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Dizion. 4° Ed. .
PASCERE
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pag.508
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PASCERE.
Definiz: | È proprio il Tagliar, che fanno le bestie co' denti l'erba, o altra verzura per mangiare; e oltre al signific.
att. si usa anche nel neutr. e nel neutr. pass. Lat. pascere, pasci, comedere,
vesci. Gr. βόσκεσθαι. |
Esempio: | Bocc. nov. 16. 7. Essa, che la sera davanti cenato non avea, da fame costretta, a
pascere l'erbe si diede, e pasciuta come potè, piangendo, a varj pensieri della sua futura vita si diede. |
Esempio: | E Bocc. num. 8. L'erbe pascendo, e bevendo l'acqua, e tante
volte piagnendo, quante del marito ec. si ricordava. |
Esempio: | Petr. canz. 3. 4. Non credo, che pascesse mai per selva Sì aspra fera, o di notte,
o di giorno. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 13. 11. Ch'erba, nè fien, nè biada non voleva, Ma solamente d'aria
si pasceva (quì per similit.) |
Definiz: | §. I. In signific. att. per Dar mangiare, Nutrire. Lat. pascere, cibum
praebere. Gr. βόσκειν,
σιτίζειν. |
Esempio: | Dant. Inf. 13. L'arpíe pascendo poi delle sue foglie Fanno dolore, e al dolor
finestra. |
Esempio: | E Dan. Par. 19. Quale sovr'esso il nido si rigira, Poich'ha
pasciuto la cicogna i figli, E come quei, ch'è pasto, la rimira, Cotal si fece. |
Esempio: | Petr. son. 262. O ninfe, e voi, che 'l fresco erboso fondo Del liquido cristallo
alberga, e pasce. |
Esempio: | Filoc. 7. 289. Egli pascè di cinque pani, e di due pesci cinquemila uomini.
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Esempio: | G. V. 12. 72. 4. Convenía, che pascesser quelli, che le lavoravano.
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Definiz: | §. II. E figuratam. |
Esempio: | Petr. son. 72. Ch'io mi pasco di lagrime, e tu 'l sai. |
Esempio: | Bocc. nov. 16. 27. Se tu non hai quell'animo, che le tue parole dimostrano, non mi
pascer di vana speranza. |
Esempio: | Dant. Inf. 17. E quindi par, che 'l loro occhio si pasca. |
Esempio: | E Dan. Purg. 7. Fu meglio assai, che Vincislao suo figlio
Barbuto, cui lussuria, ed ozio pasce. |
Esempio: | Cosc. S. Bern. L'invidia è tignuola dell'anima, trafigge la mente, e pasce 'l
cuore dell'uomo. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 1. 4. Quando a giacer, della tua faccia bella A pascer gli avidi
occhi, in grembo l'hai. |
Definiz: | §. III. Pascersi di ragionamenti, come il cavallo del Ciolle, o di rugiada, come le starne di Monte
Morello. |
Esempio: | Varch. Ercol. 95. Di quelli, che si beccano il cervello sperando vanamente, che
una qualche cosa debba loro riuscire, e ne vanno cicalando quì, e quà, si dice, che fanno come il cavallo del Ciolle,
il quale si pasceva di ragionamenti, come le starne di Monte Morello di rugiada. |
Esempio: | Fir. Luc. 3. 4. O quanti ce ne sono di questi perdigiorni ec. che si pascono
peggio, che il caval del Ciolle. |
Definiz: | §. IV. Pascersi d'aria, di vento, o simili, si dice figuratam. dell'Appagarsi dell'apparenza,
senza curarsi della sostanza. |
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