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Dizion. 5° Ed. .
CURARE.
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pag.1091
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CURARE. Definiz: | Att. Avere checchessia come obietto o termine delle nostre cure, Averlo a cuore, Premerci esso grandemente. |
Dal lat. curare. – Esempio: | Petr. Rim. 1, 280: Send'io tornato a solver il digiuno Di veder lei che sola al mondo curo. |
Esempio: | Bocc. Decam. 5, 39: Se la tua, non vo' dir libertà (la qual credo che poco senza la tua donna curi), ma la tua donna t'è cara di riavere, nelle tue mani.... l'hanno posta gl'Iddii. |
Esempio: | Tass. Gerus. 5, 10: Te dunque in duce bramo.... Nè già cred'io che quell'onor tu curi Che da' fatti verrà notturni e scuri. | Esempio: | Pindem. Poes. 6: Ma tutto de' tuoi giorni era il gran fato Seguir la tua giovine Maga, e meno Curar la vita, che lo starle a lato. | Esempio: | E Pindem. Poes. 165: Come potria nutrice Vegliare ognor sovra un bambin, cui poco Mostra curar chi lo produsse? | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 64: Disse lo zio: Non lo vo', non lo curo. La zia gli replicò: fu perdonato Ancora al Figliuol prodigo; e voi, duro. |
Definiz: | § I. E per Avere checchessia in pregio o in istima, Farne conto o caso, Dargli peso o importanza, e simili; per lo più in proposizione negativa. – | Esempio: | Dant. Conv. 272: Queste due opinioni (avvegnachè l'una.... del tutto sia da non curare) due gravissime ragioni pare che abbiano in aiuto. | Esempio: | E Cat. Cost. volg. 102: Se vuoi dirittamente vivere, non curare le parole de' rei uomini. | Esempio: | Poliz. Rim. C. 99: La bella ninfa è sorda al mio lamento, E 'l suon di nostra fistula non cura. |
Esempio: | Tass. Gerus. 12, 20: Poichè ritrosa Sì la tua mente nel suo mal s'indura, Che.... nè i preghi miei, nè il pianto cura; Ti spiegherò più oltre ec. | Esempio: | Dav. Tac. 2, 227: Portano [i ricchi Germani] anche pelli di fiere: i vicini al Reno poco le curano, i lontani le cercano. | Esempio: | Segner. Crist. instr. 1, 328: Quei che tra' peccatori si possono chiamar mostri, nè meno la curano: però, che accade parlarne? Altri la curano, è vero: ma come quei che sono più animali, che ragionevoli. |
Definiz: | § II. E riferito a cose fisiche, come il caldo o il freddo, a tormenti, dolori, fatiche o simili, vale Sentirli assai, Temerli, Farci essi impressione, Riuscirci gravi, molesti, incomportabili; e in proposizione negativa spesso equivale a Disprezzare. – | Esempio: | Dant. Inf. 14: Chi è quel grande che non par che curi L'incendio, e giace dispettoso e torto Sì che la pioggia non par che il maturi? | Esempio: | Fag. Rim. 2, 287: Di giugner di virtute all'alte mete Ebber le donne brama tal che eccede, Nè curaron fatiche anche indiscrete. |
Definiz: | § III. Per Aver cura di checchessia, Darsene pensiero, Attendervi con sollecitudine, e simili. – |
Esempio: | Baldin. Vit. Brunell. A. 193: Fatta la sagrestia, o mentre che la si tirava innanzi insieme con parte della croce, morì Giovanni de' Medici, e rimase Cosimo e Lorenzo suoi figliuoli; i quali, con quella medesima buona voglia.... la curavano, e sollecitavano i cittadini che avevano impreso a fare le cappelle. | Esempio: | Firenz. Pros. 1, 26: Curando solamente il fatto suo, subito ricercò il commessario che facesse metter le mani addosso al malfattore. | Esempio: | Giannott. Op. 2, 92: I Savj adunque di mare... curano le faccende che appartengono al mare. |
Esempio: | Tass. Gerus. 3, 11: Il Re va intorno (dove dovrà combattersi), e 'l tutto vede e cura. | Esempio: | E Tass. Gerus. 12, 5: Voglio io che questo Effetto segua; il ciel poi curi il resto. | Esempio: | Leopard. Poes. 98: La schiera industre Cui franger glebe o curar piante e greggi Vede l'alba tranquilla e vede il vespro, ec. |
Definiz: | § IV. E riferito in particolare al corpo o alla persona, vale Tener pulito o netto, e acconciato convenientemente, e anche Pulire e acconciare, per conservare la sanità, o per adornamento. – |
Esempio: | Giamb. Tratt. mor. 276: È vilissimamente vestita e istà tutta cotale avviluppata. Credo se avesse belli vestimenti, e curassesi la persona come le altre femmine fanno, nel mondo sì bella creatura non avrebbe. |
Esempio: | Cat. Cost. volg. 158: Quando sarai ricco, abbi a mente di curare il tuo corpo. | Esempio: | Firenz. Pros. 2, 89: Vattene in quel bagno:... e curato che tu avrai il corpo, egli non ti mancheranno vivande regali. |
Definiz: | § V. Pure per Lavare e assettare, riferito a cadaveri. – | Esempio: | S. Ag. C. D. 1, 52: Eziandio li corpi morti delli antichi giusti furono curati con divota pietade, e le esequie celebrate. | Esempio: | E S. Ag. C. D. 1, 54: Quando mancano le cose che adoperare si sogliono a curare ed a sotterrare li corpi delli morti ec. |
Definiz: | § VI. E riferito ad animali domestici, vale Custodire e governare; ma non è di uso comune. – | Esempio: | Bald. Vit. Feder. 3, 112: Investirlo (il nemico).... quando i soldati sono sullo smontare, sul disarmarsi, sull'andare a' loro quartieri, ed intenti a curare i loro cavalli, quando ogni cosa è confusa e piena di disordine e di stanchezza. |
Definiz: | § VII. E per Fare intorno a checchessia i lavori occorrenti a conservarlo o ridurlo in buona condizione, Acconciarlo o Racconciarlo convenientemente. – | Esempio: | Davil. Guerr. civ. 3, 432: Avea, con l'occasione che s'erano abbassate l'acque per curare le fosse della Fera, sorpresa improvvisamente di notte quella terra. |
Definiz: | § VIII. Curare, riferito a panni e a telerie tessute di fresco, usasi per Purgare dalla bozzima, ed altresì per Imbiancare: e in quest'ultimo senso riferiscesi pure a lino filato, accia, e simili. – |
Esempio: | Franc. Son. 77: Prima che l'altrui tele curi, adocchia Le bozzime e i lardelli e le tuo' note, Chè quel si tesse poi che s'inconocchia (qui in locuz. figur.). | Esempio: | Cant. Carn. 1, 95: Donne, vorremmo trovare Chi ci desse da curare. Chi avesse fazzoletti, Tele grosse ovver sottile, Per darci a curar s'assetti, Chè ne vien verso l'Aprile. | Esempio: | Legg. Band. C. 9, 98: Volendole (le telerie) tignere, curare, manganare o cardare. |
Definiz: | § IX. Figuratam., Purgare dai peccati, Purificare dalle colpe. – |
Esempio: | Dant. Parad. 17: Mentre ch'i' era a Virgilio congiunto Su per lo monte che l'anime cura,... Dette mi fur di mia vita futura Parole gravi. | Esempio: | Vit. S. Anton.: La santa fiamma del Purgatorio.... cura le sucide anime e piene d'ordura; e dato che loro hae un celestiale candidore, li Agnoli ec. | Esempio: | But. Comm. Dant. 3, 497: Cura, cioè purga dei suoi peccati, che hanno fatti nel mondo. |
Definiz: | § X. Curare riferiscesi a mali fisici, e vale Medicare; ma talora è preso per Sanare, Guarire; nel qual ultimo senso oggi, per estensione, dicesi più che altro dei rimedj stessi. – | Esempio: | Span. Tes. Pov. volg. 50: Prendi solfo ed eleboro bianco, ariento vivo, comino;... questo cura ogni male morto, fuori che le gangole. | Esempio: | Bocc. Decam. 3, 242: Per una nascenza che avuta avea nel petto, ed era male stata curata, gli era rimasa una fistola. | Esempio: | Leggend. quattr. M. 7: Cristo mandoe li suoi discepoli a predicare, diede loro potenza sopra li demoni, e a curare le infermitadi. | Esempio: | Bemb. Rim. 44: Mal si cura morbo interno antico. |
Esempio: | Segner. Mann. marz. 11, 2: Quello [sregolamento] dell'appetito si può curare con opportuni confortativi, che ti vengano a diminuir la fragilità. |
Definiz: | § XI. E in locuz. figur. – |
Esempio: | Cecch. Comm. ined. 443: Eimè! quest'è una fistola Incancherita, Cenni; ed ha bisogno, A volerla curar, del fuoco; il medico Pietoso qui non è punto a proposito. |
Definiz: | § XII. E figuratam. – |
Esempio: | Dant. Purg. 6: Vien, crudel, vieni, e vedi la pressura De' tuoi gentili, e cura lor magagne. |
Esempio: | Segner. Crist. instr. 1, 337: Nè solamente è difficile l'ira a conoscersi qual'ell'è, se sana o se sregolata, per questo colore ingannevole di onesta sotto cui si cuopre, ma è difficile anche a curarsi. | Esempio: | E Segner. Mann. marz. 11, 2: Quello [sregolamento] dell'intelletto si può curare con provvidi documenti, che ti vengano a togliere la ignoranza. Ma quello della volontà con che può curarsi? |
Definiz: | § XIII. E riferito a persona malata o ferita, vale pure Medicare, Apprestare i rimedj dell'arte medica, e talora altresì Sanare o Risanare, Guarire. – | Esempio: | Cavalc. Dial. S. Greg. 131: Il santissimo Agapito li dimandò se avessero fede ch'egli lo potesse curare. E quelli rispondendo che aveano ferma fede ch'egli lo potesse sanare per virtù di Dio ec. | Esempio: | E Cavalc. Med. Cuor. 158: Onde gli faceano le questioni e domande ad inganno; così osservavan le sue opere, cioè se curasse in sabato. |
Esempio: | Bocc. Decam. 4, 209: Avvisando che l'infermo senza essere adoppiato non sosterrebbe la pena,... fe'.... stillare una acqua, la quale l'avesse, bevendola, tanto a far dormire, quanto esso avvisava di doverlo poter penare a curare. | Esempio: | Tass. Gerus. 6, 68: Ella l'amato medicar desia; E curar il nemico a lei conviene. | Esempio: | Razz. Gost. 2, 2: Fattolo condurre in un bonissimo alloggiamento, lo fece a tutte sue spese curare in modo, che non molto dopo.... fu salvo. | Esempio: | Murat. Gov. Pest. 143: Vegniamo ora a trattar de i medicamenti e rimedj per curare chi è già infetto, cioè preso dal morbo pestilenziale. |
Definiz: | § XIV. E figuratam. – |
Esempio: | Collaz. SS. PP. 13: Noi abbiamo curato Bambillonia (Babilonia), e non è sanata. |
Definiz: | § XV. E per similit., riferito a cose, come piante, vasi vinarj, e simili. – |
Esempio: | Cresc. Agric. volg. 193: Il vaso infetto di muffa in questo modo si cura: pongasi calcina viva ec. | Esempio: | E Cresc. Agric. volg. appr.: Altri dicono che si cura con sale nel vaso posto, e per tre mesi quivi si lasci. | Esempio: | Tass. Mond. cr. 124: Ma chi riguarda come 'l buon cultore I vizj curi dell'inferme piante ec. |
Esempio: | Soder. Coltiv. 39: Quelle [viti] poi, che per troppe foglie non conducono il frutto, si curano coll'aver considerato al maggio le lor messe, e lasciar loro pochi tralci, levando tutti gli altri. |
Definiz: | § XVI. E figuratam. – | Esempio: | Machiav. Stor. 2, 15: In quelle (nelle città) molte volte insorge tanti inconvenienti, che un pio e buono cittadino, ancora che il ferro vi fusse necessario, peccherebbe molto più a lasciarle incurate, che a curarle. | Esempio: | Bott. Stor. Ital. cont. 3, 10: Cose, le quali.... parranno al santo sinodo atte ed idonee.... a correggere i mali usi dei costumi, a curar la Chiesa, ed a riconciliar la pace de' cristiani. |
Definiz: | § XVII. Curarsi alcuno una data parte del corpo, o un dato incomodo, vale Farvi quegli apprestare gli opportuni rimedj. – |
Esempio: | Bald. Vit. Feder. 3, 258: Andando Federigo a' bagni di Viterbo, forse per curarsi la gamba offesa,... si trasferì al Pontefice ec. |
Definiz: | § XVIII. E riferito ad anime o popolo, trovasi per Amministrare ad essi i sacramenti, e specialmente quelli della Penitenza e dell'Eucaristia. – | Esempio: | Dav. Scism. 390: Fece nondimeno [Arrigo] il terzo di gennaio.... la chiesa de' Zoccolanti aprire, spazare, dirvi messe, curar l'anime. |
Esempio: | E Dav. Framm. 587: Ristituì certe parrocchie.... nella città,... a ciascuna delle quali prepose uno di que' sacerdoti per ufiziarla, e curare il popolo. |
Definiz: | § XIX. Curare una data cosa da checchessia, vale Difenderla, Preservarla da esso; ma è maniera non comune. – | Esempio: | Magazzin. Coltiv. 47: Le paglie similmente si curino dalla pioggia, appagliaiandole asciutte. |
Esempio: | E Magazzin. Coltiv. 53: Come il grano sarà umido o polveroso, riscalderà e si voterà sempre, e però bisogna curarlo dall'umido e dalla polvere. |
Definiz: | § XX. Neutr. pass. curarsi Avere o Prendersi cura, premura, sollecitudine, di chicchessia o di checchessia. – | Esempio: | Dant. Purg. 20: O avarizia, che puoi tu più farne, Poscia ch'hai 'l sangue mio a te sì tratto, Che non si cura della propria carne? |
Esempio: | Cavalc. Mond. Cuor. 36: Non crede essere punito de' peccati suoi, e per questo s'allarga a peccare, e non si cura di pentirsi. | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 98: Avendo quello a che ella.... aveva teso il lacciuolo, più di lui non curandosi, prestamente andò a chiuder l'uscio, del quale egli era uscito. | Esempio: | Poliz. Rim. C. 99: Ben si cura l'armento del pastore, La Ninfa non si cura dello amante. | Esempio: | Cellin. Vit. 227: Rispose [il Papa] al ditto nunzio del Re, che Sua Maestà non si curasse di me, perchè io ero uomo molto fastidioso con l'arme, e per questo.... mi lasciassi stare, perchè lui mi teneva prigione per omicidj. | Esempio: | Pindem. Poes. 35: Or più di questa gloria io non mi curo, Chè un nulla al fine la conobbi anch'essa. |
Definiz: | § XXI. E per semplicemente Darsi pensiero, Darsi briga, e simili, usato comunemente in proposizion negativa. – |
Esempio: | Cronichett. Mannell. 72: Li Romani seppono come lo re Antiocco avea diliberato d'essere loro nemico, e poco se ne curarono. |
Esempio: | Bocc. Decam. 4, 217: Allogaronla (la cassa) allato ad una camera dove lor femmine dormivano, senza curarsi d'acconciarla troppo appunto allora. | Esempio: | Car. Lett. fam. 2, 113: Egli (Paolo Manuzio) è stato ed è ancora travagliato in questo suo officio della stampa tanto, che non l'ha potuto ancor fare (stampare, cioè le Rime e Lettere del Caro), ed io non me ne sono curato, pensando alle Rime aggiunger questa traduzione. |
Esempio: | Giannott. Op. 1, 76: I poveri non si curano di comandare; ma temendo l'insolenzia de' grandi, non vorriano ubbidire se non.... alle leggi. | Esempio: | Leopard. Pros. 1, 254: Ma Prometeo,... senza curarsi di vedere le due parti del mondo che rimanevano, gli pagò la scommessa. |
Definiz: | § XXII. E per Far conto o stima di checchessia, Tenerlo in pregio, ed altresì Farne caso; per lo più in proposizione negativa. – | Esempio: | Pitt. B. Cron. 16: Or vattene, e duolti, e va diciendo ciò che ti piace, ch'io non me curo. | Esempio: | Machiav. Pros. var. 8, 61: Questi non si curando della fede, come fanno i Franzesi, pensasse con il mezzo loro, non solo la Lombardia, ma tutta Italia acquistare. |
Esempio: | Cellin. Vit. 308: In quella parte v'è una certa razza di brigate, li quali si domandan Venturieri, che volentieri assassinano alla strada; e sebbene ogni dì assai se ne impicca, quasi pare che non se ne curino. | Esempio: | Bald. Vit. Feder. 1, 77: Odia egli me perchè io amo voi, nè io mi curerei dell'odio, nè delle insolenze sue, avendo voi, che siete atto ad opporvi ad ogni suo ingiusto motivo; ma ec. |
Definiz: | § XXIII. Per Aver riguardo o rispetto, Peritarsi, di far cosa propriamente non buona, molesta, e simili; Trattenersi dal far checchessia; ma in questo senso usasi sempre con la negativa. – | Esempio: | Bocc. Decam. 1, 119: Dandosi a que' tempi in Francia a' saramenti grandissima fede, non curandosi fargli falsi, tante quistioni malvagiamente vincea, a quante a giurare di dire il vero sopra la sua fede era chiamato. | Esempio: | S. Antonin. Confess. 161: È peccato mortale quando in quello diletto di gola mettessi el suo fine, sicchè non si curassi di fare contro a' divini comandamenti, per avere o conseguitare quel cibo. |
Definiz: | § XXIV. Per Sottoporsi a cura medica, Farsi medicare; ed altresì Medicarsi, Procurarsi la guarigione da qualche incomodo mercè dei convenienti rimedj. – |
Esempio: | Machiav. Stor. 2, 262: Fu necessitato andare ai bagni per curarsi. | Esempio: | Car. Lett. fam. 2, 283: Quanto alla vostra rottura del capo, mi dolgo del caso.... Non lodo già la negligenza di curarvi. | Esempio: | E Car. Lett. fam. 3, 416: Io ho supplicato al padrone.... che si degni concedermi ch'io possa.... andar a curarmi [ai bagni]. | Esempio: | Davil. Guerr. civ. 2, 19: Tra' quali [capi dell'esercito] il Conte della Roccafocaut per curarsi s'era allontanato dal campo. | Esempio: | Segner. Mann. apr. 18, 2: Perch'era povero, non potè aver medici, non potè aver medicine, non potè curarsi a ragione. |
Definiz: | § XXV. Neutr. Aver cura, premura, sollecitudine, di chicchessia o checchessia, Starci esso a cuore; ma oggi è d'uso più che altro poetico. – |
Esempio: | Dant. Inf. 2: Perchè ardire e franchezza non hai? Poscia che tai tre donne benedette Curan di te nella corte del cielo, E 'l mio parlar tanto ben t'impromette? | Esempio: | E Dant. Conv. 248: Democrito, della propria persona non curando, nè barba, nè capelli, nè unghie si togliea. | Esempio: | Bocc. Decam. 1, 81: Era la cosa pervenuta a tanto, che non altramenti si curava degli uomini che morivano, che ora si curerebbero di capre. |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 9, 1: Or per un vano amor, poco del zio, E di sè poco, e men cura [Orlando] di Dio. | Esempio: | Tass. Gerus. 19, 129: Mio giudizio è però ch'a te convegna Di te stesso curar sovra ogni cura; Chè per te vince l'oste, e per te regna. |
Definiz: | § XXVI. Pure poeticam., per Darsi pensiero, Darsi briga, di checchessia, o di far checchessia. – | Esempio: | Dant. Parad. 8: Avria mestier di tal milizia, Che non curasse di mettere in arca. | Esempio: | Tass. Gerus. 2, 85: Pur ch'ella (la mano di Dio) mai non ci abbandoni e lasce, Poco debbiam curar ch'altri ci manche. | Esempio: | E Tass. Gerus. 11, 70: Caro alle Muse ancor, ma si compiacque Nella gloria minor dell'arti mute: Sol curò torre a morte i corpi frali (fece il medico). | Esempio: | E Tass. Gerus. 14, 64: Goda il corpo securo, e in lieti oggetti L'alma tranquilla appaghi i sensi frali.... Nulla curi se 'l ciel tuoni o saetti; Minacci egli a sua voglia, e infiammi strali. |
Definiz: | § XXVII. E per Far conto o stima di checchessia, ed altresì Farne caso; usato più comunemente in proposizione negativa. – | Esempio: | Fr. Giord. Pred. 265: I demonj che peccaro, non fu perchè desiderassero queste cose (cioè le cose visibili e corporali);... per nulla ebbero tutta la creatura corporale; non ne curaron nulla: perocchè non è da curarsene. |
Esempio: | Petr. Rim. 1, 86: Ella non degna di mirar sì basso, Che di nostre parole Curi, che 'l ciel non vole. | Esempio: | Bocc. Decam. 4, 208: Per tutto Salerno di ladronecci o d'altre vilissime cattività era infamato: di che la donna poco curò, piacendogli esso per altro. | Esempio: | E Bocc. Decam. 5, 214: Sentimmo presso di noi starnutire, di che noi nè la prima volta nè la seconda curammo; ma quegli.... starnutendo ancora la terza volta ec. |
Esempio: | Domin. Tratt. Car. 17: Se [il sogno] appartiene a tua confusione, corregiti del difetto nel sogno dimostrato, e del sogno non curare. | Esempio: | Salvin. Disc. 1, 185: Io per me già non intendo, nè voi mica credo che l'intendiate (l'uomo nobile), o Signori, per uno ozioso.... che non curi punto delle lettere e degli studj, come cose alla vil gente appartenenti. | Esempio: | Pindem. Poes. 86: Pasci degli altrui versi, o Donna, intanto L'avida mente, e non curar de' miei. |
Definiz: | § XXVIII. E per Aver riguardo, rispetto, Sentire ripugnanza, rincrescimento, e simili, per checchessia, o di far checchessia; ma usasi solo in proposizione negativa. – | Esempio: | Bocc. Decam. 1, 75: Niuna, quantunque leggiadra o bella o gentil donna fosse, infermando, non curava d'avere a' suoi servigj uomo, qual che egli si fosse o giovane o altro. |
Esempio: | Varch. Boez. 17: E sempre.... non curai, per difendere la ragione, offendere i grandi. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 1, 17: Dolendosi [i cittadini], che egli (Egeo) di tanto male cagione, niuna parte della pena soffrisse, e mentre aspira a lasciare il regno al bastardo e straniero, non curava che i cittadini rimanesser privi de' figliuoli legittimi. |
Definiz: | § XXIX. Curare, costruito con un altro verbo retto dalla congiunzione Che o dalla preposizione Di, vale Procurare, Fare in modo, Adoperarsi; ma non è oggi molto comune. – | Esempio: | Colonn. Guid. 243: Egli farae e curerae sì, che tutto l'assedio de' Greci si partirae dalla cittade di Troia. |
Esempio: | Fr. Bart. Amm. ant. volg. 83: Avvegnachè.... grande parte della bontà sie avere cominciato, pertanto molto è da curare di perseverare insino alla fine. | Esempio: | S. Ag. C. D. 1, 112: La maligna astuzia delli maligni spiriti,... un'altra pestilenzia e più grave.... curò di mettere per questa cagione, non nelli corpi, ma nelli costumi. | Esempio: | Vell. Cron. 84: Ne' capitoli della pace si contenea, che il Comune di Firenze dovesse fare o curare, in quanto a lui fosse possibile, che 'l Conte Simone da Battifolle dovesse ec. |
Definiz: | § XXX. Si usò per Por mente, Attendere, Badare, Avvertire e simili. – | Esempio: | E Albertan. Tratt. volg. 178: Da fuggire è, e da curare è, che noi non ci spogniamo alli pericoli senza cagione. | Esempio: | Dant. Conv. 103: L'abito di virtude, sì morale come intellettuale,... conviene che per usanza s'acquisti, ed ellino (le popolari persone) la loro usanza pongono in alcuna arte, e a discernere l'altre cose non curano. | Esempio: | Stor. Aiolf. 1, 181: Maccario cura poco alle parole di Buovo. |
Esempio: | Belc. F. Rappr. 6: E non essendo ben la bestia doma, Curate sì che non caggi la soma. |
Definiz: | § XXXI. Si usò per Importare, Premere, costruito impersonalmente, e in proposizion negativa. – |
Esempio: | Tratt. Virt. mor. V. 43: Sì sono più omini che donano disprovedutamente, nè non cura loro a cui. |
Definiz: | § XXXII. Curare, detto per similit. di vino e vasi vinarj, si usò per Perdere un dato vizio, Risanare. – | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 192: E dicesi che cura il vin dalla muffa, se più dì con pane candidissimo si turi. | Esempio: | E Cresc. Agric. volg. appr.: Anche dalla muffa il vin curar si dice, se un sacco stretto, pieno di panico caldo, sia messo per lo forame, e nuoti per lo vino. | Esempio: | E Cresc. Agric. volg. 193: Anche si dice il vaso curare con aceto fortissimo bollito, se di quello si lavi, e alquanto si lasci stare. Altri dicono, che se vi si fa entro fuoco con paglia, si cura. |
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