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CAPIRE
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CAPIRE.
Definiz: Att. Comprendere, Contenere. Alcune forme, usate specialmente in poesia, come capi, cape ec., derivano dall'inusitato Capère.
Dal lat. capere. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 63: Il popolo capir che vi dimora Non puon diciotto mila gran contrade.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 12, 212: Altro di sì grand'uomo or non appare Che polve di sì poco e debil pondo, Ch'ogni più debil man la può portare, E tutta la capisce un picciol tondo.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 279: Fu ripiena [Maria] di quello che li cieli non capiscono, per la obedienza del consentimento umilissimo che fece all'Angelo.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 253: I gradi dell'Arena nostra non ammettono a sedere più di ventiduemila persone; nè maggior quantità potean capirne anticamente.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 18: E questa prima voglia Merto di lode o di biasmo non cape.
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 17: E tanto spira [l'Invidia] in lui del suo furore, Che 'l petto più capir non può.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 407: Rinchiudendosi in una angusta carcere i pensieri e l'ambizione di colui, che prima appena capivano i termini di tutta Italia.
Esempio: Varch. Stor. 2, 13: Nel qual Francesco erano, oltre i beni della fortuna, compiutamente tutte quelle doti, così d'animo come di corpo, che potevano capire gli anni suoi.
Definiz: § II. E pur figuratam. Comprendere coll'intelletto alcuna cosa. –
Esempio: Dat. Oraz. 11: Impossibile è capire la moltitudine degli dii, la varietà delle cerimonie,.... senza ravvisarle effigiate, o nelle vecchie pietre, o negli antichi metalli.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 28: Chi può però mai capire quell'amarezza che in lui dovette eccitarsi a quel primo sguardo?
Esempio: Filic. Poes. tosc. 540: Tanto almen che bastò, perch'ei capisse Il gran segreto.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 9, 6: È un somaro, ed il latin non cape.
Definiz: § III. Ed usato assolutam. per Comprendere con l'intelletto, Intendere; ed anche Avere attitudine, facilità ad intendere. –
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 28: Riditemi un poco,... se avete ben capito, quali sono quegli dell'una, e quali degli altri.
Definiz: § IV. Neutr. Aver luogo sufficiente, Entrare. –
Esempio: Dant. Parad. 23: Come fuoco di nube si disserra, Per dilatarsi, sì che non vi cape.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 273: Serrò al tutto l'uscio della sua cella, e lasciovvi pure tanta finestra che vi potesse capire lo pane, e 'l cibo, che ricevea di fuori certi giorni.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 16: De' cavallieri e de la fanteria Tanta è la calca, ch'a pena vi cape.
Esempio: E Ar. Comm. 2, 122: Credo ch'abbia adocchiato o il grano vendere.... o l'altre simili Merci, che in casa a fatica capiscono.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 253: Non fecero essi inoltre considerazione alla quantità degli spettatori che confluiva nell'anfiteatro, nè quanto lontano fosse che potessero questi capire ne' gradi da lor delineati.
Definiz: § V. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 45: Mio ben non cape in intelletto umano.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 117: E però nel mio iudicio cape, tutte quelle esser degne.... di rigido ed aspro gastigamento.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 196: Chè in parità non cape signoria.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 23: Al suon di queste voci arde lo sdegno;.... Nè capendo nel cor gonfiato e pregno, Per gli occhi n'esce e per la lingua audace.
Esempio: Alf. Trag. 1, 8: L'odio non cape in cor di padre, il credi; Ma il sospetto bensì.
Definiz: § VI. Non capire in sè medesimo, o semplicemente in sè, dicesi dell'uomo quando per soverchia gioia, impazienza o altro affetto, non può frenarsi, non può stare a segno. –
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 165: Parendogli la invenzione bella oltre modo, non capiva in sè medesimo.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 126: Vorria già tra' nemici essere avvolto, Nè cape in sè, nè ritrovar può loco.
Definiz: § VII. E nel medesimo senso dicesi anche Non capir nella pelle, ne' panni o simili. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 49: Quantunque per gli occhi sfavillasse, e ne' panni non capisse, storsesi siccome all'incanto biscia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 27: Com'abbia ne le vene acceso zolfo, Non par che capir possa ne la pelle.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 84: E per la indignazione non potendo capire nella pelle, gli disse, ec.
Definiz: § VIII. Non mi cape, riferito a ragione, argomento, o simili, si disse per Non mi quadra, Non m'entra, Non mi va. –
Esempio: Varch. Ercol. 134: Quando alcuno o non intende, o non vuole intendere alcuna ragione che detta gli sia, suole dire: Ella non mi va, non m'entra, non mi calza, non mi cape, non mi quadra, e altre parole così fatte.
Definiz: § IX. Ho capito! sogliamo dire quando ci risolviamo a far da noi stessi una cosa, vedendo che altri non può o non vuol farla per noi.