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VANO
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VANO.
Definiz: Add. Voto, Che non contiene in se cosa alcuna. Lat. vanus, inanis, cassus. Gr. κενός.
Esempio: Pass. 288. Gli antichi l'appellano vanagloria, cioè cosa vota, chi è detta vana.
Esempio: Bocc. nov. 58. 5. Ma ella, più, che una canna, vana ec. disse, che ella si voleva specchiar come l'altre.
Definiz: §. Per metaf. aggiunto a uomo, vale Amator di cose vane, Vanaglorioso, Borioso, Leggieri. Lat. gloriosus, ambitiosus, ventosus, levis. Gr. ἀλαζών.
Esempio: Pass. 287. Vani sono gli uomini, che desiderano d'avere la vanagloria, ovvero da' quali altri desidera d'aver gloria.
Esempio: Petr. cap. 1. Fatto Signore, e Dio da gente vana.
Esempio: Lab. 180. Come vana, credo, che spesso vada li scudi, che per le chiese sono appiccati, annoverando.
Esempio: Cas. lett. 62. Quando io diceva a V. M. che esso era tutto vano, e tutto leggiere, non me lo voleva credere.
Definiz: §. II. Aggiunto a parole, a concetti, e simili, vale Inutile, Senza sustanzia. Lat. inutilis, futilis. Gr. ἄχρηστος, μάταιος.
Esempio: Bocc. nov. 92. 7. Ghino, udendo quelle, parte ne lasciò andare, sì come vane, e ad alcuna assai cortesemente rispose.
Esempio: Petr. son. 1. Tra le vane speranze, e 'l van dolore.
Esempio: E Petr. son. 204. Misero, e pien di pensier vani, e sciocchi.
Esempio: G. V. 5. 21. 1. Ma loro intendimento tosto venne vano.
Esempio: Dant. Inf. 7. Che permutasse a tempo li ben vani Di gente in gente (cioè: caduchi)