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Dizion. 2° Ed. .
NASO
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NASO.
Definiz: | Membro col quale gli animali apprendon l'odore, ove risiede l'organo dell'odorato. Lat. nasus. |
Esempio: | Boccac. Introd. n. 5. A chiunque uscía sangue del naso, era manifesto segno
d'inevitabil morte. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 25. Mi posi il dito su dal mento al naso. |
Esempio: | E Dan. Purg. c. 7. Cantando con colui del maschio naso.
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Definiz: | ¶ Menar pel naso, aggirare uno, dare ad intendere quel, che non è. gr. τῆς ῥινὸς
ἔλκειν. Lat. decipere, fucum
facere. Flos. 105. |
Esempio: | Cavalc. med. cuor. I quali il Diavolo mena per lo naso di vizio in vizio, e di
male in peggio. |
Definiz: | ¶ Diciamo anche Rimaner con un palmo di naso, che è Rimaner col danno, e con le buffe di cosa
sperata, e non conseguíta. Lat. lupus hiat. |
Definiz: | ¶ Dar nel naso, si dice di cosa, che l'huomo senta che gli dispiaccia, o che sia da dispiacere.
metaf. da' malvagi odori, che offendono l'odorato. Lat. displicere. |
Definiz: | ¶ E' non gli si può toccare il naso non poter toccare il naso a uno, d'un bizzarro, che
per ogni minima cosa, che gli sia fatta, se ne risenta, e adirisi. L. Bilis semper in nare
sedet. |
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