Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
CORPO
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CORPO.
Definiz: Materia dotata di lunghezza, larghezza, e profondità. Lat. corpus. Gr. σῶμα .
Esempio: Bocc. Introd. 4. La mortifera pestilenza, la quale per operazione de' corpi superiori, o per le nostre inique opere da giusta ira di Dio a nostra correzione mandata ec. verso l'occidente miserabilmente s'era dilatata.
Esempio: E vit. Dant. 262. Opinione è ec. per le virtù, ed influenze de' corpi superiori gli inferiori e producersi, e nutricarsi.
Esempio: Dant. Conv. 41. Le corpora semplici hanno amore naturato in se a loro luogo proprio.
Esempio: Maestruzz. 2. 14. Se alcuno usi la considerazione delle stelle per cognoscere le cose future, le quali hanno cagione da' celestiali corpi, ec.
Esempio: Cas. lett. 71. Ella segue per lo più le buone opere, come il suono le percosse, e come l'ombra i corpi.
Definiz: §. I. Per la Parte corporea del composto dell'animale. Lat. corpus. Gr. σῶμα .
Esempio: Dant. Conv. 98. E conciossiacosachè più parte dell'uomo sia l'animo, che 'l corpo, quello più ama.
Esempio: Ovid. Pist. Le dette tre Iddee sottomisono le loro corpora al mio giudicio nella valle della selvaggia Ida.
Esempio: S. Bern. lett. È anche da ammaestrarlo, che guardi il suo corpo, e siegli raccomandato, siccome gli fosse raccomandato un infermo, il quale disiderando molte cose disutili, gli debbono esser negate.
Esempio: Bocc.nov. 11. 3. Quello a guisa d'un corpo santo nella chiesa maggiore ne portarono.
Esempio: Dant. Inf. 5. E caddi, come corpo morto cade.
Esempio: Petr. son. 13. I' mi rivolgo indietro a ciascun passo Col corpo stanco, che a gran pena porto.
Esempio: Tav. Rit. E a quel punto si sparì il palagio, e le due corpora.
Definiz: §. II. Corpo di Cristo, dicesi il Sagramento dell'altare. Lat. Corpus Christi. Gr. εὐχαριστία.
Esempio: Maestruzz. 2. 42. Questo cotale riceve il Corpo di Cristo, e gli altri sagramenti in sua dannazione.
Esempio: Bocc. nov. 1. 32. Facciate, che a me vegna quel veracissimo Corpo di Cristo.
Esempio: Maestruzz. 2. 27. Quelle feste, che 'l vescovo col chericato, e popolo ordina, che si guardino ec. ancora la festa del Corpo di Cristo.
Definiz: §. III. Corpo per Pancia. Lat. corpus, venter. Gr. γαστήρ.
Esempio: Bocc. nov. 1. 31. La mamma mia dolce, che mi portò in corpo nove mesi, il dì, e la notte.
Esempio: E Bocc. nov. 43. 5. Tenendogli gli sproni stretti al corpo, attenendosi all'arcione.
Esempio: Boez. Varch. 5. 5. Questi con piatto steso corpo enorme Spazzan strisciando col petto la polve.
Definiz: §. IV. Muovere il corpo, o Smuovere il corpo, dicesi del Far cacare, Indur menagione. Lat. ventris effluvium provocare, alvum ciere.
Esempio: Volg. Diosc. Il polipodio cotto nella peverada di pollo ha virtù di muovere il corpo.
Esempio: E Volg. Diosc. appresso: La mercorella mangiata come le altre erbe, smuove il corpo.
Definiz: §. V. E figuratam. Annoiare, Inquietare, Disgustare.
Esempio: Ambr. Cof. 5. 8. Mi ha fatto Smuovere il corpo col suo giudizio.
Definiz: §. VI. Andar del corpo, Cacare. Lat. cacare. Gr. χέζειν.
Esempio: Volg. Diosc. Vanno del corpo frequentemente, come coloro, che hanno i pondi.
Esempio: Bern. Orl. 2. 4. 50. Va del corpo una certa cosa molle, Che come gli occhi tocca, il veder tolle.
Definiz: §. VII. Avere il benefizio del corpo, vale Cacare il bisognevole senza alcuno medicinale artifizio. Lat. ventrem haud difficulter exonerare. Gr. χέζειν.
Esempio: Libr. cur. malatt. Gli stitichi, ec. non hanno ogni giorno il benefizio del corpo.
Esempio: Red. lett. 2. 126. In questo tempo non avendo pronto il benefizio del corpo nel mandar fuora le fecce intestinali, si faccia talvolta qualche serviziale puro, e semplice fatto di solo brodo, e di sola acqua d'orzo coll'aggiunta del consueto sale, zucchero, e butiro.
Definiz: §. VIII. Essere col corpo a gola, Avere il corpo a gola, e Avere il corpo agli occhi, si dice delle donne gravide, che sono vicine al tempo del partorire.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. 53. Pallida, e secca la buccia sull'osso, Col corpo a gola, non che di sei mesi, Ella pareva gravida d'un anno.
Definiz: §. IX. Nascere a un corpo, e Nati a un corpo, dicesi de' gemelli. Lat. gemelli, gemini, uno utero simul geniti.
Esempio: Bocc. nov. 33. 5. Delle quali le due nate ad un corpo erano d'età di quindici anni.
Esempio: Fir. Luc. 5. 7. Perchè noi eravamo tutti e due nati ad un corpo.
Definiz: §. X. Guadagnar del suo corpo, vale Far copia di se per prezzo. Lat. corpore quaestum facere. Gr. λαικάζειν, Aristof.
Esempio: G. V. 1. 25. 4. Questa Laurenza era bella, e di suo corpo guadagnava come meretrice.
Definiz: §. XI. Combattere, o simili, a corpo a corpo, vale Combattere ec. a solo a solo, o in duello, Duellare. Lat. singulari certamine pugnare. Gr. μονομαχεῖν.
Esempio: G. V. 7. 85. 1. Di ciò era apparecchiato di combattere a corpo a corpo.
Esempio: E G. V. 9. 94. 3. Messer Marco ebbe tanta audacia in se, che fece richiedere il Re Ruberto di combattere con lui a corpo a corpo, e quale vincesse rimanesse signore.
Esempio: Segn. stor. 7. 197. Proviamo amendui, a corpo a corpo la nostra fortuna.
Definiz: §. XII. Corpo satollo, anima consolata, si dice d'Alcuno, che appena pinto giù il boccone, si pone a poltrire.
Definiz: §. XIII. Diciamo in proverb. Corpo satollo, pieno, e simili, non crede al digiuno, all'affamato ec. e vale, che Non apprende il male altrui chi non lo prova.
Esempio: Bellinc. 218. Dice un proverbio: chi ben cena a desco Col corpo pien non crede all'affamato.
Definiz: §. XIV. Parimente in proverb. A chi consiglia non duole il corpo. Lat. facile omnes cum valemus, recta consilia aegrotis damus, Terenz.
v. CONSIGLIARE.
Definiz: §. XV. A male in corpo, posto avverbialm. vale: Di mala voglia, Mal volentieri. Lat. aegrè. Gr. ἀκοντί .
Esempio: Cron. Morell. 355. Diessi al famiglio un cavallo coperto di drappo a oro, ed e' fu vestito del medesimo drappo, tutto si fece a male in corpo.
Esempio: Sen. ben. Varch. 1. 7. Noi avemo più cara una cosa, che ci sia data volentieri, ancorachè piccola, che una, che ci sia data di mal talento, e, come si dice volgarmente, a male in corpo.
Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 20. Con essi ambasciadori venne Segimondo figliuolo di Segeste a male in corpo.
Definiz: §. XVI. Corpo per metaf. Tutta la massa insieme unita di molte parti ridotte in una, come
Esempio: Esempio del Compilatore Corpo di città, di repubblica, e simili. Lat. corpus, collegium, Gr. σύστημα .
Esempio: Boez. Varch. 3. 10. Devemo noi dire, che tutte queste cose si congiungano insieme, e facciano quasi il corpo della beatitudine.
Esempio: Tac. Dav. ann. 13. 170. Dicevasi all'incontro, la colpa di pochi dover nuocere a quelli, e non pregiudicare a tutto il corpo degli altri.
Definiz: §. XVII. Corpo di guardia, dicesi un Numero di soldati, che siano in guardia; Lat. praesidium. Gr. φρουρά .
Esempio: Serd. stor. 11. 433. Rivoltò l'animo a ordinare i corpi delle guardie.
Definiz: §. XVIII. E per lo Luogo, ove i soldati stanno in guardia. Lat. statio militaris.
Definiz: §. XIX. Corpo di compagnia, vale Congregazione d'uomini in numero sufficiente adunati. Lat. corpus, collegium. Gr. σύστημα.
Definiz: §. XX. Corpo di bottega, vale Tutti gli effetti, che sono dentro alla bottega.
Definiz: §. XXI. Corpo di testi civili, e canonici, vale Tutto il complesso delle leggi civili, e delle leggi canoniche; e dicesi anche d'Ogni libro diviso in più tomi, o parti.
Definiz: §. XXII. Corpo del delitto, diconsi la Cosa, il Luogo, o le Circostanze ec. con cui è stato commesso il delitto.
Esempio: Buon. Fier. 1. 5. 9. Vo' dunque far le visite opportune, Riconoscere i corpi de' delitti, E sentir testimonj.
Definiz: §. XXIII. Corpo di navilio, vale Guscio. Lat. corpus navium.
Esempio: M. V. 4. 32. Avendo due corpi di galée Viniziane affocate per metterle loro addosso.
Definiz: §. XXIV. Ridurre a un corpo, vale Fare un composto, Incorporare. Lat. *incorporare. Gr. σωματοποιεῖν.
Esempio: Cr. 1. 10. 3. E mischiate le dette cose si riducano a un corpo, cioè s'incorporino insieme.
Definiz: §. XXV. Aver buon corpo, dicono gli speziali de' lattovari, quando non sono nè troppo sodi, nè troppo teneri.
Esempio: Libr. cur. malatt. Ne comporrai uno lattuario, ma proccura, abbia buon corpo.
Definiz: §. XXVI. Far corpo, o simili, si dice delle muraglie, o altro, quando gonfiano, ed escono della lor propria dirittura. Lat. vitium facere.
Esempio: Dav. Oraz. gen. delib. 148. Queste mura ec. se noi le carichiamo del nuovo pondo di questi ferramenti, e pietroni, elleno primieramente faran pelo, poi corpo, in ultimo sbonzoleranno.
Esempio: Serd. stor. 6. 219. Vi sono alcune di queste muraglie, che si fa di certo essere state fatte più di duemila anni sono, e contuttociò non si vede in esse nè pelo, nè corpo, nè difetto alcuno.