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1) Dizion. 5° Ed. .
COMPAGNO.
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COMPAGNO.
Definiz: Sost. masc. Quegli che fa compagnia ad alcuno, andando ed anche stando con esso.
Ant. franc. compain, compaing; prov. companh, compain, companho; franc. moderno compagnon; ant. spagn. compano: voci tutte formate probabilmente, al modo stesso del termine marinaresco compagna, dal lat. cum e panis, quasi Commensale o piuttosto Partecipe dello stesso vitto; sebbene alcuni le facciano derivare dal lat. compaganus, Compaesano, lat. barbaro compagus; ed altri da combennones, Compagni di vettura, e propriamente di quella che chiamavasi benna. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Io vidi Elettra con molti compagni.
Esempio: E Dant. Inf. 23: Portandosene [Virgilio] me sovra il suo petto, Come suo figlio e non come compagno.
Esempio: Comp. Din. Cron. 30: Era tra loro (tra gli ambasciatori de' Bianchi al Pontefice) alcuno nocivo uomo: fra' quali fu messer Ubaldino Malavolti giudice,.... il quale.... tanto impedì a' compagni il cammino, che non giunsono a tempo.
Esempio: Tav. Rit. 1, 244: Al mal compagno donagli la buona parte a partirlo da te.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 65: Giunse in un bosco, dove iniquamente Fra duo compagni morti un giovinetto Trovò, che era ferito in mezzo il petto.
Esempio: Alam. L. Gir. 1, 100: Quaranta son donne adunate Senza compagno aver, sposo o varletto.
Definiz: § I. Per similit. detto di animali. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 4: Avea [il servo] da lato il can, fido compagno.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 54: E già son presi i suoi compagni [dell'uccello], ed hanno Tutti ceduto al lor destin crudele.
Definiz: § II. E in locuz. figur. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 237: Povera e nuda vai, filosofia; Dice la turba al vil guadagno intesa. Pochi compagni avrai per l'altra via; Tanto ti prego più, gentile spirto, Non lassar la magnanima tua impresa.
Definiz: § III. In certi Ordini religiosi, dove i Frati non possono andar fuori soli, chiamasi Compagno quel Laico che accompagna fuori del convento un sacerdote, od altro laico più vecchio. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 67: Santo Francesco,... giugnendo una sera al tardi a casa d'un grande gentiluomo e potente, fu da lui ricevuto ad albergo, egli e 'l compagno.
Esempio: E Fiorett. S. Franc. appr.: Mangiato ch'ebbe santo Francesco e 'l compagno, sì disse questo gentiluomo.
Esempio: E Fiorett. S. Franc. 68: Disse santo Francesco al compagno: andiamo, fratello mio, al luogo dell'uomo cortese.
Definiz: § IV. Quindi, per ischerzo, Padre compagno, o semplicemente Compagno, diciamo a Colui che abitualmente accompagna alcuno.
Definiz: § V. Dicesi anche di Persona con la quale alcuno pratichi frequentemente, abbia consuetudine di vita; ed altresì di Persona con la quale alcuno abbia relazioni d'intima amicizia: ma in questo secondo senso è oggi poco comune. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 86: La mattina desinarono co' loro parenti, compagni ed amici.
Esempio: Morell. Cron. 258: Chi non fa bene i fatti suoi, non farà mai bene quei del compagno.
Esempio: E Morell. Cron. 265: Simili tranelli e molti altri s'usano per giugnere il compagno.
Esempio: Poliz. Pros. 554: Mi sa bene male d'una parola che tu scrivi, che delle cose del compagno non ne piglierai ma' più tanta sicurtà; perchè voglio che tu reputi, le mie cose essere tue proprie.
Esempio: Varch. Stor. 1, 139: Chi non sa che colui il quale per compagno non ti accetta, ti vuole per ischiavo?
Esempio: Grazz. Pros. 16: Al fanciulletto per paura del padre conveniva conversare e praticare con compagni sempre o con amici del pedagogo.
Esempio: E Grazz. Pros. 20: Amerigo, che il terzo dì dopo che al pedagogo seguì l'orribil caso, se n'era andato a Lione, fu dal compagno del tutto pienamente ragguagliato.
Esempio: Tass. Dial. 1, 354: Nè lor (ai padri troppo giovani) dai figliuoli è portato a pieno quel rispetto che si dee al padre, ma quasi compagni e fratelli son molte fiate.
Esempio: Allegr. Lett. ser Poi 7: Ch'ivi s'astia, non pur l'altrui guadagno, Ma l'onor del compagno.
Definiz: § VI. Dicesi anche di Colui insieme col quale altri attende ad alcuna cosa, o si unisce per farla. –
Esempio: Dant. Purg. 24: E degli Ebrei ch'al ber si mostrâr molli Perchè non gli ebbe Gedeon compagni Quando inver Madïan discese i colli.
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 65: Io mi trovai una fiata a una caccia in una fonda foresta; ed essendo scorso sopra un cierbio per tanto spazio ch'io perdei la vista dei compagni ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 28: Questi guerrieri, e più di tutti Orlando, Ch'amano Brandimarte e l'hanno in pregio, Udendo che se van troppo indugiando, Perderanno un compagno così egregio, Piglian le scale ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 43, 170: O forte, o caro, o mio fedel compagno, Che qui sei morto e so che vivi in cielo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 307: Ora s'ha a comparire, e non volendone Venir d'accordo, io ho compagni commodi. (È un famiglio degli Otto che parla.)
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 231: Se due compagni si metteranno a numerare le vibrazioni, l'uno le grandissime, e l'altro le piccolissime, vedranno che ne numereranno non pur le diecine, ma le centinaia ancora, senza discordar di una sola.
Definiz: § VII. E per Colui che ha sorte, condizione o qualità, comune con altri. –
Esempio: S. Bern. Miser. 15: In verità degno e giusto è, che colui che non vuole essere compagno con li angeli, sia compagno colle bestie.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 108: Naturalmente noi siamo tocchi dalle sventure di chi ci è compagno e consorte.
Esempio: E Leopard. Pros. 2, 109: I birbanti.... tengono ciascheduno gli altri birbanti, anche non cogniti a sè di veduta, per compagni e consorti loro.
Definiz: § VIII. Per Collega in un magistrato od ufficio qualunque. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 124: Bruto il primo, per consentimento del compagno, tenne i sergenti.
Esempio: Brev. Mar. Pis. 456: E [giuro] spacciare e terminare le questioni che dinanzi da me u miei compagni in del nostro tempo si moveranno.
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 577: I Signori andavano di sala in camera, l'uno in quella dell'altro, quasi più non conoscendo la sua che quella del compagno, e parevano abbandonati.
Esempio: Varch. Stor. 1, 411: Non dovevate voi contra un vostro cittadino, e che v'era, per non dir superiore, compagno e collega,... procedere se non con maggior modestia e considerazione, almeno con minore audacia e temerità?
Esempio: Red. Lett. 3, 104: Nel censorato ebbi per compagno il signor marchese Vincenzio Capponi.
Definiz: § IX. Trovasi per Socio o Membro di accademia scientifica o letteraria. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 294: Si mostra desideroso di essere ascritto nella compagnia, e con grand'istanza mi ha domandato la nota dei compagni e le costituzioni accademiche.
Esempio: E Galil. Comm. ep. 1, 302: Sopra l'ascrizion de' quali, conforme alle costituzioni, l'eccellentissimo signor Principe ricerca l'assenso dei compagni.
Definiz: § X. Per Colui che è interessato in un negozio o traffico mercantile, che ha parte in una compagnia o ragione. –
Esempio: Comp. Din. Cron. 23: E col Nero Cambi, che era compagno degli Spini in corte,... con grande stanzia pregavano il Papa.
Esempio: E Comp. Din. Cron. 49: Un giovane, chiamato Bertuccio de' Pulci, tornato di Francia, trovando i suoi compagni sbandeggiati fuori della terra, lasciò i suoi consorti in signoria, e co' suoi compagni stette fuori.
Esempio: Vill. M. 1, 217: Il quale essendo prima compagno della compagnia degli Acciaiuoli, con animo più cavalleresco che mercantile si mise al servigio dell'Imperatrice.
Esempio: Stat. Art. Calim. 206: E sieno tenuti i detti ufficiali.... dividere il guadagno de' detti tiratori tra i compagni e partecipi d'essi per rata.
Esempio: Morell. Cron. 234: Non volle [Calandro] attendere molto tempo a mercanzia, pure fu lanaiuolo e compagno di Giovanni.
Esempio: E Morell. Cron. appr.: Dino.... fu savio e da bene; nella mercanzia fu pratico, e saputo, e compagno di Giovanni Morelli al fondaco.
Definiz: § XI. Quindi l'aggiunto E compagno, ovvero E compagni, che ponesi dopo il nome del capo di una bottega o negozio, a significare che il traffico va per accomandita. –
Esempio: Vell. Cron. 4: E perchè parea cosa reprensibile, che le lettere, che veniano di fuori, fossono soprascritte a Bonaccorso Velluti e Compagni, negozianti in Casellina,... fece il detto Bonaccorso ec.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 133: Diceva la bottega in Tommaso di Gino Capponi e Comp.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 435: Quei Simon di Martino e Compagni Beccaj, e' son valenti, che un gonfiava E l'altro scorticava.
Definiz: § XII. Compagno, è talvolta detto altrui per appellazione familiare, che ha dell'amorevole. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 45: Il quale, fatta di presente una bella panca venire di fuor dal forno, gli pregò [gli ambasciadori] che sedessero; ed alli lor famigliari, che già per lavare i bicchieri si facevano innanzi, disse: Compagni, tiratevi indietro, e lasciate questo servigio fare a me, chè io so non meno ben mescere, che io sappia infornare.
Definiz: § XIII. Prendesi per Marito, ma sempre respettivamente alla Moglie; nel qual senso usasi anche la maniera Compagno di letto. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 187: Gitta via da te i matrimonj vili, e ama per compagno del tuo letto lo iddio Vertunno.
Definiz: § XIV. E per similit., riferiscesi anche a certi animali domestici. –
Esempio: Fior. Virt. 141: E puossi assimigliare la virtù della castità alla tortora, la quale non fa mai fallo al suo compagno.
Definiz: § XV. Si usò per Collegato, Confederato, Alleato. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 346: Dopo questa onorevole vittoria fu fatto in Roma un disonesto giudicamento de' confini de' compagni.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 130: Uomini ordinatori e disponitori di male, potenti in loro terra, appresso loro compagni, famosi più che onesti, o buoni. (Il lat. ha: apud socios clari magis quam honesti.)
Esempio: Bemb. Stor. 175 t.: Con Enrico re d'Inghilterra a' diciotto di maggio, la lega dalla Repubblica e da' compagni fatta, in Vinegia, fu celebrata.
Definiz: § XVI. Term. di marina. Compagno dicevasi sulle galee Quel marinaro che, sotto il diretto comando d'un ufficiale o d'un maestro, aveva qualche particolare incombenza, od anche serviva ad essi d'aiuto; nel quale ultimo senso più comunemente dicevasi Compagnone. –
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 85: Per ogni cento carra che la nave averà di portata, se gli daranno persone 18 di servizio: delle quali la terza parte saranno garzoni o mozzi che dicono, de i restanti gli officiali; cioè il patrone,.... il nocchiero, il compagno del nocchiero, quale non vi essendo piloto, egli serve in suo luogo, e se dice consigliere; il nobile ec.
Esempio: E Cresc. B. Naut. Medit. 93: Sono altri dui compagni suoi [del piloto], che dicono consiglieri, de' quali ciascuna galea n'ha pur due.
Esempio: E Cresc. B. Naut. Medit.94: Hanno i capitani quattro [razioni];... gli altri officiali, maestranza e timonieri, due; compagni e prodieri, una.
Esempio: E Cresc. B. Naut. Medit. appr.: Compagni o marinari di parte sempia, e prodieri, mentre si naviga, si veggono sempre.... a fare i servizi del trinchetto, conforme dal sottocommito gli vien commandato.
Definiz: § XVII. Buon compagno, in linguaggio familiare, vale Uomo gioviale, piacevole, buontempone. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 111: Ma per niuna altra causa fanno [certi cortigiani] tante pecoragini, che per esser estimati buon compagni: questo è quel nome solo che lor pare degno di laude, e del quale più che di niun altro essi si vantano.
Esempio: E Castigl. Corteg. V. 112: Se talor invitano a cotai sue piacevolezze un gentiluomo, e che egli non voglia usar questi scherzi selvatichi, subito dicono ch'egli si tien troppo savio e gran maestro, e che non è buon compagno.
Esempio: Bern. Orl. 67, 36: Quivi era, non so come, capitato Un certo buon compagno Fiorentino.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 108: Mi sono cacciato tra loro, e non sapendo il lor linguaggio, coi gesti e col bere ho fatto tanto del buon compagno, che me gli ho tutti acquistati.
Esempio: Grazz. Pros. 218: Dicendoli come.... per trovarsi seco, era stato forzato di richieder l'oste che lo invitasse a cena, e darli in compagnia il Biondo, tanto buon compagno, e tanto suo amico.
Esempio: Buonarr. Aion. 1, 13: Costui notizia avea d'ogni contorno Fuor di Volterra di tutto 'l paese; Ch'essendo un buon compagno, tuttogiorno Era menato a spasso all'altrui spese.
Definiz: § XVIII. E talora è adoperato per Uomo condiscendente, Uomo col quale si tratta bene. –
Esempio: Bern. Orl. 7, 57: Il qual [cavallo] se con la lancia mi guadagno, Non son più obbligato a mantenere I patti, che da troppo buon compagno Vi feci.
Esempio: E Bern. Lett. fam. 39: Questi due ultimi dì del carnovale si sono fatte di gran maschere. La gente da principio non s'arrischiava per tema di papa Adriano; poi vi diede pur dentro, e finalmente s'è visto che l'inferno non è così brutto come si dipigne, e che Nostro Signore è buon compagno.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 306: Ascolta, zingano: I' so che tu suoli esser buon compagno, E ti potre' venir anco bisogno Talor (Dio te ne guardi), sai, de l'opera Mia, e vedresti ch'io sarei per renderti Il contraccambio.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 164: In cambio d'essere egoisti e d'animo duro,... sono dolci, benevoli, buoni compagni, ed anche buoni amici e servigievoli molto.
Definiz: § XIX. Dillo al compagno mio, ti dirà come dich'io; maniera proverbiale, che usasi ironicamente, quando alcuni, per loro particolare interesse o fine, s'accordano a narrare un fatto nello stesso modo, o a rispondere la medesima cosa.