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1) Dizion. 5° Ed. .
INTENTO.
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INTENTO.
Definiz: Sost. masc. Ciò a cui s'intende, a cui si mira, come a oggetto, fine, scopo, dell'operazione.
Basso lat. intentus. –
Esempio: Savonar. Pred. 9: El nostro principale intento è di predicare.
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 88: Tutto lo intento suo fu pigliare le cose dello stato sopra di sè, e cavarle di mano quanto poteva agli uomini di più riputazione.
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 308: Qual sia l'intento del popolare stato.... L'intento e la supposizione del popolare stato è la libertà. E questo s'usa di dire dai popolari, come se in questo solo stato la libertà fusse partecipata dai cittadini. E tal fine si dice che si propone il popolo.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 100: Io ho.... l'intento mio e quello che io desiderai.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 45: Che mi preghi, infelice, che m'abbracci, Per ottenere il temerario intento?
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 201: Datosi in preda agli studj, non si curava di suo mangiare e dormire: solo l'intento suo era l'architettura.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 266: L'obbietto e l'intento della vita nostra, non pure essenziale ma unico, è il piacere stesso.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 279: Le quali [modificazioni] alterano o distruggono, e alcuna volta conducono a effetto contrario, l'intento dello educatore.
Definiz: § I. E per Fine, Termine, al quale tendono, sono rivolte, destinate, e simili, le cose umane. –
Esempio: Leopard. Poes. 102: A che prodotta, A che d'affanni e di miserie carca, L'umana stirpe; a quale ultimo intento Lei spinga il fato e la natura.
Esempio: E Leopard. Pros. 2, 23: E non si affaticano [le creature umane] se non per giungere a questo solo intento della natura, che è la morte.
Definiz: § II. Usasi, specialmente nel linguaggio didattico, a significare La cosa di cui s'intende dimostrare checchessia, La cosa intesa o proposta nella dimostrazione o trattazione, L'assunto del proprio discorso. –
Esempio: Dant. Conv. 270: E però è da sapere che tuttochè all'uno e all'altro s'intenda, al trattare lo vero s'intende principalmente; e a riprovare lo falso s'intende in tanto, in quanto la verità meglio si fa apparire. E qui prima si promette di trattare del vero, siccome principale intento, il quale agli animi degli uditori porta desiderio d'udire.
Esempio: E Dant. Conv. 287: Per che, tutto ricogliendo, è manifesto il principale intento, cioè che l'autorità del filosofo sommo di cui s'intende si è piena di tutto vigore, e non repugna alla autorità imperiale.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 60: La mente mia.... rallargò sè a lo intento, cioè a la materia intesa: cioè ritornò alla materia presa a trattare.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 189: Ma per tornare al nostro intento, qui di sotto si figurerà, e dirà di più accidenti, cioè ec.
Esempio: Galil. Op. IV, 528: Ma rispondendo al suo intrinseco 'ntento, dico primamente, esser verissimo che i corpi che fossero veramente continui, avrebbon le parti attaccate insieme;... ma non val già 'l converso di tal proposizione, che ec.
Esempio: E Galil. Op. VIII, 100: Adunque il cilindro AE al cilindro CF arà la medesima proporzione che la linea IE alla CD, cioè che la CD alla AB, che è l'intento.
Esempio: E Galil. Op. VIII, 141: Esempio che dichiara 'l mio intento non meno acconciamente di quel che questa mia premessa si accomodi a render la ragione del maraviglioso problema della corda della cetera o del cimbalo, che ec.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 9: Or io, che non voglio contendere, gli concedo per ora ed ammetto ciò ch'ei mi adduce; ma tutto questo suo detto prova appunto l'intento mio.
Esempio: Magal. Lez. II, 3, 222: Onde, per tornare al mio primo intento, qualvolta la presenza delle cose nello stato di veglia o di sogno si sperimenta, altro di certo affermare non possiamo, se non che ec.
Esempio: Lam. Ant. tosc. 1, 104: Mi pare adesso di avere sufficientemente provato il mio intento.
Definiz: § III. Per similit. e poeticam.
Esempio: Dant. Parad. 21: Già eran gli occhi miei rifissi al volto Della mia donna, e l'animo con essi, E da ogni altro intento s'era tolto.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 584: E però dice che li occhi suoi, cioè la ragione e lo intelletto suo, s'erano fermati al volto: cioè a la voluntà di Beatrice innanti che volesse andare più oltra: e non solamente li occhi; ma ancora la intenzione che io aveva della materia, e però dice: e l'animo; cioè mio di me Dante, con essi; cioè insieme coi miei occhi, Da ogni altro intento; cioè da ogni altra intenzione, s'era tolto; cioè s'era levato e dato a la materia che dovea seguitare.
Definiz: § IV. Pure poeticam., per L'atto e La facoltà dell'intendere o attendere a checchessia; Intendimento, Attenzione. –
Esempio: Dant. Purg. 3: La mente mia, che prima era ristretta, Lo intento rallargò, sì come vaga, E diedi il viso mio incontro al poggio Che ec.
Esempio: E Dant. Purg. 17: I' mi volgea per vedere ov'io fosse, Quand'una voce disse: Qui si monta: Che da ogni altro intento mi rimosse.
Esempio: E Dant. Purg. 19: Poi ch'ell'avea il parlar così disciolto, Cominciava a cantar sì, che con pena Da lei avrei mio intento rivolto.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 60: La mente mia.... rallargò lo intento, cioè lo intendimento che s'era ristretto ad avere dolore de la negligenzia commessa.
Esempio: E But. Comm. Dant. 2, 399 var.: La quale voce, da ogni altro intento; cioè da ogni altra intenzione, mi rimosse.
Esempio: E But. Comm. Dant. 2, 445: Con pena; cioè con fatica, Da lei avrei mio intento, cioè mia intenzione io Dante, rivolto.
Definiz: § V. E figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 220: E perocchè nella faccia, massimamente in due luoghi adopera l'anima..., cioè negli occhi e nella bocca, quelli massimamente adorna, e quivi pone lo 'ntento tutto a far bello, se puote.
Definiz: § VI. E per Proposito, Disegno. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 34: Studia la gente mia di questo intento Tòrmi.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 24, 89: E tanto seppe dir, che la ridusse Da quel crudele ed ostinato intento.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 29: E subito che sarà copiata, ve la manderò. Con questo intento che le mettiate le mani addosso dovunque n'arà bisogno.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 30: Conciossiacosachè sia stato solamente nostro intento discorrere sopra lo spazio pieno d'argento.
Definiz: § VII. E per Intendimento verso cosa da conseguire o da fare, Intenzione; ed anche Desiderio, Mira. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 525: Tu abbandonasti il perfetto amore per lo vano, là dove lo intento desti in cosa mortale ed in corruttibile, tosto transitoria.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 188: Le mani e braccia in tutte le sue operazioni hanno da dimostrare la intenzione del loro motore, quanto fia possibile, perchè con quelle chi ha affezionato giudizio, sì accompagna gl'intenti mentali in tutti li suoi movimenti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 63: Il fante al Re fa l'imbasciata in fretta: Ma quel, che nè virtù nè cortesia Conobbe mai, drizzò tutto il suo intento Alla fraude, all'inganno, al tradimento.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 36: Egli aveva applicato tutto lo intento suo a cercare di sapere le difficultà degli ingegni.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 1, 8: Un ben certo, Che vai per mille repentini intenti, Che, benchè 'l capo d'oro, hanno l'evento Spesse volte di piombo, anzi di creta.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 414: Federigo Borromeo..., fu degli uomini rari in qualunque tempo, che abbiano impiegato un ingegno egregio, tutti i mezzi d'una grande opulenza, tutti i vantaggi d'una condizione privilegiata, un intento continuo, nella ricerca e nell'esercizio del meglio.