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FOLGORARE.
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FOLGORARE.
Definiz: Neutr. Cader folgori o fulmini: comunemente Fulminare; e in questo senso usasi impersonalm.
Dal lat. fulgurare, che propriamente vale Balenare, Lampeggiare: ma al significato della voce italiana può aver concorso anche il senso del lat. fulgurire, per Fulminare. –
Esempio: Plut. Vit. 83: E folgorò sì forte, che molti uomini d'arme arsoro della folgore.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 155: Fabbrica alberghi dove S'asconde allor che folgora e balena.
Esempio: Domen. Plin. 30: In quelle parti ancora d'Italia, le quali partono da tramontana a regione tiepida e temperata, sì come è il paese di Roma e Terra di Lavoro, vi folgora il verno e la state.
Definiz: § I. E detto di cielo o aere, vale Sprigionare da sè la folgore o le folgori. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 66: Cangioss'il cielo intorno; e tinto in vista, Folgorando 'l percosse.
Definiz: § II. E per Avventar folgori, Fulminare. –
Esempio: Car. Eneid. 1, 368: Padre, che de' mortali e de' celesti Siedi eterno monarca, e folgorando Empi di tema e di spavento il mondo.
Definiz: § III. Figuratam. per Trarre furiosamente, con le artiglierie contro il nemico; oppure Vibrar colpi furiosamente. –
Esempio: Bern. Orl. 20, 43: Cavalli e gente innanzi, si cacciava Quella donna arrabbiata e furïosa, Che colla spada intorno folgorava.
Esempio: Tass. Rinald. 8, 72: Fiorindo intanto fa crudel contesa, Da molti cavalier cinto ed astretto, E folgorando intorno il ferro gira.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 15: S'accorgeva il Castellano dell'arte usata dagli avversarj, e folgorava con grandissimo furore fra il buio della notte.
Definiz: § IV. E pur figuratam. per Parlare con veemenza, Inveire, contro a vizj, colpe, o contro persone viziose o colpevoli. –
Esempio: Segner. Op. 4, 579: Converrà che il parroco nelle istruzioni ordinarie tuoni sovente e folgori, col suo zelo contro di quelle indegne creature, che avvedutamente procurano di sconciarsi.
Definiz: § V. E pur poeticam., detto di capitano o della sua insegna, rispetto alla fulminea rapidità delle sue mosse, spedizioni, imprese. –
Esempio: Dant. Parad. 6: Antandro e Simoenta, onde si mosse, Rivide, e là dov'Ettore si cuba, E mal per Tolommeo poi si riscosse; Da onde venne folgorando a Giuba, Poi ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 198: Folgorando, cioè andando come una fulgore, per aire, ad Iuba; cioè, ec.
Esempio: Mont. Poes. 2, 94: Doma del Siro la baldanza, al lido Folgorando tornò, che al doloroso Di Cesare rival fu sì mal fido.
Definiz: § VI. Folgorare, vale anche Splendere vivamente, e in modo da percuotere la vista, come fa la luce della folgore: detto propriam. di lume. –
Esempio: Tass. Gerus. 8, 49: Vede e conosce ben l'immensa mole Del grande usbergo, e 'l folgorar del lume, E l'armi tutte, ove è l'augel ch'al Sole Prova i suoi figli.
Definiz: § VII. Figuratam. e in locuz. figur. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 238: Vedendo arder i lumi ond'io m'accendo, E folgorar i nodi ond'io son preso.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 427: La luce dello Spirito Santo, che gli folgorò viva su 'l cuore, l'assicurò interamente che non errava.
Esempio: E Segner. Mann. giugn. 4, 2: Sagrifizio non pur di lode, ma ancor di ringraziamento, per quella luce ch'era folgorata sì chiara a gli occhi de gli umili.
Esempio: Varan. Vis. poet. 4: Sacro è il dolor alla speranza accesa Dal lume onnipossente, onde risplende La corona nell'alte aure sospesa, Che folgorando in essa i raggi stende Riflessi al poggio alpestre.
Definiz: § VIII. E pure per Splender vivamente, detto di cosa luminosa, o che rifletta i raggi della luce. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 84: Vedi i mie' spirti che soffrir non ponno La terribil sembianza di Medusa, El rabbioso fischiar delle ceraste, E 'l voltò e l'elmo, e 'l folgorar dell'aste.
Esempio: Varan. Vis. poet. 1: Volando ei non m'offria che l'un de' fianchi, Su cui lunga scendea lanosa veste Di neri stami intramischiata a bianchi, Che folgorava nel sentier celeste.
Esempio: Pindem. Poes. 432: I nemici che mirarono Folgorar l'armi sull'alto, Vergognando s'arretrarono.
Esempio: Niccol. Strozz. 3, 6: Tosto ch'ei vide folgorar le spade, Dispiegando le schiere, osò primiero Entrar dove più folti e più feroci Stavano gl'inimici.
Definiz: § IX. Detto di occhio, sguardo, e simili, vale Mandar da sè vivo splendore; e detto di persona, vale Mandare uno splendore dagli occhi. –
Esempio: Dant. Parad. 3: Ma quella folgorò nello mio sguardo Sì, che da prima il viso non sofferse.
Esempio: Poliz. Rim. C. 27: Folgoron gli occhi d'un dolce sereno.
Esempio: E Poliz. Rim. C. 57: La Dea negli occhi folgorar vedresti.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 22: Lampeggiar gli occhi (a Clorinda), e folgorar gli sguardi Dolci nell'ira; or che sarian nel riso?
Esempio: Niccol. Strozz. 3, 2: Sinistramente folgorar lo sguardo Dall'elmo io veggo.
Definiz: § X. E figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 2, 20: All'onesta baldanza, all'improvviso Folgorar di bellezze altere e sante, ec.
Definiz: § XI. Att. Colpire con folgore, Fulminare. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 287: Erano stati folgorati dal cielo alcuni templi, ec.
Definiz: § XII. Figuratam. e poeticam. per Colpire con frecce. –
Esempio: Car. Eneid. 1, 305: Saettando prima I primi tre [cervi],... Contra 'l volgo si volse, e 'l lito e 'l bosco, Ovunque gli scorgea, folgorò tutto.
Definiz: § XIII. E per Proferire, Pronunziare, con ira, riferito a biasimo, parole di esecrazione, e simili. –
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 4, 5: Bestemmiò, folgorò sovra Pandora, E sopra i cittadin, e chi gl'impera, Acri parole e di vendetta pregne.
Definiz: § XIV. Riferito a luce, raggi, e simili, vale Mandare da sè. –
Esempio: Rim. burl. 2, 94: Che quando discendeste qui fra noi, Veramente pareste una cometa Che folgorasse in terra i raggi suoi.
Definiz: § XV. E figuratam. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 85: Già la Gloria Scendea giù folgorando ardente vampo.
Esempio: Bald. Vers. 277: Ero, movendo, Folgorava da gli occhi un grato lampo.
Esempio: E Quint. Cal. 1, 4: Se amorosa ridea, sotto le ciglia Folgoravanle gli occhi un grato lume, Che l'aere a raggio egual tremulo ardea.