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1) Dizion. 5° Ed. .
DISTINGUERE.
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DISTINGUERE.
Definiz: Att. Percepire col senso della vista, per modo che l'obietto venga ad essere chiaramente e interamente scorto, Discernere pienamente.
Dal lat. distinguere, che propriamente vale Separare. ‒
Esempio: Dant. Conv. 173: La Galassia non è altro che moltitudine di stelle fisse in quella parte, tanto picciole, che distinguere di quaggiù non le potemo.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 48: Si suppone la luna in tale stato non si poter distinguere, se non si trova sopra l'orizzonte passato il crepuscolo.
Esempio: Cest. Insett. Cav. 372: Farfalline bianche, le quali, per la loro piccolezza estrema, non possono da' nostri occhi essere bene distinte.
Esempio: Targ. Alimurg. 17: Dalla parte del nostro mare, sul tramontar del sole, si distingue l'orizzonte o giallo o rosseggiante, quando vuol tirar vento da quella parte.
Definiz: § I. E per Percepire anche con altro senso. ‒
Esempio: Targ. Alimurg. 352: Io la prima volta non vi seppi distinguere untuosità alcuna, o saper dolce come di miele.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 4: Quando le foglie.... si veggono piene di umore, il che anche al tatto distinguesi facilmente, allora ec.
Definiz: § II. Figuratam. e in locuz. figur. Conoscer bene, chiaramente. ‒
Esempio: Dant. Conv. 242: Iddio non vede, cioè non intende cosa alcuna tanto gentile, quanto questa; dico cosa alcuna, in quanto l'altre cose vede e distingue, come detto è, veggendosi essere cagione di tutto.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 51: Bizzarro concetto fu quello di figurare la finta pazzia d'Ulisse, bisognando artificio non ordinario per far distinguere che quell'eroe faceva il pazzo, e non era.
Esempio: E Dat. Vit. Pitt. 108: Io non so far meglio, ma tuttavia so distinguere che tu fai male.
Esempio: Lambr. Elog. 11: Nelle scienze morali.... una verità prima, in cui le subalterne sian tutte comprese, non è facile a rettamente distinguersi.
Definiz: § III. E per Differenziare col senso della vista un oggetto dall'altro. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 19, 28: Alfin isviene; e 'l vincitor dal vinto Non ben saria, nel rimirar, distinto.
Esempio: Grand. Relaz. var. 7, 53: Quantunque in piccolo tratto di spazio non possa [una linea curva] distinguersi sensibilmente da una linea retta.
Definiz: § IV. Figuratam. Conoscere una cosa per modo da differenziarla dalle altre, e in particolare da quella con la quale parrebbe avere alcuna somiglianza; Differenziare, Porre differenza: e riferiscesi anche alle persone. ‒
Esempio: Dant. Conv. 83: Uno abituato di Latino non distingue, s'egli è d'Italia, lo Volgare provenzale dal tedesco, nè il Tedesco lo Volgare italico dal provenzale.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 101: Dee [il confessore] sapere distinguere e discernere tra peccato e peccato.
Esempio: Forteguerr. Cap. 210: E tu, Liborio, che stai bene a sale, E distingui le cose, dimmi schietto, Discorro bene, oppur discorro male?
Esempio: Cocch. Matrim. 63: Avanti che voi possiate arrivare al conoscimento di distinguere un tale da un uomo di senno, vi costerà qualche tempo e fatica.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 131: Acciocchè i posteri possano distinguere i buoni dai tristi.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 120: Privi.... di non so che mentito ed artifiziato, che tutti gli altri,... ed anche gli sciocchi, usano ed hanno sempre nei modi loro, e che è in loro e ad essi medesimi malagevolissimo a distinguere dal naturale.
Esempio: Niccol. Arnal. 5, 3: Più dal falso il vero Distinguere non so.
Esempio: Capp. Econ. 335: I clamori che allora sorgono lasciano appena che si distingua se la innovazione avvenuta sia stata a vantaggio o a danno.
Definiz: § V. E assolutam. Vedere con l'intelletto ciò che è vero, buono, conveniente, e simili. ‒
Esempio: Robb. Recit. 297: Fra Ieronimo fu il grand'uomo: cotestui distingueva bene, ma io non posso far così. Ed io: Non fa caso 'l distinguere, abbiate pur fede, speranza e carità. Lui era stato sempre alla religione nel claustro, esercitatosi nelle Scritture, e non è gran fatto che in morte e' distinguessi bene.
Definiz: § VI. Particolarmente e nel linguaggio dei Logici, vale Separare un'idea dall'altra, uno da un altro punto della questione, della tesi, della proposizione, e simili, scorgendo e provando la loro formale differenza. Nel qual senso usasi anche assolutam. ‒
Esempio: Dant. Parad. 11: Ove dinanzi dissi: U' ben s'impingua, E la u' dissi: Non surse il secondo; E qui è uopo che ben si distingua.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 3, 32, 3: Ma in quelle cose che sono poste in segreto è da distinguere.
Esempio: Savonar. Pred. 20: Alcuna volta noi procediamo con distinzione secondo la filosofia; alcuna volta secondo la Scrittura, sanza distinguere.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 284: Ma dirà taluno: L'amore fa egli ancora far di gran cose. Distinguo: s'egli ha per fondo il valore, vo d'accordo; ma s'ei non l'ha, ec.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 157: Il Colonna vuol.... rinvenir la luce nel cadavero di questo animaletto (la lucciola), ma io distinguerò volentieri la sua proposizione: perchè se intendere ciò vogliasi per morte violenta, io accorderolla; che se per morte ordinaria ciò anche s'intenda, io negherolla.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 218: Lasciate che per me un'altra dimostrazione vi si proponga; e prima d'esporvela vi avverto, che distinguiate sempre i tre casi: primo, ec.
Definiz: § VII. Vale anche, Far differenza tra una cosa e un'altra, Considerarla o Trattarla in modo diverso da altra: usato più spesso in proposizione negativa. ‒
Esempio: Dant. Parad. 8: La circular natura, ch'è suggello Alla cera mortal, fa ben su' arte, Ma non distingue l'un dall'altro ostello (qui figuratam.).
Definiz: § VIII. E per Considerare a parte a parte e ordinatamente. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 5, 13: E quindi cominciò a distinguer le parti di lei, lodando i capelli, li quali d'oro estimava, la fronte, il naso e la bocca.
Definiz: § IX. E per Esporre o Notare distintamente; ed altresì Dichiarare, Esprimere, Significare; detto in ambedue i sensi anche di scrittura. ‒
Esempio: Vill. G. 1, 198: Ma chi appieno queste storie vorrà sapere, legga il libro del detto passaggio, ove sono distinte ordinatamente.
Esempio: Petr. Rim. 2, 217: Tucidide vid'io, che ben distingue I tempi e i luoghi, e loro opre leggiadre.
Esempio: Morell. Cron. 219: Si può narrare di esso [Mugello] molte nobili e perfette bontà; ma per non distendere il mio picciolo intelletto in quelle cose che pienamente non saperrei esprimere, ed eziandio per fuggire la lunghezza dello scrivere, solamente ne distingueremo tre.
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 85: Gan gli rispose: Egli è più tuo interesso Che ogni cosa a Marsilïo distingua.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 76: Ma acciò tu te n'informi pienamente, Io ti distinguerò tutta la gente.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 28: Distinguea forse in più duro lamento I suoi dolori il misero Tancredi.
Esempio: E Tass. Gerus. 4, 26: Poi distingue i consigli; alfin le dice: Per la fe', per la patria, il tutto lice.
Esempio: E Tass. Gerus. 17, 60: Ma gli serba nel cor (i detti miei), sin che distingua Meglio a te il ver più saggia e santa lingua.
Esempio: E Tass. Gerus. 18, 52: Questo il secreto fu, che la scrittura In barbariche note avea distinto.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 2: Inutile è il tentare, Cara mia genitrice, Ch'io l'ascoso tormento a voi distingua.
Esempio: Salvin. Iliad. 635: Così dicendo, Nestore Neleeo Si rimesse nel suo posto a sedere, Quando al suo figlio ebbe distinto tutto.
Definiz: § X. Vale anche Mostrare, Fare o Dare a conoscere chiaramente; ed altresì Rilevare in modo particolare. ‒
Esempio: Rim. Ant. P. Ben. Senn. 4, 314: E 'l signor nostro in desir sempre abbonna (abbonda) Di vedervi seder nelli suoi scanni, E 'n atto ed in parlar questo distinse.
Esempio: Dant. Conv. 266: Per fuggire oziosità,... e per distinguere questo errore che tanti amici le toglie, proposi di gridare alla gente che per mal cammino andavano, acciocchè per diritto calle si dirizzassono.
Esempio: Speron. Op. 1, 3: Quale amore si chiami il Grazia perfetto, a lui tocca il distinguere.
Definiz: § XI. Ed altresì per Determinare, Indicare con precisione; detto anche di scrittura. ‒
Esempio: Dant. Conv. 251: Dice adunque lo testo, che nella faccia di costei appaiono cose che mostrano de' piaceri di paradiso; e distingue il luogo ove ciò appare, cioè negli occhi e nel riso.
Definiz: § XII. Detto di orologio, vale Indicare, Mostrare, Far conoscere. ‒
Esempio: Bald. Eron. 8: Fu mandato uno [orologio] dal re di Persia a Carlo Magno, fatto con arte maravigliosa; il quale distingueva l'ore con l'indice, e le segnava con suono.
Definiz: § XIII. E per Misurare, riferito a moto o a tempo. ‒
Esempio: Dant. Parad. 27: Non è suo moto per altro distinto, Ma gli altri son misurati da questo.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 724: Non è suo moto, cioè del primo mobile; par altro distinto, cioè per altro movimento misurato.
Esempio: Petr. Rim. 1, 10: Quando 'l pianeta che distingue l'ore, Ad albergar col Tauro si ritorna.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 5: Feo che 'l giorno Del gran pianeta che distingue l'ore Inlustrato apparisse.
Definiz: § XIV. E per Separare, Spartire. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 3, 55: Va per lo mezzo suo valle interposta, Che lei (Gerusalemme) distingue, e l'un dall'altro monte.
Esempio: E Tass. Gerus. 15, 22: E forse è ver ch'una continua sponda Fosse, ch'aita ruina in due distinse.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 219: Le quali [vie], e gli edifizj publichi e privati, e le contrade distinguono.
Definiz: § XV. E per Dividere cosa da cosa, o persona da persona, secondo la lor propria differenza. ‒
Esempio: Tass. Dial. 1, 376: Questi (i servi) in due spezie distinguerei;... l'una di soprastanti o di sopraintendenti; l'altra di operarj.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 205: È d'uopo distinguere coloro (insetti) che stanno nelle acque salse, da que' che stanno nelle acque dolci.
Definiz: § XVI. E per Ripartire, Dividere. ‒
Esempio: Machiav. Princ. 13: Distinguendo [il Turco] il suo regno in sangiacchi, vi manda diversi amministratori.
Definiz: § XVII. E pure per Ripartire, Dividere, col discorso, un tutto nelle sue parti componenti: detto anche del discorso medesimo. ‒
Esempio: Dant. Inf. 11: Assai chiaro procede La tua ragione, ed assai ben distingue Questo baratro e il popol che il possiede.
Esempio: E Dant. Parad. 28: E Dïonisio con tanto disio A contemplar questi ordini si mise, Che li nomò e distinse, com'io.
Definiz: § XVIII. E per Pronunziare chiaramente, scolpitamente. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 19, 90: E qui si tacque,... chinò gli occhi, e l'ultime parole Ritener volle, e non ben le distinse.
Definiz: § XIX. E per Ben determinare checchessia per mezzo di alcun segno esteriore, indicazione, vocabolo e simili; Designare. ‒
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 133, 63 t.: Vogliamo.... gli consegniate ad ogniuno quella porzione che vi hanno di beni, distinguendogli per numero, vocaboli e misura e termini e confini.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 70: Erasi usata per lo spazio di trecent'anni una forma di elegger il Gran maestro in tal modo, che ogni lingua (con questo nome distinguonsi colà le nazioni) eleggesse, ec.
Definiz: § XX. Vale anche Fare, per mezzo di segno, indizio, vocabolo, e simili, che checchessia si riconosca da altre cose consimili, e da quelle si differenzj: e dicesi anche dello stesso segno, indizio ec. ‒
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 38: Sembrava a Vincenzio Buonanni di avere osservato negli antichi testi toscani, cioè a dire, che gli scrittori di essi, per distinguer dall'E larga l'E stretta, vi segnassero sotto un punto.
Esempio: Fosc. Poes. 177: Qual fia ristoro a' dì perduti un sasso, Che distingua le mie dalle infinite Ossa, che in terra e in mar semina morte?
Definiz: § XXI. E per Far differente, Differenziare, sicchè la persona o la cosa superi di qualità, di pregio, di onore, di dignità e simili, le persone, ovvero le cose dello stesso ordine. ‒
Esempio: S. Bern. Lib. Arb. A. 13: Abbiendo noi dunque comune la vita con gli alberi, e 'l senso e l'apetito, e ancora la vita con le bestie, quella che si chiama volontà ci distingue e divide da questi.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 45: La virtù primieramente noi, che tutti nascemmo e nasciamo iguali, ne distinse.
Esempio: Dav. Tac. 2, 15: Dover tutti egualmente per natura morire; distinguerci ne' futuri secoli l'oblivione e la gloria.
Esempio: Forteguerr. Cap. 290: Non sarà mai che più perda quel sale Che ci distingue da ogni altro bestiame, Che quadrupede sia o che abbia l'ale.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 474: Ci sarà una carogna vilissima d'uomo, che per aver un po' di merito e qualità naturale,... che il distingua un nonnulla dagli altri,... porta alta la testa ec.
Definiz: § XXII. Ed estensivamente usasi oggi anche per Segnalare, Rendere ragguardevole, insigne. ‒
Esempio: Pindem. Poes. 391: Ma più ancor distingueala un cor di foco.
Esempio: Capp. Lez. 244: Nè quelle due maraviglie d'ingegno e di passione potrebbero dopo trenta secoli serbar quell'eterno fiore di giovinezza che le distingue, se fossero scritte in una lingua composta a senno del poeta di più dialetti.
Definiz: § XXIII. Usasi anche, con una certa enfasi, per Trattare alcuno con dimostrazione di preferenza, di onore, e simili. ‒
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. VII: Ultimamente poi avendo V. S. Illustrissima pubblicata... la Vita di Pietro Aretino,... con questo bel regalo altresì pensò subito di distinguermi e d'onorarmi.
Definiz: § XXIV. Trovasi anche per Ordinare, Stabilire. ‒
Esempio: Bocc. Filostr. 2, 19: Veder puoi che distinto Amor non ha che l'uomo ami per legge, Fuor che colei che l'appetito elegge.
Definiz: § XXV. Poeticam., e con proprietà latina, vale anche Ornare, Fregiare. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 3: Quell'era armata del più fin metallo, Ch'avean di più color gemme distinto.
Definiz: § XXVI. Neutr. pass. distinguersi Differenziarsi per alcun proprio carattere, o per alcun segno esteriore. ‒
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 175: La quale [armonia] sol tanto si distingue dalla melodia, perchè questa fa una sola cantilena seguitamente piacevole, laddove quella fa diverse cantilene unitamente piacevoli.
Esempio: Cocch. Disc. 1, 18: Pare che ella (la scuola toscana) si distingua, come per proprio suo carattere, tralle altre scuole.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 66: Ma fra lor, quei leggieri abitatori [della luna] Si distinguono come gli Europei? Per esempio: là portano i signori L'ali e l'ugne più lunghe dei plebei?
Esempio: Capp. Longob. 94: Le leggi di quegli ultimi tempi si distinguono per maggiore dottrina e sottigliezza ed equità.
Esempio: E Capp. Econ. 395: La Toscana si distingue da ogni altro paese in modo al tutto caratteristico.
Definiz: § XXVII. E per Rendersi ragguardevole, Segnalarsi; usato con alcun compimento, ed anche per una certa enfasi senza compimento alcuno. ‒
Esempio: Libr. Segr. Cos. Donn.: Simile avvedutezza le fa distinguere sopra le altre.
Esempio: Bart. D. Vit. Borg. 1, 51: Ella, fra le altre mille dame concorse al gran teatro di quelle corti, si distingueva nell'onestà e nella modestia.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 37: Tardò poco a far conoscere la sua capacità, sapendo ugualmente distinguersi tra i soldati ec.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 27: Siccome in questo [parlare] siam superiori alle bestie, così tra gli uomini ci distinguiamo, secondo chi più e meno vi è valente.
Esempio: Crudel. Pros. 162: Piacerà alla donna di sentire che egli convita gli amici, si distingue con nobile mobiglia.
Esempio: Giulianell. Mem. Intagl. 42: Aveva egli insegnato a una sua figliuola quella [arte] dell'intagliare, ed essa vi si distingueva.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 4, 5: Così fa in oggi parimente chiunque brama distinguersi.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. N. 90: Per le quali [opinioni] ei si distingue come forse il più sapiente e franco medico di tutta l'antichità.
Esempio: Alf. Sallust. 153: A ciascuno, che già per militari imprese distinto si fosse, rammentava ec.
Esempio: Mont. Iliad. 11, 967: Tra' nostri Cavalier mi distinsi in quella pugna.
Definiz: § XXVIII. Distinguere il bianco dal nero, i bufali dall'oche, il pan da' sassi, i carri da' passatoj, i granchi dalle balene, i fagiani dalle lucertole, le aquile da' moscerini, il mosto dall'acquerello, il pruno dal melarancio, gli olmi dagli abeti, compieta da nona, ed altre; sono maniere proverbiali che valgono, Aver buon discernimento da distinguer le cose, e da non lasciarsi gabbare da alcuno. ‒
Esempio: Panciat. Scritt. var. 27: Tutti scorgevamo il bigio dal nero; distinguevamo compieta da nona; conoscevamo le ghiande dalle nocciuole ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 119: Non sono un'oca, e so molto ben distinguere i fagiani dalle lucertole.
Esempio: Salvin. Lett. IV, 1, 293: Lodate il Signore Iddio, che vi ha dato talento di saper distinguere il pane da' sassi.
Esempio: Forteguerr. Cap. 296: Ormai distinguo gli olmi dagli abeti, E ci vuol poco a farmi persuaso Ch'io son riposto infra gli amici vieti.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 241: Onde il bianco distinguere dal nero.
Definiz: § XXIX. E Non distinguere il bianco dal nero, il pan da' sassi, i bufali dall'oche, l'aquile da' moscerini, i carri da' passatoj, Non saper distinguere il bianco dal nero, il pan da' sassi, i bufali dall'oche, l'aquile da' moscerini, i carri da' passatoj, o Distinguere appena, il bianco dal nero, il pan da' sassi, i bufali dall'oche, l'aquile da' moscerini, i carri da' passatoj, e via discorrendo; dicesi pure in maniera proverbiale, di chi ha così poco discernimento da non vedere o da vedere appena alcuna differenza tra cose diversissime, e da lasciarsi facilmente gabbare. ‒
Esempio: Nell. Iac. Serv. 3, 17: Cecco di Nencio.... da' sassi distingue appena il pane.
Esempio: Papin. Lez. Burch. 209: Se la prende contro a' ricchi che conferire volevano le loro chiese a' preti, i quali, come dice il comune proverbio, non sapevano distinguere il pan da' sassi.
Esempio: Bracc. R. Dial. 7: Che volete voi fare con costui, che non distingue il pane da' sassi, nè' carri da' passatoj?
Esempio: E Bracc. R. Dial. 46: Quindi è ch'ei non distingue l'aquile da' moscerini, nè' granchi dalle balene.