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Dizion. 4° Ed. .
OFICIO, e OFIZIO.
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OFICIO, e OFIZIO.
Definiz: | Uficio. Lat. officium. Gr. καθῆκον,
θεραπεία. |
Esempio: | Bocc. intr. 45. Li quali volentieri e guida, e servitor ne saranno, se di
prenderli a questo oficio non ischiferemo. |
Esempio: | But. Purg. 5. 2. Beneficio è quello bene, che l'uomo fa in verso lo prossimo; e
oficio è quello bene, che ciascuno è tenuto di fare in verso Dio, in verso 'l prossimo, e in verso ogni persona.
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Esempio: | Bern. Orl. 2. 8. 4. Vedrà, che costor fanno un mal oficio. |
Esempio: | E Ber. Orl. 2. 21. 54. Disse: mi par più volte aver inteso,
Che il primo oficio di cavallería Ha fatto un, ch'abbia la ragion difeso. |
Definiz: | §. Per l'Ore canoniche, che si cantano in chiesa, o altrimenti si dicono in onor d'Iddio; e sotto questo nome si
comprendono anche il Sagrificio della messa solenne, ed Altre sacre funzioni, che si celebrano nelle chiese dagli
ecclesiastici. Lat. *divinum officium, *officium ecclesiasticum. |
Esempio: | Bocc. g. 8. p. 2. In sulla mezza terza una chiesetta lor vicina visitata, in
quella il divino oficio ascoltarono. |
Esempio: | E Bocc. intr. 20. Senza faticarsi in troppo lungo ofizio, o
solenne. |
Esempio: | Franc. Sacch. Op. div. 92. La seconda (messa) della natività di
Cristo, e dicasi l'oficio maggiore da terza. |
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