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Dizion. 5° Ed. .
DISPIACENZA.
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DISPIACENZA. Definiz: | Sost. femm. Il dispiacerci checchessia, Sentimento del dispiacere; ma prendesi anche per Dispiacere, Disgusto e simili. |
Dal lat. displicentia. ‒ Esempio: | Strat. Mor. S. Greg. 3, 92: I sudditi si debbono sforzare di non pigliar dispiacenza delle cose che fanno i loro prelati. | Esempio: | Vill. M. 5, 188: E per non avere materia di fare in dispiacenza del Re, che avea chiesti quattro Cardinali, per le digiune nullo ne volle fare. | Esempio: | Pallav. Libr. Ben. 254: In tutti [gli oggetti] l'ultima forma comunicatrice dell'onestà o della malizia, tanto in ordine a noi, quanto in ordine a Dio, è la compiacenza o la dispiacenza divina. | Esempio: | Segner. Crist. instr. 3, 211: Non si trattenga in una semplice dispiacenza speculativa, ma discenda alla pratica, spianando le difficultà. | Esempio: | Viv. Disc. Arn. 71: La grave dispiacenza ch'io ne ebbi, fu alleggerita dalla consolazione di avere, dopo fatte le mie ingenue proteste, ciecamente obbedito. |
Definiz: | § I. E per Ciò che cagiona dispiacenza. ‒ |
Esempio: | Dant. Conv. 220: E perocchè potrebbe alcuno avere domandato dove questo mirabile piacere appare in costei, distinguo nella sua persona due parti, nelle quali la umana piacenza e dispiacenza più appare. |
Definiz: | § II. Essere in dispiacenza, si disse per Esser mal visto, odiato, e simili. ‒ |
Esempio: | Belc. F. Vit. Colomb. 264: Una delle suore.... era molto sollecita a tutti i buoni servigj e utili della casa, ma era molto stemperata della lingua;... onde da una parte era molto amata, e dall'altra in grande dispiacenza. |
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