Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
GUARDO
Apri Voce completa

pag.814


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
» GUARDO
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
GUARDO.
Definiz: Guardatúra, vista. Lat. visus, intuitus, obtusus, aspectus.
Esempio: Dant. Infer. 17. Poi procedendo di mio guardo il curro, Vidine un'altra.
Esempio: Fior. Vir. G. S. Lo quale è un serpente, che uccide le persone, pur col guardo.
Esempio: Petrar. Canz. 4. 9. Ma fui ben fiamma, che un bel guardo accense.
Esempio: E Petr. Canz. 8. 6. E 'l bel guardo sereno, Ove i raggi d'Amor sì caldi sono.
Esempio: E Petr. Son. 34. E sua sorella par, che si rinnuove Nel bel guardo d'Apollo.
Esempio: Tass. Gerus. 4. 87. Or tien pudíca il guardo in se raccolto, Or lo rivolge cupido, e vagante.