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1) Dizion. 5° Ed. .
INVAGHIRE.
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INVAGHIRE.
Definiz: Att. Rendere vago od amante, Innamorare; usato anche assolutam., e talvolta con un compimento retto dalle particelle Di e In. –
Esempio: Marcellin. Vanit. Mond. 91: Sì come una sfacciata meretrice solo per invaghir di sè chiunque la vede si adorna, inducendo altri a mal fare, così ec.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 62: In van cerca invaghirlo, e con mortali Dolcezze attrarlo all'amorosa vita.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 205: Mentre Armida procura d'invaghire i principi cristiani e sollecita il soccorso, Goffredo chiama a sè gli avventurieri, tenta ec.
Esempio: Bald. Vers. 117: Pria con furtivi sguardi e con soavi Maniere lo invaghisci; ma con modo Celato sì, ch'a pena ei se ne avveda.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Montecchiell. Teol. Mist. volg. M. 18 t.: E così nella sua bellezza invaghisce e incita el detto altissimo che degni abitare in lei familiarmente.
Esempio: Petr. Rim. 2, 247: Tu vedra' Italia e l'onorata riva, Canzon; ch'agli occhi miei cela e contende Non mar, non poggio, o fiume, Ma solo Amor, che del suo altero lume Più m'invaghisce dove più m'incende.
Esempio: Cellin. Vit. 438: Subito giunto cominciò a ragionar meco di molte diverse e piacevolissime cose, ed io gli rispondevo a proposito, e lo avevo di modo invaghito, che e' mi si mostrò più piacevole che mai e' mi si fussi mostro per il passato.
Esempio: Tass. Gerus. 14, 63: La fama che invaghisce a un dolce suono Voi superbi mortali e par sì bella, È un eco, un sogno, ec.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 451: Quando poi l'animo.... ha deliberato d'osservar la divina legge, allora è opportunità d'invaghirlo degli eterni diletti del paradiso impromessi a tale osservanza.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 197: Non operando mai la grazia di modo nel cuor dell'uomo, che lo necessiti a nulla, ma bensì che l'inviti, che l'inclini e che lo invaghisca, conforme ec.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. viv. 29: Intorno a che se voi volete fuggir tutte le opinioni, mostra però che quella che avete ora esposta, vi abbia invaghito e quasi preso.
Definiz: § II. Neutr. pass. invaghirsi e Neutr. Divenir vago, Innamorarsi, Accendersi di passione amorosa; pur costruito con un compimento retto dalla particella Di, e talora In. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 6: Trovarono una città che si chiamava Albania, nella quale era il re Latino, e Lavina sua figliuola, la quale molto invaghìe d'Enea.
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 4: Cleopatras, che fu la più bella donna del mondo a suo tempo, lo credette fare invaghire di sè per campare sua vita.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 32: Per le quali cose messer lo prete ne 'nvaghì sì forte, che egli ne menava smanie.
Esempio: Salv. Spin. 2, 2: S'immagina ch'io me ne sia invaghito, e, in breve, ch'elle sien trame d'innamorazzamenti.
Esempio: Pindem. Poes. 334: Entra [Melissa] in Parigi: adocchiala, che a sorte Nel Luxemburgo passeggiava, e tosto La compra un vecchio, che invaghinne, Duca.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 48: Tanto invaghì de' costumi di Gioietta, che incontanente l'altro giorno seguente.... lasciò Anna, e prese Gioietta per sua sposa.
Esempio: Petr. Rim. 1, 125: Gli occhi invaghiro allor sì de' lor guai, Che 'l fren della ragione ivi non vale.
Esempio: Bern. Orl. 46, 58: Ha sopra in lettre d'oro una scrittura, La qual dicea: ben è quell'alma vana, Che s'invaghisce del suo stesso viso.
Esempio: Cas. Pros. 3, 327: Il più della gente invaghisce sì di se stessa, ch'ella mette in abbandono il piacere altrui; e per mostrarsi sottili e intendenti e savi, consigliano e riprendono e disputano e inritrosiscono a spada tratta.
Definiz: § IV. E per semplicemente Restar preso di ammirazione, e altresì di desiderio, vaghezza, e simili, per chicchessia o checchessia; anche figuratam. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 89: E per lo simile modo invaghì uno di loro del detto catellino, e sì glie le domandò, ed egli glie le donò.
Esempio: Mart. N. Lett. 8 t.: Di cui (del Giudizio universale di Michelangiolo) chi lo vede ne stupisce, e chi n'ode parlare di sorte ne invaghisce, che gli viene un desiderio di vederlo sì grande, che ec.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 87: Sapeva egli che già i Veneziani se n'erano invaghiti (di Rimini), per essere quella città ricca, potente, e posta sul mare, in sito comodissimo ec.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 391: Mancando ancor le invenzioni, s'invaghisce (un'immoderata ricchezza) o dell'impossibile o dell'esecrando; perchè non vede in altri oggetti la bramata novità.
Esempio: Segner. Mann. ott. 16, 1: Mira però se verun'altra [orazione] più sicura di questa potrai trovarne. E tu tante volte t'invaghisci delle altre affannosamente, e trascuri questa, che ec.?
Esempio: Zanott. F. M. Forz. attratt. Pref. 4: Datosi all'esame di tutti i sistemi antichi e moderni, usciti finora in filosofia, invaghissi grandemente de' principj del Newton.
Esempio: Capp. Longob. 94: Quando gli venivano ambasciatori, egli non indossava mai ricche vesti e non cavava fuori il miglior vino, affinchè gli stranieri (diceva egli) non s'invaghissero dell'Italia.
Definiz: § V. E con un termine retto dalla particella In, vale Prender gran piacere o diletto in ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 233: Desidero ch'ella non s'invaghisca tanto in queste sue peregrinazioni, che non si curi più che tanto del nostro mondo di qua.