. Colt. Al tralcio, che allungar vuoi, fa una tagliatura a unghia di cavallo, ec. [alla qual tagliatura diciamo aunghiatura.
Esempio: Lo stesso. Dav. Colt. L'aughiature sieno l'una all'altra contrarie, o capovolte.
Definiz: E il fare aunghiatura: si dice Aunghiare.]
Definiz: §. Unghia: l'Estremità delle foglie delle rose, o viole, per similit. dell'unghia umana.
Esempio: Ricett. Fior. In oltre da alcuni fiori, si leva qualche parte della foglia, come delle rose quella parte, la quale sta appiccata alla sua boccia, che si chiama unghia. Quando si trova nelle ricette rose, trattone l'unghia, s'intende, che sia levata via tal parte.