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Dizion. 3° Ed. .
SOPERCHIARE, e SUPERCHIARE
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SOPERCHIARE, e SUPERCHIARE.
Definiz: | Sopravanzare. Lat. redundare, superare, superabundare, superfluere. |
Esempio: | Dant. Inf. 23. Che giace in costa, e nel fondo soperchia. |
Esempio: | E Dan. Inf. Cant. 19. Fuor della bocca a ciascun soperchiava
D'un peccator li piedi. |
Esempio: | Boc. Nov. 84. 2. Come la malizia d'uno, il senno soperchiasse d'un'altro, con
grave danno, e scorno del soperchiato. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 8. 2. D'avarizia, e di miseria ogni altro avaro,
ch'al Mondo fosse, soperchiava. |
Esempio: | G. V. 8. 51. 4. Quando i suo' peccati soperchieranno i miei, io tornerò in Melano.
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Esempio: | Pass. 358. Quando soperchia nel lor corpo quell'umore, che si chiama flemma, ec.
cioè soprabbonda, e predomina. |
Esempio: | Nov. Ant. 29. 1. 2. Dispendendo, e scialacquando il suo, gli anni sopravvennero, e
soperchiolli il tempo, e come il tempo gli era soperchiato, e avea tutto dispeso. |
Definiz: | §. Per Far soperchieríe, che sono Ingiurie fatte altrui con vantaggio. Lat. contumelia afficere, afferre iniuriam. |
Esempio: | G. V. 6. 2. 2. Gli ambasciadori di Firenze furono alla prima soperchiati, e
villaneggiati dalle persone. |
Esempio: | E G. V. num. 3. Scrivendo eglino a Pisa, come erano stati
soperchiati, e vergognati da' Fiorentini. |
Esempio: | E G. V. 7. 6. 4. Della quale i Saracini furono soperchiati
[cioè superati, e vinti] |
Esempio: | Fir. Disc. An. 325. Se già da troppa audacia egli non si lascia superchiare.
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