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RAME.
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RAME.
Definiz: Spezie di metallo di color rosso. Lat. aes, raudum.
Esempio: Dant. Inf. 27. Mugghiava con la voce dell'afflitto Sì, che con tutto ch'e' fosse di rame, Pure el pareva dal dolor trafitto.
Esempio: Amet. 56. L'aurea età di Saturno non tornò mai, e quella di Giove d'ariento fu migliore, che quella di rame seguente poi.
Esempio: Lab. 232. Dove senza corso di cavallo, o suon di tromba di rame alle giostre si va a pian passo.
Esempio: Tes. Br. 3. 7. Quando il sole è coricato, tu dei mettere sotto terra un vaso di rame, o di piombo, che sia unto dentro.
Esempio: E Tesorett. Va alcuno ammantato, Come rame indorato.
Esempio: Cr. 1. 4. 15. Quelle (acque) che tengono rame, sono utili alla corruzion della complessione.
Esempio: Coll. SS. Pad. Con monete avolterate, e di rame.
Esempio: Ricett. Fior. 56. Rame abbruciato è similmente quello, che oggi volgarmente si chiama ferretto di Spagna.
Esempio: Cant. Carn. 225. Di racconciar ottoni, rami, e stagni Mastri Lombardi siamo (quì: vasi fatti di rame)
Definiz: §. I. Talvolta il prendiamo, siccome i Latini, per Moneta. Lat. aes.
Esempio: Cron. Morell. 363. In brieve tempo vien men quel Reame, Dove si cambia la giustizia al rame.
Definiz: §. II. Onde diciamo, ma in modo basso; Questa cosa sa di rame, cioè costa, o costa assai.
Esempio: Lasc. Pinz. 3. 5. I piaceri non paion mai buoni, se non sanno altrui di rame.