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1) Dizion. 3° Ed. .
AMMETTERE.
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AMMETTERE.
Definiz: Introdurre, accettare, ricevere. Lat. admittere.
Esempio: G. V. 12. 42. 2. Che da niúna Signoría di Comúne fosse udito, ne ammesso.
Esempio: M. V. 8. 24. Petizione, ec. parendo loro, ch'ella fosse iníqua, e ingiusta, non la vollono ammettere, ne deliberar tra loro.
Esempio: Com. Purg. 1. Lo veniale sì è quello, che, quando l'huomo lo ammette, gli rimane alcuno ordine virtuoso. (qui commette)
Definiz: §. Per Instigare, spigner contro, incitare a offesa, che diciamo Aissare, che propriamente si fa a' cani. Lat. incitare.
Esempio: Cresc. 9. 78. 6. I catellini, ec. non si disgiungono dalla madre, e menansi molti in un luogo, e ammettonsi a combattere, acciocchè più aspri diventino.
Esempio: Poliz. Chi serba in coppia i can, chi gli scompagna, Chi già 'l suo ammette, chi il richiama, e alletta.
Esempio: Cr. 10. 7. 1. Pigliano anitre, oche, cornacchie, e quasi tutti uccelli, a' quali s'ammettono.
Definiz: §. E per metaf.
Esempio: Liv. M. I principali d'una parte, e d'altra ammetteano la battaglia, e sosteneano la misléa.
Esempio: Cron. Morell. Avéa a contendere con le donne parenti, co' fanciulli, che erano già grandi, ed erano ammessi [cioè messi su]
Definiz: §. E ammettere il Cavallo, Asino, Toro, e simili animali, vale Mandargli alle loro femmine, per generare. Latin. admittere.
Esempio: Cr. 9. 62. tit. Come, e quando i Tori si debbono ammettere alle vacche.