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Dizion. 4° Ed. .
DIGRIGNARE
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DIGRIGNARE.
Definiz: | Proprio de' cani, quando nel ringhiare ritirano le labbra, e mostrano i denti, e gli arruotano; ed oltre al
signific. att. si usa talora nel neutr. pass. Lat. frendere, ringi, hirrire. Gr.
βρύχειν,
σήρειν. |
Esempio: | Ar. Fur. 2. 5. Come soglion talor due can mordenti, O per invidia, o per altro
odio mossi, Avvicinarsi digrignado i denti. |
Definiz: | §. I. E per similit. si dice d'altri animali, e dell'uomo ancora, o di cose, che facciano romore simile al
digrignare de' denti. |
Esempio: | But. Digrignare è aprir la bocca in traverso, storcendola.
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Esempio: | Dant. Inf. 21. Non vedi tu, ch'e' digrignan li denti, E colle ciglia
ne minaccian duoli? ec. Lasciagli digrignar pure a lor senno. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 34. Quando messer Francesco vede, che non lo può cacciar
fuori, eziandio avendo presa la spada, e come Ferrantino digrigna colla sua, disse. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 26. 9. Come? non vedi, che i denti digrigna, Che paion
fatti a posta a spiccar nasi? |
Definiz: | §. II. Figuratam. per Istorcersi, Aver per male. Lat. aegrè ferre. Gr.
χαλεπῶς
φέρειν. |
Esempio: | Fir. Luc. lic. Quel povero Peniculo dovette digrignare, che non lo chiamarono a
nulla. |
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