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1) Dizion. 5° Ed. .
NEMICO e NIMICO.
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NEMICO e NIMICO.
Definiz: Sost. masc. Persona nemica, ostile, avversaria. –
Esempio: Fr. Guitt. Rim. B. 1, 192: Chè verità d'amico in te non pare Ma di nemico mostri ogni sembiante.
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 13: La degnità della natura si è il senno, e quello se ne perde per lo parlare disordinato; perdesi l'onore, acquistansi i nemici.
Esempio: Sentenz. Filos. volg. 54: Lo nimico, avvegnachè sia vile, senno è di temerlo.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 143: E come amico, e non come nemico il commisi (un peccato).
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 6: Ch'agli nemici gli uomini sien crudi, In ogni età se n'è veduto esempio.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 9, 50: Nè mi resta ora in che più far disegno, Se non d'andarmi io stessa in mano a porre Di sì crudel nimico.
Esempio: Segner. Pred. 81: Al tuo nemico vorresti co' tuoi medesimi denti sbranare il cuore.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 35: Ei vi dirà di por da banda Ogni rancore antico, Ma vi nomina intanto il suo nemico?
Esempio: Manz. Prom. Spos. 407: Immaginava i discorsi che se ne sarebber fatti lì, d'intorno, lontano; la gioia de' suoi nemici.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 2, 128: Tu vizio, Accidia, a cui ben fastidioso Operare è nemico, ed è valore Pigrizia, negrigenzia ec.
Esempio: Dant. Inf. 3: Incontanente intesi, e certo fui, Che quest'era la setta dei cattivi, A Dio spiacenti ed a' nemici sui.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 543: Per quando il tuo corpo, e ciò che a lui appartiene, sarà manomesso e saccheggiato da quell'inevitabil nemico, scacciandone la tua anima.
Esempio: Fiacch. Son. pastor. 109: Cultor son io (un ruscello) di pace, e non guerriero:... Se m'osta un sasso, io placido e leggiero Bacio il piede al nemico, e passo altronde.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 162: Ma lui!... è vostro nemico. Oh disgraziato! compete con Voi! Abbiate pietà di lui, o Signore, toccategli il cuore ec.
Definiz: § II. In senso particolare, vale Chi per ragioni politiche, di fazione, o simili, è in contrasto, in ostilità, con altri; e più specialmente Colui che muove guerra ad altri, o combatte con altri; e usasi più spesso nel plurale. –
Esempio: Dant. Inf. 21: E cosi vid'io già temer li fanti Ch'uscivan patteggiati di Caprona, Veggendo sè tra nemici cotanti.
Esempio: Liv. Dec. 3: Nascosamente aveano avuti colloquj co' nemici.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 138, 4: Mossono le insegne al giorno ordinato i Fiorentini, per andare in terra di nimici.
Esempio: Vill. M. 367: Vedendosi i nemici all'uscio..., uscì a campo.
Esempio: Vell. Cron. 77: E' nimici spesso correano insino alle mura.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 94: S'avvisò, quello poter esser l'esercito de' nimici, e portar la novella a' Signori da Firenze.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 63: Non restava pertanto agli nimici altra via aperta ad andare a trovare gli avversarj loro, che la dritta del ponte.
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 53: E quante volte uscirà giorno o notte Col suo popol fedel fuor de la terra, Tante sconfitte e memorabil rotte Darà a' nimici o per acqua o per terra.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 379: Cedendo a tutto l'imperatore, per non concitarselo nimico.
Esempio: Cellin. Vit. 76: Volsi certi pezzi di sacri e falconetti dove io vedevo il bisogno, e con essi ammazzai di molti uomini de' nimici.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 48: E non avendo alcuno de' nimici preso ardire di noiarli, ricondusse tutta la pompa sicuramente ad Atene.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 41: Va' dunque.... Chè i nimici da te saran disfatti.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 282: Tutto compensa La gloria di poter nel mio nemico Onorar la virtù.
Esempio: E Metast. Dramm. 6, 81: A tutto Prestar fè non bisogna; e co' nemici Più bella è la pietà.
Definiz: § III. Usato nel singolare, vale, in senso collettivo, Soldati nemici, Esercito nemico, Tutti insieme i nemici. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 127: Ella avea volontà.... d'aprire le ferrate porte al nemico.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 120: Avendo poca sicurtà della corta fede de' Ciciliani, e non volendo suddito divenire del nimico del suo Signore, di fuggire s'apparecchiava.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 413: Quello che giova al nimico nuoce a te, e quel che giova a te nuoce al nimico.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 60: In questa guerra adunque.... Marzio combattendo valorosamente alla presenza del dittatore, vide me Romano gittato dal nimico in terra appresso di sè.
Esempio: Lipp. Malm. 10, 14: Or senti.... Quand'il nimico ti verrà a ferire, Va' pure innanzi, e non aver spavento, Al ferro questa targa a offerire.
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 12: Il diritto che si ha contro un nemico, e che si esercita Coll'armi, non dee esser considerato unicamente per rapporto al soggetto che fa cominciare la guerra, ma ec.
Definiz: § IV. E figuratam. –
Esempio: Lipp. Malm. 8, 51: Le bionde chiome, o Dio! quei crini aurati, Che ricoprivan tante piazze morte, Onde scoperti furo i trincierati, Ove il nimico si facea sì forte; ec.
Definiz: § V. In senso ascetico, sia assolutam., sia con qualche determinazione che meglio dichiari il concetto, come Nemico dell'uman genere, Il gran nemico, Il mal nemico, e simili, vale Il demonio. –
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 1, 7: Cum ciò sia cosa che 'l nimico de l'umana generazione non cessi continuamente di tentare li uomi e le femine.
Esempio: Fr. Iac. Tod. 452: O dolcissimo Signore, Prego che sie paziente: Il nemico ingannatore M'ha sottratto malamente.
Esempio: Dant. Inf. 6: Quivi trovammo Pluto il gran nemico.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 206, 8: Il nimico, che mai non dorme, ma sempre semina e ricoglie, mise discordia in cuore a' nobili di Cremona di disubidire.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 14: Vedendosi lo nimico vincere, e vergognandosi d'essere da lui sconfitto, mossegli l'usata battaglia, che suole dare ai giovani.
Esempio: Petr. Rim. F. 90: Io son sì stanco sotto 'l fascio antico De le mie colpe.... Ch'i' temo.... di cader in man del mio nemico.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 193: Trovammo Pluto, il gran nimico. Pluto pone qui l'autore per lo demonio cha à a tentare e punire dell'avarizia e prodigalità.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 22: Ma poco ci giovò: chè 'l nimico empio De l'umana natura.... Lo fece ec.
Esempio: Tass. Gerus. S. 4, 1: Il gran nemico de l'umane genti Contra i Cristiani i lividi occhi torse.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 477: Ora il nimico infernale non è contento nè anche più di una parte; vuole, se tanto gli riesce, avere per sè tutto l'anno.
Esempio: Fag. Comm. 6, 333: Che voce è questa? C. Signor padrone, l'è l'anima del vostro cugino.... O. Che hai? Che temi? C. Temo dil (del) mal nemico.
Definiz: § VI. Nemico capitale. –
V. Capitale, adiettivo, § II.
Definiz: § VII. Nemico giurato. –
V. Giurato, § VII.
Definiz: § VIII. Nemico mortale. –
V. Mortale, §§ XVI e XVII.
Definiz: § IX. Amico degli amici, e nemico de' nemici, di alcuno; fu formula usata nelle convenzioni di lega offensiva e difensiva, per significare che l'uno doveva stare a pace e guerra con l'altro. –
Esempio: Pitt. I. Istor. fior. 58: Furono richiesti (gli Ambasciatori fiorentini) che la città si dichiarasse amica degli amici e nimica dei nimici del Re.
Definiz: § X. Dare l'anima al nemico, vale Darsi al diavolo, Darsi alla disperazione. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 345: E così tutto 'l dì ti fanno dar l'anima al nimico.
Definiz: § XI. Recarsi uno a nemico, vale Inimicarselo. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 419: Era manifestamente uno irritargli, e reccarsegli troppo a nimici.
Definiz: § XII. A nemico che fugge, ponte, o ponti, d'oro, o anche, A nemico il ponte d'oro, o il ponte d'argento, e simili. Proverbio che significa come sia sempre utile, anche con nostro momentaneo danno o disagio, di agevolare alle persone o moleste o dannose la via o il mezzo di allontanarsi da noi, togliendo loro così l'occasione prossima di molestarci o di nuocerci. –
Esempio: Guicc. Stor. 1, 164: All'inimico, quando voleva andarsene, non si doveva chiudere la strada, ma più presto, secondo il vulgato proverbio, fabbricargli il ponte d'argento.
Esempio: Nard. Stor. 1, 168: Chiusero gli occhi, parendo loro ben fatto.... diminuir le forze de' nimici, secondo quella opinione, che al nimico, quando se ne va, si debba fare il ponte d'argento.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 338: E così se gli facesse, come è antica e provata sentenza, il ponte d'argento, perchè se ne potesse tornare in suo paese.
Esempio: Tass. Lett. 2, 295: Quando l'altre persuasioni tutte non bastassero, non deve esser disprezzata quella, ch'a' nemici si fanno i ponti d'oro.
Esempio: Parut. Disc. polit. 2, 265: È antico e approvato proverbio, che al nemico che fugge debba farsi il ponte di oro.
Esempio: Bonc. Disc. pol. 32: Fu allora chi disse che il re doveva combatterlo, ma vinse il più sicuro partito di fare al nemico il ponte d'oro, dovendo bastare al re ottenere ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 29: Concedasi a costoro il ponte d'oro, Non manco ch'a' nimici!
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 1, 115: Non volendo ingaggiare battaglia con gente disperata, e mettere in pericolo ciò, che la fortuna e l'arte gli avevano posto in mano usando dire, che al nemico, che fuggiva, doveva farsi il ponte d'oro, non che di legno.
Definiz: § XIII. Dagli amici finti, o anche Dagli amici, mi guardi Dio, che da' nemici mi guarderò, o mi guardo, io. Proverbio che significa come sia più facile difendersi da chi apertamente ci vuol male o ci avversa, che da chi ci si mostra benevolo, e sotto sotto c'insidia.