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1) Dizion. 4° Ed. .
PELLE
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PELLE.
Definiz: Spoglia dell'animale, Invoglia delle membra. Lat. pellis. Gr. δέρμα.
Esempio: Bocc. nov. 77. 54. Parve nel muoversi, che tutta la cotta pelle le s'aprisse, ed ischiantasse.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 2. A Firenze da Bologna, essendo una pecora, tornò tutto coperto di pelli di vai.
Esempio: Dant. Purg. 17. Ricorditi, lettor, se mai nell'alpe Ti colse nebbia, per la qual vedessi Non altrimenti, che per pelle talpe.
Esempio: E Dan. Purg. 23. Pallida nella faccia, e tanto scema, Che dall'ossa la pelle s'informava.
Esempio: But. ivi: Cioè, che la pelle era in sull'ossa, e non v'era mezzo nessuno di carne.
Esempio: Dant. Par. 15. E vidi quel de' Nerli, e quel del Vecchio Esser contenti alla pelle scoperta.
Definiz: §. I. Pelle, per metaf. Sembianza, Apparenza.
Esempio: Coll. SS. Pad. Sotto pelle di virtude mena a' vizj.
Definiz: §. II. Chi non sa scorticare, intacca la pelle; proverb. e vale, che Chi si mette a 'mprese difficili, e sa poco, glien'incoglie male. Lat. quam quisque norit artem, in hac se exerceat.
Definiz: §. III. Non poter capire, o star nella pelle; si dice del Mostrare, per qualche fortunato accidente sopravvenuto, eccessiva allegrezza.
Esempio: Ar. Fur. 7. 27. Com'abbia nelle vene acceso zolfo, Non par che capir possa nella pelle.
Esempio: Car. lett. 2. 136. Le contentezze, ch'io n'ho, son tante, e sì grandi, che a pena mi possono stare dentro alla pelle.
Esempio: Malm. 2. 69. E non potendo star più nella pelle, Saltò fuor di palazzo innanzi al vecchio.
Definiz: §. IV. Ognun c'è pel cuoio, e per la pelle, o per l'ossa, e per la pelle; proverb. e vale, che Ognuno è sottoposto agl'infortunj. Lat. stat sua cuique dies.
Definiz: §. V. Pelle, che tu non puoi vendere, non la scorticare; cioè Non far quelle cose, delle quali tu non abbi a cavar profitto.
Definiz: §. VI. Essere ossa, e pelle, si dice dell'Esser soverchiamente magro, Esser ridotto ad estrema estenuazione. Lat. ossa, ac pellem esse, Plaut.
Esempio: Libr. cur. malatt. Quando i tisici sono arrivati all'ultima estenuazione, e che non sono altro, che pelle, e ossa.
Esempio: Malm. 6. 24. Perch'egli è ossa, e pelle, e così spento, Ch'ei par proprio il ritratto dello stento.
Definiz: §. VII. Lasciar la pelle, vale Morire. Lat. mori, mortem obire. Gr. θνήσκειν.
Esempio: Stor. Eur. 3. 54. Dopo la morte del glorioso padre Arcivescovo Attone, che lasciò la pelle in questo conflitto, fu sforzato pur finalmente a mostrar le spalle a' nimici.
Definiz: §. VIII. Scampare la pelle, o Salvar la pelle; vale Scampare, Salvare, Liberare da pericolo di morte.
Esempio: Ciriff. Calv. 4. 132. Quì non ha loco il piangere, o novelle, Volendo a questi, e a noi salvar la pelle.
Definiz: §. IX. Scherzare, o simili sopra la pelle d'alcuno; vale Scherzare con danno, e pericolo altrui.
Esempio: Fir. As. 199. Alla fe, alla fe, che egli si pare bene, che tu scherzi sopra la pelle altrui.
Definiz: §. X. In modo proverb. A chi salva la pelle, la carne rimette; si dice di Chi sia scampato da pericolosissima malattía, per cui sia rimaso grandemente estenuato.
Definiz: §. XI. Pelle pelle, posto avverbialm. vale Poco adentro, e in superficie.
Esempio: Dep. Decam. 32. Diciamo pelle pelle di cosa, che sia in sommo, e non a dentro nell'ossa.
Esempio: Lor. Med. Nenc. 16. Il cuor mi crebbe allor più d'una spanna, Le lagrime mi vennon pelle pelle.
Esempio: Fir. rim. burl. 116. Ma lasciam queste cose corporali, Che basta sol toccarle pelle pelle.
Esempio: Alleg. 123. Invaghicchiatosi di lei così pelle pelle, e addomesticandosi con essa, vennero a' ferri.
Esempio: Libr. Son. 120. Questo è un trassinarti pelle pelle.
Esempio: Malm. 8. 58. E ch'altro di virtù non ha scolastica, Che pelle pelle l'alfabeto a mente.
Definiz: §. XII. In pelle, o In pelle in pelle, posti avverbialm. lo stesso, che Pelle pelle; Nella superficie, Senza profondarsi.
Esempio: Red. Vip. 1. 83. Ferita in pelle in pelle sull'arco della schiena con un ago.
Esempio: Buon. Fier. 1. 4. 2. Con color non si mescoli, il cui male Sia 'n pelle, e sia leggieri.