Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
ACCOMMIATARE, e ACCOMBIATARE.
Apri Voce completa

pag.35


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
ACCOMMIATARE, e ACCOMBIATARE.
Definiz: Licenziare, Dar commiato, Congedare. Lat. dimittere, abeundi potestatem dare. Gr. ἀφέναι ἀφίεναι.
Esempio: Bocc. nov. 7. 11. Avrebbe voluto l'Abate, che Primasso da se stesso si fosse partito, perciocchè accomiatarlo non gli pareva far bene.
Esempio: G. V. 7. 14. 6. Quella cavallería sì grande, e sì possente non eran combattuti, non cacciati, nè accomiatati.
Esempio: Nov. ant. 61. 5. Ora avvenne, che ritornò per prender gioia di lei, come era usato, e la dama l'accommiatò.
Esempio: E Nov. ant. 99. 2. E poi come elli sarà guarito, ella lo farà accommiatare dal reame di Cornovaglia.
Esempio: Pecor. 16. 1. Didone ec. con queste ultime parole lo accombiatò.
Esempio: Dant. rim. 18. E quando quella accomiatar si vede Di quella parte dove amore alberga, Tutta dipinta di vergogna riede.
Esempio: Tass. Gerus. 15. 2. Io vi accommiato, ei disse, ite felici.
Definiz: §. In signif. neutr. pass. Tor commiato, Pigliar licenza. Lat. abeundi facultatem petere.
Esempio: Bocc. nov. 99. 40. E gli altri Baroni appresso tutti, da lui s'accommiatarono.