Lessicografia della Crusca in rete

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COME
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COME.
Definiz: Avverb. comparativo, benchè talora la particella corrispondente non sia espressa. A guisa, In guisa, Siccome, In quel modo, Secondo che. Lat. ut, quemadmodum, sicut. Gr. ὥσπερ, ὥς .
Esempio: Petr. canz. 4. 6. Com'uom, che tra via dorma Gittaimi stanco sopra l'erba un giorno.
Esempio: E Petr. 48. 1. Ivi com'oro, che nel fuoco affina, Mi rappresento carco di dolore.
Esempio: Bocc. pr. 9. Così ne' moderni tempi avvenuti, come negli antichi.
Esempio: E Bocc. Introd. 5. Nascevano nel cominciamento d'essa ec. certe enfiature, delle quali alcune crescevano come una comunal mela, altre come un uovo.
Esempio: E Bocc. 31. Voi potete così, come io, molte volte avere udito, che a niuna persona fa ingiuria chi onestamente usa la sua ragione.
Esempio: E Bocc. nov. 7. 8. Veramente è questi così magnifico, come uom dice.
Esempio: Dant. Inf. 2. Come falso veder bestia, quand'ombra.
Esempio: Nov. ant. 33. 2. E quelli rispose, questo non fu giammai, nè può essere, lo palafreno sia tuo, e la persona, ch'io t'amo, come me medesimo.
Definiz: §. I. Come, per In che guisa, In che modo; ed in questo signific. talora si pone coll'interrogativo. Lat. quo pacto, qua ratione, quomodo. Gr. ὣν τρόπον.
Esempio: Bocc. nov. 13. 15. Come andrò io nella camera dell'abate?
Esempio: E Bocc. nov. 29. 5. Quello, che i maggiori medici del mondo non hanno potuto, nè saputo, una giovane femmina come il potrebbe sapere?
Esempio: E Bocc. nov. 68. 15. Domandaronla, come fosse quello, di che Arriguccio di lei si doleva.
Esempio: Petr. canz. 4. 5. Come non so, pur io mossi indi i piedi.
Esempio: E Petr. son. 224. Nè di Lucrezia mi maravigliai, Se non, come a morir le bisognasse Ferro.
Esempio: Filoc. 6. 250. O sommi Dii, e immortali, come puot'egli essere, che io quì sia, e che vegga la mia Biancofiore?
Definiz: §. II. Come, quasi nel sopraddetto signific. pure coll'interrogativo, vale Per qual cosa, In che modo; ma denota maraviglia. Lat. qua de causa? quid? Gr. διὰ τί
Esempio: Tav. Rit. E come? non potrò io partir da voi sanza mislea.
Esempio: Bocc. nov. 16. 21. E come? disse il prigioniero, che monta a te quello, che i grandissimi Re si facciano?
Esempio: E Bocc. nov. 24. 11. Disse allor frate Puccio: come ti dimeni?
Esempio: E Bocc. nov. 39. 9. Come? che cosa è questa, che voi m'avete fatta mangiare?
Esempio: E Bocc. nov. 83. 4. Oimè, come? che ti par egli, ch'io abbia?
Definiz: §. III. Come, per Quanto. Lat. ut, quam. Gr. ὥς, κατάπερ.
Esempio: Liv. M. Si dimesticò con lui tanto, come egli poteo.
Esempio: Bocc. nov. 21. 6. Deh come ben facesti a venirtene.
Esempio: E Bocc. nov. 43. 5. Pietro ec. non essendosi tosto, come lei de' fanti, che venieno avveduto ec. fu da loro sopraggiunto, e preso.
Esempio: E vit. Dant. 225. Giudico essere convenevole di dimostrare, di come fluttuoso, e tempestoso mare costui gittato ora in quà, ora in là ec. pervenisse ec.
Esempio: Lab. 334. Ricordar ti dei, quanti, e quali, e come enormi mali per malizia operati, egli abbia coll'onde del fonte della sua vera pietà lavati.
Esempio: Nov. ant. 25. 1. Se io avessi così bella cotta, come ella, sarei altresì sguardata, come ella.
Esempio: Petr. canz. 24. 3. Amico, or vedi, Com'io son bella.
Definiz: §. IV. Come, per Mentre; e in tal sentim. si giugne coll'imperfetto. Lat. dum. Gr. ὅταν .
Esempio: Dant. Inf. 25. Com'io tenea levate in lor le ciglia, Ed un serpente con sei piè si lancia.
Definiz: §. V. Come, per Poichè, Subitochè, Quando. Lat. cum, ubi primum. Gr. ἐπεί .
Esempio: Petr. canz. 9. 2. Come 'l sol volge le 'nfiammate ruote Per dar luogo alla notte ec. L'avaro zappator l'armi riprende.
Esempio: Dant. Purg. 6. Come libero fui da tutte quante Quell'ombre ec. I' cominciai.
Esempio: Bocc. nov. 20. 14. Andatisene adunque in camera la donna, e messer Ricciardo soli, come a sedere si furon posti, ec.
Esempio: E Bocc. nov. 66. 9. E come il voleva domandare chi fosse, e che avesse, ed ecco messer Lambertuccio venir su dicendo.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 9. Dove ella come prima ebbe agio, fece a Salabaetto grandissima festa.
Definiz: §. VI. E per Qualmente, o Che. Lat. quemadmodum, qualiter, quod. Gr. ὅτι, ἵνα.
Esempio: Bocc. nov. 19. 19. Scrivendo alla donna, come tornato era, e che con lui a lui venisse.
Esempio: E Bocc. nov. 76. 4. Tu sai, Buffalmacco, come Calandrino è avaro, e come egli bee volentieri, quando altri paga.
Definiz: §. VII. Come, per Comechè, Benchè, Contuttochè. Lat. etiamsi, quamquam. Gr. καίπερ.
Esempio: Bocc. nov. 53. 4. Giaciuto colla moglie, come contro al piacer di lei fosse, gliele diede.
Esempio: Liv. M. Come molti valent'uomini domandassono il consolato, inclinò ogni uomo a darlo a Fabio Massimo.
Esempio: Mor. S. Greg. 6. 1. Bene puoi tu sapere, che quando tra due cose si fa comparazione, che come l'una sia miglior dell'altra, nientedimeno la men buona non s'intende, che del tutto sia dispetta, e da nulla.
Definiz: §. VIII. Come, per Col quale.
Esempio: Bocc. nov. 4. 6. Io voglio andare a trovar modo, come tu esca di quà entro.
Definiz: §. IX. Come, per Come se. Lat. tanquam si. Gr. ὡσπερανεί .
Esempio: Lab. 179. Costei adunque con romori, e con minacce ec. come io non pienamente a sua guisa alcuna cosa fatta, o non fatta avessi ec. la nobiltà, e la magnificenza de' suoi m'incominciò a rimproverare.
Definiz: §. X. Come, per Comunque, In qualunque maniera. Lat. utcunque, quomodocunque, utut. Gr. ὁποίως, ἄν.
Esempio: Bocc. nov. 32. 25. Disse a costui, dove voleva esser menato, e come il menasse era contento.
Esempio: G. V. 10. 118. 3. Ma come si fosse, il detto Giovanni fu menato in su uno carro per tutta la città, e attanagliato.
Esempio: Dant. Inf. 15. Non è nuova agli orecchi miei tal arra, Però giri fortuna la sua ruota, Come le piace.
Definiz: §. XI. Come colla giunta dell'articolo piglia forza di nome, e vale Via, Modo. Lat. ratio, modus. Gr. τρόπος.
Esempio: Bocc. nov. 76. 4. Disse Buffalmacco, e come potremo noi? Disse Bruno: il come ho io ben veduto.
Esempio: Lab. 83. Assai bene m'hai dimostrato il come, e la cagione del tuo esserti prima allacciato.
Esempio: Filoc. 6. 145. Del come non ti caglia, ma il perchè ti dirò.
Esempio: Dant. Purg. 25. Se le parole mie, Figlio, la mente tua guarda, e riceve, Lume ti fieno al come, che tu díe.