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MOLA
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MOLA.
Definiz: Massa carnosa informe, insensibile, ora molle, ora più o meno dura, che si genera, per disposizione morbosa, nell'utero della donna, e che poi viene espulsa. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 10: E spessamente si fa nella matrice una infertà, la quale è detta mola, quando nella matrice nasce carne e bugiarda pregnezza.
Esempio: Gell. Circ. 132: E voi donne ancora, generate da per voi, qualche volta, nella matrice un pezzo di carne, chiamata da' medici mola.
Esempio: Domen. Plin. 193: La donna sola fra gli animali ha il menstruo: e perciò solo nel suo corpo nascono certi pezzi di carne, che si chiaman mole. Questa è carne senza forma, e senza anima, la quale non riceve colpo di ferro, nè di punta nè di taglio. Muovesi, e ferma i mesi; e, come il parto, talora muore e talora invecchia, alcuna volta cade per qualche flusso.
Esempio: Salvin. Disc. 3, XXI: Con dire (Socrate), sè.... esser figlio veramente della madre sua, che vecchia e sterile, raccoglitrice stata era degli altrui parti; servirsi della ragione, come di strumento, per trar quelli fuori a bene, o per vedere se feti veramente formati, o aborti, o vane mole si fossero (qui in locuz. figur.).
Esempio: Vallisn. Op. 2, 241: Non è la vera mola, che un ammasso informe di membra confuse insieme, ed intrigate, le quali non hanno potuto col regolato ordine naturale slegarsi e svilupparsi.
Esempio: E Vallisn. Op. 3, 211: Nel bel mezzo stava appesa una mola, o pezzo di carne, della grandezza d'un pugno.
Esempio: Cocch. Op. 3, 74: Questi indizj di male sono i dolori dello stomaco..., la difficoltà dolorosa delle evacuazioni uterine periodiche, gli aborti e le mole ec.
Esempio: Past. Disc. Fluss. 145: Non essendo il falso germe altro che una mola piccola e giovane, la mola un adulto falso germe ingrandito, vengono parimente ad essere amendue un amassamento irregolare e informe di carne, guernito talvolta ancor di membrane.
Definiz: § E per similit., parlandosi di animali. –
Esempio: Vallisn. Op. 1, 126: Quella [figura] non era, che una mola nata in luogo del pulcino dentro dell'uovo, effigiata per accidente con qualche similitudine di gatto.
Esempio: E Vallisn. Op. appr.: Anch'io trovai un giorno in un uovo, che era dentro un altr'uovo, una mola carnea bizzarramente figurata.