Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
INVAGHIRE
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INVAGHIRE.
Definiz: Far divenir vago, Innamorare. Lat. desiderio inflammare, cupiditatem iniicere. Gr. πόθον ἐγείρειν.
Esempio: Petr. canz. 5. 8. Ma solo Amor, che del suo altero lume Più m'invaghisce, dove più m'incende.
Definiz: §. I. In signific. neutr. vale Divenir vago, Accendersi di desiderio, o vaghezza di checchessia. Lat. desiderio incendi.
Esempio: Petr. son. 76. Gli occhi invaghiro allor sì de' lor guai, Che 'l fren della ragione ivi non vale.
Esempio: G. V. 6. 2. 2. Uno de' detti ambasciadori invaghì del detto catellino.
Esempio: Bocc. nov. 72. 4. Ne 'nvaghì sì forte, ch'egli ne menava smanie.
Esempio: Galat. 43. Ma il più della gente invaghisce sì di se stessa, che ella mette in abbandono il piacere altrui.
Definiz: §. II. In sentim. neutr. pass. vale lo stesso.
Esempio: Bern. Orl. 2. 17. 58. Ha sopra a lettre d'oro una scrittura, La qual dicea: ben è quell'alma vana, Che s'invaghisce del suo stesso viso.