Lessicografia della Crusca in rete

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VANO
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VANO.
Definiz: Voto, e che non contiene in se cosa alcuna. Lat. vanus, inanis, cassus.
Esempio: Passav. 288. La cosa ch'è vota è detta vana.
Esempio: Bocc. Nov. 58. 5. Ma ella, più che una canna, vana, e a cui, ec.
Definiz: §. Per metaf. Aggiunto a huomo: vale Amator di cose vane, vanaglorioso, borioso, leggieri. Lat. levis.
Esempio: Passav. 287. Vani sono gli huomini, che desiderano d'avere la vanagloria, ovvero da' quali altri disidera d'aver gloria.
Esempio: Petr. Cap. 1. Fatto Signore, e Dio da gente vana.
Esempio: Lab. n. 180. Come vana credo che spesso vada li scudi, che per le Chiese sono appiccati, annoverando.
Definiz: §. E aggiunto a parole, e a concetti: vale Inutile, senza sustanzia. Lat. inutilis, futilis.
Esempio: Bocc. Nov. 92. 7. Ghino, udendo quelle, parte ne lasciò andare, sì come vane.
Esempio: Petr. Son. 1. Tra le vane speranze, e 'l van dolore.
Esempio: E Petr. Son. 205. Misero, e pien di pensier vani, e sciocchi.
Esempio: G. V. 5. 21. 1. Ma loro intendimento tosto venne a vano.
Esempio: Dan. Inf. 7. Che permutasse a tempo li ben vani Di gente in gente [cioè caduchi]