Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
BRUSCO
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BRUSCO.
Definiz: Add. Di sapore che tira a un aspro non dispiacevole al gusto; e dicesi specialmente del vino.
Dal lat. bruscum, che originariamente sembra avesse senso generico di aspro, duro. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 200: Il vin brusco, il quale acerbo è detto, è più duro,.... e più tardi si digestisce.
Esempio: Pallad. Agric. 171: Le granella delle melegrane contrite.... con vino austero e brusco.
Esempio: Morell. Cron. 271: Avrai una botte di vermiglio brusco oloroso (odoroso) e buono.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 15 t.: Io ho visto due vigne d'un medesimo vitigno toccarsi l'una l'altra nel fondo d'un fossato; e l'una fa vin brusco che pare acquerello, l'altra fa trebiano suave.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 143: Procacciata [la febbre] da l'aver.... bevuto troppo vin brusco.
Esempio: Tass. Lett. 1, 34: Quest'anno è corsa in Francia una stagione così maligna, che non vi è vino alcuno che non sia brusco o verde, come essi sono usati di dire.
Definiz: § I. E figuratam. Aspro, Rigido, Severo, Torbido; detto dell'aspetto, delle parole, dei modi ec. –
Esempio: Dant. Parad. 17: Coscienza fusca O della propria o dell'altrui vergogna Pur sentirà la tua parola brusca.
Esempio: Plut. Vit. 56: Uno che avea nome Leonida, uomo brusco.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 69: La cera verde sua brusca ed acerba Pare un viso di sotto.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 148: Se sospirò quando il ti diè, e fece il viso brusco, credette di perderlo, non di donarlo.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 50: Se io fossi la Fortuna, e voi m'aveste letto questo Sonetto con un po' di cera brusca, me la sarei fatta sotto.
Definiz: § II. E pur figuratam. detto dello stile. –
Esempio: Dav. Lett. LXXI: Volgarizzare tutto Tacito non pare che occorra, avendol fatto Giorgio Dati con ampio stile e facile, credo per allargare e addolcire il testo sì stringato e brusco.
Definiz: § III. Aggiunto di tempo, vale Turbato, Rannuvolato. –
Esempio: Vill. M. 4, 238: Cominciando [la guerra] in sul brusco per spiacevole tempo e per infiebolire gli animi loro.
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 19: Sia pur brusco, sottintendi il cielo. Sia pur brusco, rabbruscato, turbato, il cielo. Si dice comunemente il cielo si rabbrusca, quando comincia a ricuoprirsi di nuvoli o l'aria addivien più fredda.
Definiz: § IV. E in forza di Sost., Sapore brusco. –
Esempio: Savonar. Pred. 14: Ognuno ha diversi gusti; chi vuole del dolce, e chi vuole del brusco.
Definiz: § V. E pure in forza di Sost. per il Tempo turbato e nuvoloso. –
Esempio: Baldov. Lament. 14: Sia pur brusco o seren, sia notte o giorno, Vuo' sempre esserti presso, e starti attorno.
Definiz: § VI. E in forza di Avverb. Lo stesso che Bruscamente. –
Esempio: Gell. Sport. 1, 3: Uh! voi mi rispondete stamane così brusco: che vuol e' dire?
Definiz: § VII. Colle brusche, posto avverbialm., vale Con modi o parole brusche.
Definiz: § VIII. Usare le brusche, vale Usare severità, modi rigidi e aspri. –
Esempio: Segner. Op. 4, 530: Però quando convenga ancora quietar lo strepito che sollevino alcuni di quei bambini meno applicati, non siate voi quegli a cui tocchi il riprenderli, per non avere ad usare giammai le brusche.
Definiz: § IX. Tra il lusco e il brusco, dicesi dell'aspetto, dell'atteggiamento, del diportarsi di un uomo che non ti si mostra chiaro, che ti fa un viso tra il cupo e l'arcigno, come se tu non sapessi se egli sia guercio o storca gli occhi per malumore o per collera.