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Dizion. 4° Ed. .
MORTO
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MORTO.
Definiz: | Sust. Cadavero. Lat. cadaver. Gr. πτῶμα. |
Esempio: | Bocc. introd. 23. E dove un morto si credevano avere i preti a seppellire,
n'avevano sei, o otto. |
Esempio: | G. V. 8. 40. 1. Andando messer Corso Donati, e i suo' seguaci a una morta di casa
Frescobaldi ec. tutta la gente, che erano alla morta, si levarono a romore. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 4. 102. Scoprendosi quelle rovine, ciascun correva a baciare,
abbracciare i morti suoi. |
Definiz: | §. I. Essere il morto in sulla bara, o Mostrare il morto in sulla bara; proverb.
che si dice di Cosa, che sia presente, e manifesta. Lat. rem in comperto esse, liquido
constare. Gr. περιφανὲς
ἔσθι. v. Flos 308. |
Esempio: | E Granch. 3. 9. Per l'amor di Dio, Granchio, Mostrami il morto in sulla
bara. |
Esempio: | Buon. Fier. 1. 2. 6. Una capona voglia non si sgara, Il morto è 'n sulla bara.
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Definiz: | §. II. Morto, vale anche Chi è passato all'altra vita. Lat. defunctus, mortuus.
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Esempio: | Bocc. nov. 23. 9. Il pregò, che messe dicesse per l'anima de' morti suoi.
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Esempio: | Segn. Pred. 9. 154. E poi a spese di chi vivete, di chi, se non a spese de'
morti? |
Definiz: | §. III. In proverb. Ricordare i morti a tavola, che vale Dire cosa non proporzionata al tempo, e
al luogo. |
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