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Dizion. 4° Ed. .
SENTORE
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SENTORE.
Definiz: | Odore. Lat. odor. Gr. ὀσμή. |
Esempio: | Alam. Colt. 3. 69. Il dorato color, che lunge splende, E 'l soave sentor, che
largo sparge, La sua maturità palese fanno. |
Definiz: | §. I. Sentore, per Indizio, o Avviso di qualche cosa, avuto quasi di nascoso, o non ben certo. Lat.
rumor, indicium. Gr. φήμη,
ἀκοή. |
Esempio: | M. V. 7. 64. Avendo alcun sentore, che sanza sua saputa l'antico amico del
capitano ec. trattava alcuno accordo col Legato ec. il fece prendere. |
Esempio: | Fir. Trin. 3. 3. Se egli avviene, che Alessandro ne abbia sentore. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 3. 98. Avendo avuto sentore, e notizia, Che 'n Tunisi bandito è 'l
torniamento. |
Esempio: | Varch. stor. 4. 101. Avendo il marchese ec. avuto prima sentore, e poi certezza,
che ec. |
Definiz: | §. II. Sentore, per Romore. Lat. strepitus. Gr. ψόφος. |
Esempio: | Bocc. nov. 96. 6. I vini vi furono ottimi, e preziosi, e l'ordine bello, e
laudevole molto senza alcun sentore, e senza noia. |
Definiz: | §. III. Stare in sentore, vale Stare aspettando con attenzione qualunque notizia. Lat.
animum attendere. Gr. προσέχειν τὸν
νοῦν. |
Esempio: | G. V. 7. 130. 10. Tutti i Fiorentini si ammiraro, onde ciò fosse avvenuto, e tutti
stavano in sentore. |
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