Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
BUGÌA.
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BUGÌA.
Definiz: Sost. femm. Arnese per lo più d'argento in forma di piattellino con manico e con bocciuolo per adattarvi una candela, del quale fanno uso i canonici ed i prelati nelle sacre funzioni.
Da Bùgia, città dell'Affrica, ove si fabbricavan sottili candele che si portavan fra noi. E in franc. bougie vale candela sottile. −
Esempio: Buomm. Verg. 25: Quattro preti,.... uno per tenere il libro, il secondo la bugìa, il terzo il pastorale, il quarto la mitria.
Definiz: § I. E per Quel lume di forma simile, fatto di varie materie, che si usa per casa. −
Esempio: Red. Lett. 3, 78: Ho provato in questo punto, mentre sto scrivendo, alla candela della bugìa quel cerume della quarta spezie, e trovo che non si liquefà, ma s'abbrostolisce come la midolla del pane.
Definiz: § II. Bugìa chiamasi ancora Un lume fatto a foggia di piccola cassettina bislunga o rotonda con stoppino dentro, più adatto a portarsi in qua e in là, e che più propriamente dicesi Stoppiniera. −
Esempio: Fag. Pros. 207: Dalla celebre Cristina, gran regina di Svezia, essendo stato fatto un lotto di varie cose di pregio per quei letterati da lei generosamente protetti,.... toccato ad esso una bugìa d'argento, disse ec.