Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CANCHERO
Apri Voce completa

pag.460


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
CANCHERO.
Definiz: Sost. masc. Tumore o Ulcere di pessima qualità, che ha colore ordinariamente livido, duole assai, e va rodendo lentamente o prestamente; ha intorno le vene stese a guisa delle gambe del granchio. Oggi più comunemente Cancro.
Dal lat. cancer. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 367: Anche la sua polvere [della serpentaria] confetta con calcina viva, e aceto fortissimo, è ottima al canchero.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 435: Il canchero.... viene per alcuna piaga fatta quivi, e poi per negligenza invecchiata.
Esempio: Libr. Op. div. P. N.: In tanto gli sopravvenne una infermità incurabile, che si chiama fistola o canchero.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1365: Ma più presto mi par di credere ch'ella si chiami erba cancri per l'effetto mirabile che fa ne' cancheri e in tutte l'ulcere cancherose.
Esempio: Red. Cons. 1, 279: Se sempre viepiù si riscalda, e si risecca, s'ingenera il canchero, ed allora l'umor melancolico è chiamato atrabile ec.
Definiz: § I. E detto per estensione di Morbo, Malore qualunque. –
Esempio: Dat. Lett. 21: Mi trovo addosso tutti i mali di S. Lazzero,.... Dolore di testa, incordatura, tossa, gotta in sei o sette lati, e per ultimo una sciatichina di mustio, lasciatasi rivedere a colmare lo staio di questi cancheri pesti.
Definiz: § II. E figuratam., per Malanno, Guaio, Travaglio e simile. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 164: Non è persona, che non abbia i suoi cancheri.
Esempio: Ross. P. Sveton. 78 t.: Non altrimenti [Augusto] soleva chiamare Agrippa e le due Giulie, che tre sue fistole o suoi cancheri.
Definiz: § III. Canchero, suole dirsi anche a Persona che sia piena di malanni o di acciacchi, o a Persona assai fastidiosa; ed anche a Cosa buona a poco, e che per esser mezzo guasta non serve al bisogno.
Definiz: § IV. Canchero! esclamazione di stupore, di maraviglia, di stizza e simili. –
Esempio: Ambr. Furt. 1, 3: Canchero! cotesta è una gran tasta.
Esempio: Buonarr. Aion. 3, 24: Chiamano i padri, i mariti, e i fratelli, Ma canchero! e' pensavano alla vita.
Esempio: Fag. Rim. 1, 133: Canchero, dissi, o vattene anche tu.
Esempio: E Fag. Rim. 7, 207: Ma canchero, con tutto un tal martoro Io ci ho gusto a campar; che dite voi?
Definiz: § V. Si disse anche in esclamazione, Canchero Betta!
Esempio: Fag. Rim. 1, 380: Quand'ebbe il Bricca tai parole udite, Canchero Betta! disse: ell'è una fava.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 518: Canchero Betta! sarebbe un gran disordine.
Definiz: § VI. E in forma d'imprecazione, Ti mangi il canchero, Ti venga il canchero, e simili. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 116: Venir ti possa un canchero nel cuore, Che ti porti di peso a i regni bui.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 336: Così le venga il canchero alla poltrona: che diavol di pensiero è 'l suo.
Esempio: E Firenz. Comm. 1, 365: Lasciamo andare: canchero venga alle bestemmie.
Esempio: Forteguerr. Cap. 167: Cancher si mangi chi gode di Corte.
Esempio: Salvin. Podagr. Luc. 23: Canchero che vi venga, o maledetti.
Definiz: § VII. Mandar canchero o cancheri, ed anche il canchero, vale Augurar male. –
Esempio: Cellin. Vit. 163: Il Benintendi aggiunse e disse che l'era un'asinità, mandandoci cancheri e mille belle cose.
Esempio: E Cellin. Vit. 331: Mandatole divotamente il canchero nel cuore, di quivi mi partii.
Definiz: § VIII. Non avere il canchero d'un quattrino o Non trovarsi il canchero d'un quattrino, vale Non avere nemmeno un quattrino; che ora dicesi Non avere il becco d'un quattrino. –
Esempio: Grazz. Comm. 97: Io me n'andrò a casa mia, che sarà un disio, non mi trovando un canchero di un quattrino.
Definiz: § IX. Unguento da cancheri, si disse in maniera proverbiale di Uno che voglia sempre di quel d'altrui, e mai non dia del suo: tratta la metafora dall'effetto di quell'unguento che tira e non salda. –
Esempio: Varch. Ercol. 87: E cotali ghiribizzatori sono tenuti uomini per lo più sofistici, indiavolati, e come si dice volgarmente, un unguento da cancheri, cioè da trarre i danari dalle borse altrui, e mettergli nelle loro.
Esempio: Ambr. Bern. 3, 2: Or costì proprio T'aspettav'io: l'è unguento da cancheri.
Definiz: § X. D'una bolla acquaiola fare un canchero. –
V. Bolla.