Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
BIECO
Apri Voce completa

pag.430


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» BIECO
BIECO.
Definiz: Storto, Travolto. Lat. obliquus. Gr. λοξός.
Esempio: Filoc. 3. 219. I suoi occhi erano biechi, e rossi, continuamente lagrimando.
Esempio: Amet. 97. Li quali, se tu da te non fai di fuori Con fatti biechi, mai non sen giranno, Ma sempre accresceranno i loro ardori.
Esempio: Dant. Inf. 6. Gli diritti occhi torse allora in biechi.
Esempio: E Dan. Inf. 25. Quando fur giunti assai coll'occhio bieco, Mi rimiraron.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 55. O cieco, o bieco chi con lor costuma.
Definiz: §. I. Per metaf. Lat. pravus. Gr. κακός.
Esempio: Pataff. 9. E vannovi le cose tutte bieche.
Esempio: Dant. Par. 5. Siate fedeli, e a ciò far non bieci.
Esempio: E Dan. Par. 26. Onde cessar le sue opere biece, Sotto la mazza d'Ercole.
Definiz: §. II. Atto bieco, il diciamo per Vituperevole, Sporco, e Disonesto. Lat. turpis. Gr. αἰσχρός.
Esempio: Ar. Fur. 5. 62. E che non fu, se non quell'atto bieco, Che di lei vide, ch'a morir lo spinse.