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GEMMA.
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GEMMA.
Definiz: Sost. femm. Nome generico di ogni pietra preziosa, e segnatamente di quelle adoperate per ornamento nell'arte del gioielliere.
Dal lat. gemma. –
Esempio: Dant. Purg. 23: Parean l'occhiaie anella senza gemme.
Esempio: Petr. Rim. 1, 236: E le chiome or avvolte in perle e 'n gemme.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 8: E ristorar nol può terra nè impero, Nè gemma orïental nè forza d'auro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 37: Portava [Angelica] al braccio un cerchio d'oro, adorno Di ricche gemme.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 34, 53: Tutto d'una gemma è 'l muro schietto, Più che carbonchio lucida e vermiglia.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1373: questa medesima varietà si vede parimente in tutte le altre gemme lucide di qual si voglia colore, o sieno fatte di succhj verdi, come sono gli smeraldi e le prasme, o di cerulei, come sono i saffiri,... o di rossi, come sono i carbonchj, o di porporei, come sono i giacinti e gli ametisti, overo di color d'oro, come sono i crisoliti e i crisopazj, o di misti, come gli opali.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 58: Veggiono.... fiammeggiar più che nel ciel le stelle, Gemme nell'elmo aurato e nell'arnese.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 108: Produce [l'isola di Ceilan] gran quantità di gemme, e fra queste zaffiri molto chiari e fini, e crisoliti.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 373: Ha Iddio prodotto tanti artifizj, onde l'oro si mette in opera per legare e rendere più ricche e vaghe le gemme?
Esempio: Pindem. Poes. 21: Smanii dietro le gemme altri men saggio: Che son, senz'opra di sculture industri?
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 41: La figliuola di Saturno tolse questi (gli occhi d'Argo), e allogolli nelle penne del suo uccello, e empiegli la coda di stellate gemme.
Esempio: Poliz. Rim. C. 45: Mai rivestì di tante gemme l'erba La novella stagion che 'l mondo avviva.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 25: Da questa parte il potemo amare da altre tre cose che ne fa l'inimicizia sua. Prima, che ti sono rimessi e purgati e' peccati passati; la seconda, che ti dàe la gemma della pazienza; la terza, che ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 291: È ben grande, anzi grandissima, la gemma e la gioia che avete guadagnata in paradiso, di quella beata animina.
Definiz: § III. Pur figuratam., parlandosi di stile, componimento, e simili, per Ornamento peregrino, Modo elegante ed efficace di esprimersi, e simili. –
Esempio: Tass. Lett. 3, 6: Ho letta l'orazione che mi manda, ricca d'alcuni ornamenti chè Vostra Signoria chiama gemme, ma piena di molte macchie d'imperfezioni, le quali io ho cercato di nettare.
Esempio: E Tass. Lett. appr.: E s'io fossi stato abondante de le ricchezze del parlare e de' tesori de l'ingegno l'avrei arricchita ed illustrata (l'orazione) maggiormente: ma io ne son così povero, che mi conviene andar ricercando queste gemme preziose.
Definiz: § IV. Altresì figuratam., detto di Chi, fra persone dello stesso ordine o ceto, prevale grandemente per eccellenza e rarità di pregj. –
Esempio: Parin. Poes. 13: Nuove così venner delizie, O gemma degli eroi, al tuo palato.
Definiz: § V. Vale anche Pietra preziosa intagliata, e per lo più incastonata comecchessia. –
Esempio: Niccol. Poes. 1, 372: Gemma, ornamento di guerriero ucciso, Reo lo palesa. I. Ch'io la vegga. Oh cielo! Come l'aquila altera incontro al sole Dirizza il volo delle penne ardite! Questa è di Guelfo insegna.
Definiz: § VI. In modo figurato e poetico, prendesi per Anello; tolta la figura dall'uso frequente d'incastonare gemme negli anelli. –
Esempio: Dant. Purg. 5: Siena mi fe'; disfecemi Maremma: Salsi colui, che innanellata pria, Disposando, m'avea con la sua gemma.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 17: Innanzi all'ara La tua mano tremò della mia gemma.
Esempio: E Niccol. Strozz. 2, 13: Oh gemma, Che mal deposi allor che piacque al cielo Il mio sposo rapirmi, e sol volea Che tornasse al mio dito allor che posta Io sarei nel sepolcro.
Definiz: § VII. Ed altresì prendesi per Ogni lavoro d'oro o di argento, in cui sieno legate gemme, per uso di ornamento muliebre; Gioia, o Gioiello; e in senso più determinato, trovasi per Braccialetto, Smaniglio. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 120: All'ultimo l'istoria si ridusse, Che 'l pastor fe' portar la gemma inante, Ch'alla sua dipartenza, per mercede Del buon albergo, Angelica gli diede.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 142: Nè l'oro del mio regno e nè le gemme Ricompreran della pietosa moglie.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 17: Allor ti piacque Colle tue gemme opprimerla (la fronte), condurmi Da quel sepolcro all'ara.
Definiz: § VIII. Pure figuratam. e poeticam., per Stella. –
Esempio: Dant. Purg. 9: Di gemme la sua fronte era lucente, Poste in figura del freddo animale, Che con la coda percuote la gente.
Esempio: Rinucc. O. Poes. 273: Sovra 'l Sol Regina D'eterne gemme incoronata il crine, Deh que' begli occhi inchina, Vergine bella, a quest'ermo confine.
Definiz: § IX. E detto di Spirito beato, rivestito di luce, e risplendente a modo di stella, o di gemma. –
Esempio: Dant. Parad. 15: Nè si partì la gemma dal suo nastro, Ma per la lista radïal trascorse, Che parve fuoco dietro ad alabastro.
Esempio: E Dant. Parad. 18: O dolce stella, quali e quante gemme Mi dimostraron che nostra giustizia Effetto sia del ciel che tu ingemme!
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 530: E quante gemme; cioè, e come grandi spiriti beati, che erano lucenti come gemme.
Definiz: § X. Gemma. Term. di Agricoltura. Organo delle piante, di forma ordinariamente conica o ovale, dal quale germogliano i nuovi rami, le nuove foglie, e i nuovi fiori. Chiamasi comunemente anche Occhio. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 92: Ancora quegli [polloncelli] che di nuovo son nati, per le predette ragioni si deon torre. Ancora quegli che sono occhiuti di molte e grosse gemme e spesse, imperocchè dove sarà la moltitudine delle gemme grosse e spesse, ivi fia l'abbondanza della generativa virtude.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 96: Allora sarà lo 'nnestare miglior di tutti gli altri, e che meglio s'appiglierà, quando già alla corteccia sarà entrato il verde sugo, e quando le gemme cominciano a uscir fuori.
Esempio: Pallad. Agric. 206: Torrai una gemma dell'arbore, del quale sii ben sicuro che abbia procedere a bene; e due dita d'intorno da lei tutta la corteccia dell'arbore con ferro acutissimo leverai insieme colla gemma, sicchè la gemma non si calterisca: e quella scorza leva quadrata e la gemma in mezzo.
Esempio: Cavalc. Pungil. 184: Anco i derisori sono come quelle volpicelle, delle quali si dice nella Cantica che guastano la vigna nelle sue gemme.
Esempio: Savonar. Pred. 16: Comincia prima [la vite] a gettar fuora quelle gemme o vero occhi, e dopo le gemme ne viene la foglia.
Esempio: Alam. L. Coltiv. 1, 355: Dal vicin più presso Il più nodoso tralcio in vece prenda; E 'n guisa d'arco ripiegando in basso Dentro il sotterri; pur che resti almeno La quarta gemma fuor ch'è più congiunta Al suo natio pedal.
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 458: I quali (gli alberi).... mandon fuori al tempo della primavera quelle gemme, ovvero boccie, che producon di poi aprendosi le loro foglie e i loro fiori.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 77: Le gemme son quelle donde nasce la tenera messa novella.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 302: Le viti potate in autunno vegetano ed aprono le sue gemme più sollecitamente di quelle potate in vicinanza o nel principio della primavera.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 136: Questa pianta (specie di ligustro) che, nata dal seme seminato in marzo, principiò a muovere le gemme dei fiori sui primi d'agosto.
Definiz: § XI. Gemma di corna di castrato, o d'altro animale, e anche semplicemente Gemma di castrato, si disse, con similit. tolta probabilmente dalle gemme delle piante, la Punta delle corna di detti animali polverizzata. –
Esempio: Tratt. Vetr. 140: A trarre olio dalla carta. Piglia gemma di corna o di becco o di castrone o di bue.
Esempio: Biring. Pirotecn. 81: Pigliarete di quella terra fatta con cimatura ben concia,.. incorporatovi, s'el vi pare, alquanta di cennare de bucato o di gemme di castrato, o di scaglia di ferro pesta suttile e passata per staccio.
Esempio: E Biring. Pirotecn. 82: Dipoi se gli empie el suo vacuo di terra liquida, composta di cimatura e cavallina, e con la metà di cerniere di gemme di castrato, e con un poco di gesso fresco, ec.
Definiz: § XII. Sal gemma. –
V. Sale e Salgemma.
Definiz: § XIII. Tenere alcuno come gemma in anello, o Stare con alcuno, come gemma in anello, vale figuratam. Tenerlo, o Stare con esso, benissimo, Tenerlo, o Esser tenuto da quello, con ogni maggior cura o riguardo e con grande affezione. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 258: Mio padre mi potea maritare a Baldo Baldovini, che sarei stata con lui come gemma in anello.
Esempio: Cecch. Donz. 2, 2: I' la vo' dare a quel Forese. Tu giri il capo; egli è ricco, e i' lo so; Le vuol ben, la terrà (ve') come gemma In anello.