Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
BILICO.
Apri Voce completa

pag.224


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
BILICO.
Definiz: Positúra d'un corpo sopra un'altro, che toccandolo, quasi in un punto, non pende più da una parte, che da un'altra; onde Mettere in bilico, e Stare in bilico. Latin. libramentum.
Esempio: Dittam. E vidil pien delle mie legioni, Posto per segno in me di monarchía In quella parte, ove 'l bilico poni.
Esempio: Tac. Dav. St. 4. 340. Spaventóso fu uno strumento sospeso in bilico, che di repente abbassato, tirava su a loro occhj veggenti uno, o più de' nimici.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 6. 22. E quelle cose, le quali vanno ora, e ritornano con iscambievoli bilichi, o contrappesi.
Definiz: §. Dicesi Stare in bilico, della Cosa, ch'è pericolosissima di cadere, perchè quando un corpo si sostien, come è detto, ogni minimo che, che e' penda dall'un de' lati, subito cade.
Definiz: §. E dicesi così nel proprio, come nel metaforico.
Esempio: Sag. Nat. Esp. 24. La quale mal posi, e stia 'n bilico.
Esempio: Tac. Dav. An. 12. 143. Tanto stanno in bilico i grandi.
Esempio: E Tac. Dav. An. 1. 26. Le cose de' mortali predicando incerte, e quanto più salisse, più in bilico la caduta.
Definiz: §. Di qui Bilicáre, che vale Mettere in bilico.